Quando un amico se ne va, ti sembra che ti manchino le parole. Hai in mente una sedia vuota a cui, in fondo non facevi caso, anche se inconsciamente provavi una sorta di inquietudine, ma che solo adesso capisci non si riempirà più. Un senso triste di mancanza, di vuoto. Quando un amico se ne va, ti lascia qualche frammento lontano a cui ripensare quasi con un sorriso; una sera di novembre sulla Piazza Rossa a guardare la stella color rubino della torre Spaskaja, mentre cadevano fiocchi larghi e leggeri; un giorno di fine febbraio sulla Tvjerskaja a mangiare un gelato al latte dalle babuske, che battevano i piedi all'angolo del Kalzò. Così non riesci neanche a pensare a quello che rappresentava, a quello che è stato capace di costruire dal nulla, a quello di cui gli eri, assieme a tanti, debitore. Quando un amico se ne va, ti lascia così, solo con un ricordo.
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Se volete lasciare una traccia del vostro passaggio, un refolo di brezza lontana, un'orma di un viandante che si è fermato per un poco, provando un attimo di piacere, lo riceverò tal quale l'avete provato voi e mi sarà di aiuto. Tuttavia, a causa della valanga di Spam che mi stanno bombardando mi vedo costretto a inserire, se ci riesco i captcha (o come si dice) abbiate pazienza.