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martedì 13 ottobre 2015

Recensione - J. Barnes - Il pappagallo di Flaubert


Un interessante metaromanzo di raffinata eleganza. La storia di un appassionato cultore dell'opera di Flaubert deciso a scriverne una biografia verità, compie un lungo viaggio in Normandia alla rivisitazione dei luoghi dell'artista in cerca di spunti e tracce di questo caposaldo della letteratura francese. Tutto il libro è una sorta di caccia al tesoro tra gli ambienti del grande nord francese che ne ripercorrono la vita rivelandolo come scrittore e come uomo. Il fil rouge è dato da questo famoso pappagallo, forse davvero esistito nella vita reale, quasi personaggio di grande importanza nel libro Un coeur simple e che forse ha rivestito allo stesso modo una parte decisiva nella vita stessa di Flaubert, raccontato dunque in tutte le sue debolezze e nei momenti di grandezza. 

Certamente sarebbe necessario, per potersi godere appieno questo libro, darsi una ripassata a qualcuno del lavori più importanti del maestro francese, a causa dei frequenti riferimenti. In ogni caso il racconto è avvincente e contrariamente a quanto la storia potrebbe sembrare, ti acchiappa e ti costringe a seguirne il viaggio fino alla piccola sorpresa finale.  Un misto di ambiguità, di intreccio e di invenzione. Quindi allo stesso tempo una biografia a tutti gli effetti, rigorosa e piena di fatti e notizie e romanzo divertente da leggere senza tormenti. Non è quindi una sorpresa il successo internazionale di questo lavoro, che ad una occhiata superficiale potrebbe apparire antipopolare; contenta infatti l'appassionato di letteratura ed il lettore di evasione. Se vi capita, dategli un occhio.


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1 commento:

  1. Una domanda forse OT ma mi viene per via di certe riletture (i volumi successivi alla Guida Galattica): non converrebbe leggerlo en français?
    Chiedo perché potrebbe essere un'idea da attuare.

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