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Carburante ottimo per la penna di un discreto scrittore che sicuramente ha tratto ampi spunti dalla Peste di Camus di pochi anni prima, gronda da ogni pagina del libro con i suoi quadri drammatici, le sue devastanti immagini di morte indecente. Il film che ne è stato tratto nel 95, non l'ho visto. Di certo la vicenda è molto trasponibile in pellicola e mi sembra di aver letto che è stato una specie di colossal, si è parlato di una delle più imponenti produzioni francesi con un ettaro e mezzo di tegole utilizzate per le scene della fuga sui tetti, uno dei punti clou del romanzo. Ma di questo però non so dirvi nulla se non le recenti dichiarazioni poco lusinghiere di Depardieu sulla Binoche. Mi ha smontato un mito. Chissà perchè per noi italiani, le attrici francesi sono sempre così intriganti!
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3 commenti:
La Provenza è una terra fantastica ed è con riluttanza se riesco a immaginare che un morbo allora così oscuro come il colera potesse serpeggiare in questo paradiso della natura.
Si troverà in qualsiasi libreria?
Anch'io non ho visto il film.
Ma è lo stesso Jean Giono de "L'uomo che piantava gli alberi"? Nel caso avrei due luoghi comuni: "guarda quanto è piccolo il mondo" e pure "guarda quanto cambia la gente con gli anni..."
@Ambra - Credo che si trovi facilmente.
@Acqua - Certo che è lui. Ha scritto una trentina di romanzi e l'ambiantazione è quasi sempre la sua amatissima Provenza che sa descrivere con cura e perfezione, sia che la ambienti nell'800, sia che parli di sue vicende autobiografiche come nel caso che citi.
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