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lunedì 12 giugno 2023

Recensione. M.V.Martialis in nòster amis - Ferraris, Olivieri, Gallia.

 


Un'altro e divertente prodotto della combriccola che aveva già operato sui testi di Orazio e Catullo, questa volta ancora più divertente a causa dellautore scelto, quel Marziale i cui mordenti e spesso salaci epigrammi divertivano già la Roma del suo tempo. Anche in questo caso il lavoro a tre mani da parte del prof. Gigi Ferraris, di Carlo Gallia e del compianto luciano Olivieri, interpretano un centinaio dei famosi epigrammi nei tre dialetti, monferrino fubinese, solerino e mandrogno purissimo. La poesia latina è sempre difficile da apprezzare per noi che pure da uella cultura veniamo, in quanto troppo diversa e la modalità della stesura poetica, il metro inusuale, il differente peso delle sillabe, la non importanza data alla rima, novità successiva, anche per chi potesse vantare una buona conoscenza della lingua dei nnostri padri, per goderla in originale. Tuttavia mai come in questo caso, la mordente capacità del breve componimento poetico satirico, con il suo linguaggio spesso sboccato quando non decisamente volgare, la rapidità della battuta,l'inatteso sovente aprosdoketon finale, che randono questo componimento cosìm divertente e piacevole da leggere, immaginando i tempi e le persone bersaglio degli scherzi e delle critiche, possono venire resi nella loro efficacia, come dalla traduzione in dialetto, lingua di per se stessa ricca di notazioni gergali e modi di dire fulminanti e satirici. Insomma una piacevolissima lettura che potrete spacciare anche per dotta coi vicini di ombrellone che sbirceranno stupiti il vostro tomo, neghittosamente lasciato alla vista di tutti mentre fate il bagno. Inoltre, particolarmente interessante sarà per i cultori, il paragone tra i tre dialetti, che per quanto vicinissimi territorialmente, si tratta di pochi chilometri tra i tre areali di diffusione, presentano notevoli differenze soprttutto nelle espressioni gergali che poi sono la parte più divertente dell'intera lettura. Non manca una ricchissima serie di notazioni che spiegano con dovizia di informazioni, etimi, derivazioni e motivazioni delle scelte dei diversi lemmi usati per stendere questo notevole lavoro. Complimenti a chi si è sobbarcato l'onere e l'idea e un particolare abbraccio all'amico Luciano che da lassù certamente godrà di questo bel risultato.

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