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venerdì 28 febbraio 2014

Mattina tra le risaie.


Un piccolo paese sul bordo della risaia. Quattro case, col sole che sorge da dietro la montagna a illuminare gli steli appena trapiantati, ancora fragili. Faceva freddo stanotte sulla palafitta, fa freddo ancora alle sei e mezza del mattino.  Sul sentiero davanti alle case escono i primi uomini col bilancere sulle spalle, verso la campagna. Sul bordo una grande campana, serve a chiamare a raccolta in caso di bisogno. Ma è una mezza bomba da 250 chili, inesplosa, di tanti anni fa, quando qui le bombe cadevano come se piovesse. Ricordi lontani che adesso fanno sorridere, ma mica poi tanto. Una donna torna dal mercato con la gerla piena di fiori. Profumi e rumori dal bosco dietro le case. Cantano i galli a Mu Chan Chai, è ora di andare nei campi a trapiantare il riso.

1 commento:

Se volete lasciare una traccia del vostro passaggio, un refolo di brezza lontana, un'orma di un viandante che si è fermato per un poco, provando un attimo di piacere, lo riceverò tal quale l'avete provato voi e mi sarà di aiuto. Tuttavia, a causa della valanga di Spam che mi stanno bombardando mi vedo costretto a inserire, se ci riesco i captcha (o come si dice) abbiate pazienza.