lunedì 5 maggio 2025

Altre mostre a Torino

 

Continuo col panorama mostre torinesi, visto che mi sono fermato in zona per qualche giorno. Cominciamo con quella che una mostra non è, alla Promotrice delle Belle Arti al Valentino, visto che non viene esposto neppure un quadro reale. Per correttezza almeno te lo dicono prima di staccare il biglietto, ma devo dire che non sono d'accordo su questa che sta diventando una moda, visto che io non ti pago con i soldi del Monopoli ma con svanziche reali, ancorché digitali, dunque a mio parere sarebbe opportuno che fossero presenti almeno due o tre opere vere, almeno una, se proprio non si può fare di più, però credo che sarebbe bello dopo aver goduto di tutta la meraviglia delle varie realtà virtuali e così via, trovarsi di fronte un'opera tangibile dell'artista in questione, tanto per averne una rappresentazione non solo formale e teorica. Detto questo non posso negare che l'organizzazione della vita e delle  opere di Munch è stata presentata in maniera davvero spettacolare con l'uso di caschi con i quali penetri direttamente all'interno dei quadri e vieni avvolto completamente dall'atmosfera cupa ed ossessiva che ha accompagnato la vita di questo straordinario artista. Anche la sala finale dove vieni completamente avvolto dalle sue opere principali che si muovono sulle pareti è straordinariamente coinvolgente, per non parlare del pavimento che si sgretola sotto i tuoi piedi. Insomma un modo nuovo di vedere l'arte, assolutamente interessante, ma che suggerirei, come ho detto di accoppiare anche a qualche cosa di reale, anche per meglio giustificare il costo del biglietto. 

Come seconda indicazione vi voglio segnalare alle Gallerie di Italia, il polo museale del San Paolo in piazza San Carlo, che presenta una serie di foto della grande fotografa americana di colore Carrie Mae Weems, sui temi a lei cari delle discriminazioni razziali e al richiamo al periodo schiavista negli USA, argomento che sta ritornando in auge, visti i tempi. Passiamo poi alle due mostre temporanee organizzate al MAO, Museo di Arte Orientale, che presenta sempre argomenti di particolare interesse per chi vuole tenere un occhio a quella parte di mondo. La prima, Haori, espone tutta una serie di abiti maschili, oltre 50 Haori e Juban appunto, appartenenti ad una collezione privata, che raccontano il primo novecento in Giappone con le sue contaminazioni con la cultura occidentale. L'altra, esposta al secondo piano, che mostra una ricca iconografia riguardante gli Hanauri, i venditori di fiori e di composizioni floreale giapponesi , apprezzate figure del mercato tra il XIX ed il XX secolo, ritratte con le foto d'epoca della fotografa Nagel, davvero interessanti. Passiamo infine a Palazzo Madama, dove assieme alla mostra sulle lettere di Primo Levi indirizzate ai lettori tedeschi di Se questo è un uomo, e all'esposizione del famoso e preziosissimo cofano del Cardinal Guala Bicchieri, completamente restaurato, viene esposta una serie bellissima di oltre 200 manifesti "turistici" di inizio secolo, che pubblicizzano tutte le località italiane più famose con la forma dei più noti disegnatori dell'epoca, incluso Boccasile. Insomma a Torino non ci si annoia.



  

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