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domenica 27 marzo 2016

Buona Pasqua 2016



Stanno lì senza muoversi da tempo immemorabile, da molto prima che io fossi fermo a guardare da questa finestra, in questa parte della mia vita. E’ un gruppetto di larici che segnano le stagioni. Verdi chiaro in estate, gialli d’autunno, neri con i rami contorti nel duro inverno, quando la tormenta corre tra i tronchi facendo cadere la neve che vi si era accumulata, spezzandone qualcuno più fragile perché troppo giovane o già marcio perché troppo tempo è passato. Poi quando sembra arrivare il cambiamento, la neve bianca, sotto, si assottiglia ogni giorno ed il sole sembra sempre più caldo, mi piace pensare che anche loro avvertano quel fremito speciale della linfa nuova che comincia a muoversi e spinge per formare l’inizio di qualche nuova gemma. E’ la fine di marzo e la coltre bianca, sotto, è ormai dura e pesante,  presa nell’alternanza continua tra ghiaccio ed acqua che a poco a poco scorre via, verso il basso, impoverendolo ogni giorno di più, anche se ancora mantiene le tracce profonde del capriolo o quelle più leggere della volpe che passano di qui il mattino presto quando l’oscurità si stempera nell’aria ed ancora tutto è rosato in attesa di mutarsi in luce accecante. E’ la fine di marzo, il cambiamento sta arrivando. Buona Pasqua a tutti, amici miei.

2 commenti:

Se volete lasciare una traccia del vostro passaggio, un refolo di brezza lontana, un'orma di un viandante che si è fermato per un poco, provando un attimo di piacere, lo riceverò tal quale l'avete provato voi e mi sarà di aiuto. Tuttavia, a causa della valanga di Spam che mi stanno bombardando mi vedo costretto a inserire, se ci riesco i captcha (o come si dice) abbiate pazienza.