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mercoledì 10 settembre 2025

Seta 37 - Luoyang e Shaolin

Al tempio di ShaoLin - Luoyang - Henan - Cina - giugno 2025 (foto M.L. Raviol)
 

La stazione di Xi'an

Comincio a fare l'abitudine a queste grandi città cinesi. La grande differenza rispetto alle mie visite passate sono sicuramente la pulizia e la sensazione di silenziosità che avverti nelle strade anche trafficate. Di certo questo è dovuto al fatto che ormai qui un gran numero di veicoli sono elettrici, mi dicono oltre il 60% o quantomeno ibridi, assieme, cosa credo ancora più determinante, alla totalità degli scooter e dei motorini. L'unico problema è che questi ti arrivano alle spalle sui controviali e anche sui marciapiedi, silenziosi come ninja e corri continuamente il rischio di essere investito, ma pare che siano loro a stare attenti e ad evitarti, così come le auto, quindi niente paura se te li senti sibilare al tuo fianco, evitandoti per un pelo. Comunque puoi fare se vuoi, il tuo personale censimento a occhio, perché le targhe delle auto elettrico sono verdi e le altre azzurre, questo per poter entrare senza controllo nelle zone dove sono ammessi solo veicoli elettrici, parcheggi inclusi. Io, come forse ho già detto, non sono per niente convinto, dalla ecologicità complessiva di questo sistema di motorizzazione, in quanto sono convinto che nel ciclo di vita e del consumo di questo tipo di mezzi, l'inquinamento sia maggiore ed inoltre la macchinosità della ricarica lo renda a mio parere ancora molto scomodo. 

Probabilmente questo ultimo aspetto è meno sentito dai cinesi che usano poco l'auto fuori città e quindi possono ricaricarla ogni notte nei cortili dei loro condomini, dove ci sono centinaia di colonnine apposite e per quanto riguarda le due ruote, mi dicono che si possono addirittura ricaricare nelle normali prese elettriche, dunque questo mio dubbio verrebbe a cadere. Certo qui la scelta non si è posta, come accade in questo tipo di regimi, si fa così e basta e il problema è risolto. In ogni caso su questo aspetto la Cina è molto avanti e non c'è da stupirsi che le loro auto, visto il numero prodotto, siano così competitive nel prezzo e sembra anche nella qualità. Noi, staremo a vedere. Certo che se cominciassero a esportare da noi i motorini, dei quali vedo una varietà straordinaria e dimensioni talmente micro da invogliare all'uso, farebbero un successo straordinario. Ma noi adesso poniamo invece attenzione ai treni, che man mano che ci spostiamo verso la parte più ricca del paese, diventano sempre più belli e lucenti. Questo, che abbiamo preso, segna sul display, in fondo al vagone 305 km/h e in 1:40 h percorriamo i 420 km circa che ci separano da Luoyang, l'altra grande città, che è stata anche una antica capitale durante le dinastie Han e Wei e che ci aspetta nella provincia di Henan, sempre più a est, sempre più vicini alla Cina che conta. 

Ormai siamo abituati alle megalopoli e anche questa, coi suoi oltre 7 mln. di abitanti non è da meno. Ma il nostro alberghetto non è lontano dalla stazione e ci arriviamo velocemente e visto che tra le altre cose sono già passate le otto, rimane solo il tempo per mangiare qualche cosa. Scegliamo lì vicino Il posto del veterano, un localino che presenta bene e propone, tanto per cambiare spiedini e peperoni che poi si rivelano talmente piccanti da essere impossibili da trangugiare. Va bene, vuol dire che la digestione è assicurata e dormiremo bene, intanto le nostre riserve di lardo addominale sono tali da non farci temere crolli ipoglicemici improvvisi. Ce la faremo in ogni caso ad arrivare alla fine del viaggio e ormai abbiamo doppiato la boa della metà percorso, dunque possiamo dire che siamo in discesa. Però con stasera, perderemo un membro del gruppo, infatti domattina Luisa ci lascerà e mentre noi andremo alle famose grotte di Longmen, un altro dei capisaldi del turismo cinese, lei andrà a visitare l'arcinoto tempio di Shao Lin, un mito per tutti i praticanti di arti marziali di tutto il mondo. Il tempio buddista del Piccolo Bosco che è stato fondato nel V secolo nella foresta del monte Song, è infatti considerato la culla del Kung fu e del Tai chi, anche se il suo periodo d'oro è coinciso con l'inizio dell'epoca Ming. 

Ora per me che sono sempre stato appassionato di queste cose ed ho praticato il Tai chi per una quindicina di anni, passare a 40 km da questo mito e non andare neppure a dargli un'occhiata pare un delitto, ma qui bisogna fare di necessità virtù purtroppo, a Luoyang infatti staremo solo un giorno e le grotte di Longmen, per cui siamo venuti, sono forse le più belle ed importanti del nostro viaggio, non si possono assolutamente trascurare. Bisogna dunque fare una dolorosissima scelta, oltretutto le malelingue dicono che il famoso tempio sia diventato una trappola per turisti, in questo caso turisti appassionati che rimangono poi generalmente delusi da quanto è possibile vedere nel tempio e nella scuola allegata, dove pare che per prendere parte a qualche attività, si viene spennati come polli di batteria. Dunque lascio a malincuore la palla a Luisa che l'indomani, mentre noi ci dirigeremo verso il complesso delle grotte, andrà direttamente al tempio dove passerà la giornata a studiare le tecniche Shaolin più segrete (di cui per inciso è ormai quasi secondo Dan, tanto per capirci) e poi tornerà a Xi'an da dove rientrerà in Italia.

Purtroppo pare che la fortuna non l'abbia aiutata affatto, perché la giornata si è presentata subito piovosa e dopo aver visitato il tempio e dato un'occhiata alla grande piazza dove avvengono gli allenamenti degli allievi, un enorme spiazzo con centinaia di ragazzi che facevano ginnastica e si preparavano ai combattimenti, provando e riprovando le tecniche, non c'è stata possibilità di seguire altre attività fisiche. Devo dire che Luisa mi ha confermato che non ha avuto affatto la sensazione di un luogo fasullo acchiappaturisti soprattutto in chiave spennamento. Infatti sembra che il nuovo capo del monastero abbia dato regole ferree su questo aspetto, proprio per evitare di farlo diventare un luogo burletta e mantenere la tradizione di serietà che gli compete. Purtroppo la sfortuna si è accanita con la povera Luisa peggio che con la classica nuvola di Fantozzi, perché è piovuto ben bene per tutto il giorno, tanto che l'attesissima lezione pubblica a cui si era iscritta, è stata annullata e non ha avuto luogo e per uno che arriva praticamente apposta dall'Italia per questo, si può dire che è una bella sfiga. Tuttavia ha avuto la "gradita opportunità" di farsi tutta intiera e sotto la pioggia, la scala di 1000 gradini di pietra che porta alla famosa grotta dove il monaco Bodhidharma ha meditato per nove anni dando origine alla codifica del Kungfu di Shaolin. Certo non tutto è rimasto come allora, mi riferisce Luisa che al posto del Bodhidharma in meditazione, c'era un monaco che parlava fitto fitto con uno smartphone di ultima generazione e che dal frigorifero alimentato a pannelli solari potevi prendere una Coca Cola, basta che tu pagassi puntando il codice Qr di Alipay incollato sul bordo. In fondo il sole è sempre la divinità a cui fare riferimento e l'importante sono come sempre le intenzioni!

La piccola foresta (Shiao lin)

Un pellegrinaggio dovuto anche se non proprio obbligatorio a cui si è sottoposta credo come per un dovere penitenziale a cui gli allievi devono sottostare almeno una volta nella vita. Insomma un luogo assolutamente iconico dove si doveva andare assolutamente anche se la pioggia ha reso i gradini di pietra scivolosi come saponette e l'intero episodio una vera e propria trappola mortale, da cui, data la forte fibra e le specifiche abilità, la nostra Luisa è uscita indenne, per fortuna, pur dovendo tornare a casa con la spina nella gola della lezione sfumata. Va bene, e che dovrei dire io, che neanche ci sono potuto andare! Tuttavia che dire, staremo via già per 36 giorni, era davvero materialmente impossibile prolungare ancora di più il viaggio, Diciamo che ci siamo dovuti accontentare, anche se la città avrebbe avuto ancora molto altro da offrire, come il tempio del Cavallo Bianco, addirittura il primo tempio Buddista eretto in Cina e diversi interessanti musei. Noi ce ne andiamo a dormire pensando alle grotte di domani, un'altra delle perle di questa via infinita di cui vi ho già più volte detto, che ha seguito nel IV/V secolo la strada del Buddismo, penetrato qui con la forza della sua predicazione e con l'esempio dei monaci anacoreti in arrivo dall'India con questo potente messaggio spirituale che attecchì subito con forza in tutta questa parte della Cina. .  


SURVIVAL KIT

L'hotel

Treno da Xi'an Bei a Luoyang Longmen- G2022 - 18:07 - 19:47 - 420 km - 174,50 Y

Luoyang - Città dell'Henan di circa 7 mln di abitanti. Nota per le grotte buddiste di Longmen a circa 12 km . A 40 km il celebre tempio di Shaolin, dove si ipotizza sia nato il kungfu e attualmente sede di una nota scuola di arti marziali. In città diversi musei e il tempio del Cavallo bianco a 12 km, il primo tempio buddista della Cina, fondato nel 68 d.C.

Yunyi Luoyang Hotel - Vicino alla stazione - Un po' più dimesso del solito ma con tutte le caratteristiche solite. Camere spaziose con 2 letti queen, AC, TV grande, free wifi, buone dotazioni bagno, pulito personale sempre molto gentile. Doppia a circa 150 Y con colazione ma solo cinese. 

Tombe


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