domenica 7 novembre 2010

Per un amico triste.

In questi giorni un caro amico ha un pallino in un'ala. Per carità, gli mettono un cerotto, ma è facile diventare tristi quando sei debole. Ti senti solo e indifeso ed è più duro ascoltare chi ti è vicino. Per questo oggi, in questa domenica dipinta dal grigio di una perla appassita, voglio dedicargli una poesia antica di Wang Bo, che anche a causa del nome, mi è ovviamente molto simpatico.

Il giudice Tu si reca ad assumere la carica a Shu Zhou

Sotto la torre delle mura s’allungano i tre Chin,
Vento e foschia tra cui, lontani, si vedono i Cinque Guadi.
Da te mi allontano, mi pes
a il pensiero
Che siamo gente nomade negli uffici.

Ma quando al di là del mare un amico caro rimane,
Anche l’estremo orizzonte
appare vicino.

Non c’è ragione per stare fermi al bivio,

Come bambini che si asciugano le lacrime.




10 commenti:

Sandra M. ha detto...

Sì, non c'è ragione si stare fermi al bivio. Proviamo a rimettere in moto le ali.
Con un po' di aiuto possiamo provare e riuscire.
Grazie Enrico.

viola ha detto...

Ma a volte è così pesante rimettersi a volare...Soprattutto quando a pesare non è la ferita più recente, ma tutte le cicatrici accumulate negli anni. Bella la poesia che hai pubblicato, giusta per un giorno che ha in sè un che di mestizia. Grazie.

Eva ha detto...

L'Amicizia riposa nel cuore, anche se farcita dalla distanza.
E da lì ci guida, ci sprona, ci fa tornare la voglia di spiccare il volo.
Anche in una domenica di grigio novembre.

Ambra ha detto...

E' giusto, bisogna asciugarsi le lacrime e andare avanti. Anche se a volte è difficile, molto difficile spiccare nuovamente il volo, perché le ferite ti trattengono a terra.
Bellissima questa lirica cinese.

FEROX ha detto...

L' amico triste col pallino nell' ala sono io: Ferox. Posso dire con la mia abituale ferocia una cosa: costretto qui in Italia per un' operazione improrogabile, ho riscontrato che e' assolutamente vero il proverbio che dice: Il Vero Amico lo si vede nel momento del Bisogno. E il vero Amico in questi giorni sei stato tu, Henry. Grazie, te lo dico sinceramente sbattendo come posso l' ala ferita, da cui e' stato tolto il pallino, ma che fa ancora male....

FEROX

Enrico Bo ha detto...

@Sandra-Basta volere anche se sembra difficile.

@Viola- Se ci sono cicatrici vuol dire che le ferite si sono rimarginate e ogni domani è un giorno buono per sorridere.

@Eva - proprio così, se hai dei buoni amici alla fine dormi meglio.

@Ambra - Per me spiccare il volo rappresenta un problema (supero i 100 kg).

Ragazze ma vi rendete conto delle frasi fatte che mi fate scrivere. Dai, è tempo di ridere e di bere un boccale di vino con gli amici (Li Tai Po era sempre un poeta Tang , ma almeno era un allegrone).

@Ferox - Dai non lamentarti che ormai è tutto passato e la strada è in discesa. E agli amici non bisogna dire grazie.

il monticiano ha detto...

Quando di pallini ne hai più di uno credo sia molto difficile non sentirsi soli.

Barni ha detto...

Auguri,Ferox, da uno che non conosci, ma che ha imparato ad apprezzare il tuo spirito e la tua simpatia attraverso questo blog.
Forza e ciao.
Barni

viola ha detto...

Ma che bel commento hai fatto al mio commento! Non ci avevo pensato! ok, sorriderò di più e terrò acceso il lumino della speranza. GRAZIE.

FEROX ha detto...

Caro Barni, un grazie feroce.
Mi sento come un tigrone siberiano ferito, ma mi riprendero'. E tornero' quanto prima in SMR (Santa Madre Russia) e sai perche'? Perche' laggiu' ho un gatto bellissimo che mi aspetta. A parte che se non ci torno qua mi dimezzano lo stipendio....
Comunque, a prescindere.
Grazie!!

FEROX

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