Pagine

giovedì 29 settembre 2011

Una sera di fine estate.



Oggi sono di un animo più lieve; ho capito che come dice il Tao non bisogna irritarsi più di tanto e anche se una vicenda kafkiana che mi sta perseguitando, non vuole prendere il giusto verso, ho deciso che non serve gridare, tanto così va La vitola. Magari ve ne parlerò un giorno, tanto per ridere; adesso seguendo le tre regole fondamentali del taoismo, Non portare armi, Non guidare carri velocemente, Non fare la pipì in piedi, rimane la consolazione della poesia. Così voglio condividere quindi con voi questa lirica di una famosa poetessa Tang dell'XI secolo, Li Ching Chao.

Una sera di fine estate.

Un colpo di vento e di pioggia,
la sera lava il calore del giorno.
Smetto di tessere e ricamare
per farmi bella davanti allo specchio.

Sotto la veste di seta leggera
liscia e bianca la mia carne profuma.
Sorridendo dico al mio amore:
"Vieni il cuscino è fresco".

Capisco che questi versi siano assolutamente indecenti e licenziosi, con tutti quei riferimenti al gioco della pioggia e delle nuvole e nessuna fanciulla ben costumata avrebbe mai pensato, figuriamoci scritto quantomeno i primi versi, ma il mondo cambia e oggi queste cose appaiono meno gravi. A domani.


Refoli spiranti da:  C. Leed - Storia dell'amore in Cina - SEA -1966


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

Più caldo.
Imperatore cinese.
Xiōng,Mèi,Jiě,Tài.
Nán 

Per un amico triste.

7 commenti:

  1. scusa per questo commento fuori tema, ma c’è un problema di urgenza che interessa tutti i blog
    Comunicazione
    Sulle rettifiche in blog e multe ho inserito questa lettera che passo
    Cordiali saluti
    http://www.lacrisi2009.com/2011/09/rettifiche-in-questo-blog-gia-fatto.html

    RispondiElimina
  2. Graditissima questa tua svolta sino-ottimistico-poetica:-)
    (ma anche quando parli d'altro me piaci assai!)

    RispondiElimina
  3. Si una svolta ironico-poetica. La poesia fra l'altro è bellissima.
    Ho un libro "Le trecento poesie Tang".
    Cercavo una poesia di cui ricordo solo la prima riga o forse era il titolo: "com'è triste nascere donna".Chissà forse tu la conosci.

    RispondiElimina
  4. @Fra - Grazie prendo nota.

    @Nidia - Va a giornate, che vuoi. nell'anziano l'umore è mutevole qual piuma al vento.

    @Ambra - Questo sulla triste condizione femminile è un tema consueto nella poesia antica cinese. Nello specifico non la conosco.

    RispondiElimina
  5. La trovo stupenda...sì forse licenziosa all'epoca...sensuale e suggestiva oggi.

    RispondiElimina
  6. Su Enrico, non isolarti, facci partecipi.
    Usa la tua ironia.
    Cristiana

    RispondiElimina
  7. @Sandra - in effetti è piena di doppi sensi!

    @Cri - Se va a buon fine ne parlerò. Dura da due anni!

    RispondiElimina

Se volete lasciare una traccia del vostro passaggio, un refolo di brezza lontana, un'orma di un viandante che si è fermato per un poco, provando un attimo di piacere, lo riceverò tal quale l'avete provato voi e mi sarà di aiuto. Tuttavia, a causa della valanga di Spam che mi stanno bombardando mi vedo costretto a inserire, se ci riesco i captcha (o come si dice) abbiate pazienza.