Bangladesh

A travel survival kit

Questa pagina è costituita unicamente da suggerimenti pratici e consigli di viaggio per tutti coloro che decideranno di programmare un viaggio in Bangladesh. Molti li ho già dati di volta in volta nei singoli post dedicati a cui vi rimando e quindi potranno esserci delle ripetizioni. Se qualcuno ha bisogno di info più dettagliate, può chiedermele direttamente via e-mail.


Itinerario.

Il mio viaggio è stato alquanto parziale in quanto avevo a disposizione solamente una settimana, che è assolutamente insufficiente per avere una visione completa del paese. Ritengo che per questo sia necessaria almeno un'altra settimana. Se si ha soltanto questo però, bisogna forzatamente optare per uno dei due aspetti principali del paese: Zona sudest o Delta e area a nord della capitale. 

I punti principali di interesse del mio itinerario sono stati i seguenti:

  • La capitale Dhaka, che meriterebbe anche un giorno in più per godersi il centro con più calma, vedendo gli antichi palazzi e un giro sul fiume
  • Le vecchie rovine di Panam Nagar e le altre aree storiche andando verso e intorno a Comilla
  • I cantieri navali di Kumira. Qui bisognerebbe trovare il tempo per spendere un paio d'ore in più e fare un giro con la barca per vedere le navi smontate dall'acqua
  • Un colpo d'occhio su Chittagong
  • L'area di Rangamati e almeno un giorno in giro con la barca sul lago Kaptai, facendolo coincidere col mercato di Shuvolong
  • Almeno un giorno in giro sulle colline circostanti il lago per visitare i villaggi tribali
  • Buttare un occhio per rendersi conto della realtà del lavoro in fabbrichette locali (tessili, legno, prodotti agricoli e della pesca o altro)
  • L'area di Bandarbang (2 gg), dedicando almeno mezza giornata a risalire in barca il fiume Sangu coi suoi villaggi tribali
  • Cox's Bazar e dintorni magari arrivando a mettere il naso nei campi Ronghya (avendo la possibilità di avere un invito da una Ong che opera in zona, mi dicono ad esempio Azione contro la fame che ha un ufficio a Milano e motivando che volete fare un articolo a riguardo) 
Proprio a causa della ristrettezza di tempo i miei spostamenti sono stati calcolati al limite, usufruendo ad esempio dell'arrivo di prima mattina e della partenza la sera, per poter dedicare alla capitale l'ultimo giorno di permanenza, usufruendo anche di un volo interno. Questo giro ricopre maggiormente gli interessi etnografici (miei in particolare) che sono prevalenti in tutta la zona sudest del paese al confine con il Myanmar, dove ci sono molte popolazioni tribali che vivono in zone forestali remote. Per gli amanti dei trekking proprio questo punto può essere ampliato a piacere. Per chi non è interessato a questo aspetto si deve prendere in considerazione l'altro grande punto di interesse del paese, l'area delle Sunderbans, che può essere facilmente visitata con minicrociere da 2 a 7 giorni e che permettono di visitare l'area assolutamente unica al mondo della foresta di mangrovie del delta e che costituisce un vastissimo territorio, mutevole e selvatico. Altri giorni possono essere spesi nella parte a nord della capitale (Rajshahi) dove si trova il famoso tempio di Kantanagar, a Mahasthangarh la più antica città del paese, al sito archeologico buddista di Pahapur, ai templi induisti di Nagore e alla moschea di Gaud, tanto per contraddire il pregiudizio di partenza che state visitando un paese esclusivamente mussulmano. Meglio sarebbe far coincidere la visita con una grande festività induista, come il Rush Mela che si svolge tra novembre e dicembre a Dubla sull'estremo isolotto delle Sunderbans. Con 15 giorni tirati dovreste riuscire a vedere tutto (di corsa).

Come organizzarsi

Come ho già detto ci sono sempre più soluzioni, ognuna con i suoi pregi e difetti. Bisogna considerare che si tratta di un paese dai costi molto bassi, che consente quindi di concedersi il lusso di una macchina con autista e/o guida.  Dunque, esaminando più da vicino, abbiamo come al solito i seguenti approcci:
  • Completamente fai da te - Si prevede di spostarsi con mezzi locali sempre superaffollati, è escluso l'affitto dell'auto guidando in proprio, perché a mio parere è impossibile per noi districarsi in quel tipo di traffico, inoltre le indicazioni sono praticamente assenti. Coi mezzi locali tuttavia la perdita di tempo è enorme e non consente di fermarsi lungo le strade a vedere la vita del paese, che è la cosa più interessante. Comunque nelle colline dovrete affidarvi a qualcuno che vi porti in giro, guide locali e altro, dato che sono obbligatori anche i soldati di accompagnamento. In questo modo toglietevi dalla testa di vedere quanto sopra detto in due settimane, ce ne vogliono almeno il doppio.
  • Macchina con autista e guida con itinerario concordat0. Soluzione ragionevolmente economica per il paese. L'agenzia provvederà anche ad ottenere il permesso senza il quale non è possibile accedere alle aree collinari tribali e che bisogna dare in copia ad ognuno dei tanti posti di blocco che ci sono lungo la strada. Tanto per capirci 7 giorni pieni (6 notti) tutto incluso (alberghi 3 stelle buonissimi, auto, ingressi, permessi, cibo) su una macchina 4x4 per 4 persone mi sono costati 680 $ a testa, incluso volo interno Cox-Dhaka. 
Se siete interessati a questo tipo di soluzione, che per averla sperimentata, mi sembra la più conveniente sotto tutti i punti di vista e che pertanto vi consiglio vivamente, vi metto i riferimenti per contattare il signor Bulu, referente di assoluta affidabilità, correttezza e precisione:


Mr. Syed Mahbubul Islam Bulu

CEO Riverain Tours
Ex-Director Public Relation
Tour Operators Association of Bangladesh TOAB
President Tourist Guide Association of Bangladesh TGAB
House No : Ka 72/10,
Shajadpur,Gulshan,
Dhaka- 1213.Bangladesh.
Phone    :  +880 2 8833381
                +880 2 8833382
Fax        :  +880 2 8824401

Hot line  :  +880 1712 292871
          riveraintour@qq.com

Skype: riveraintour

Cercate di farvi affidare come guida l'amico Eusuf che è una persona speciale. Consigliatissimo.



Questo è stato l'itinerario per la mia settimana. Se farete 10 gg potreste aggiungere le Sunderbans. Se prevedete di prolungare il viaggio in India, west Bengala, Varanasi e giù di lì, tenete conto che facendo le Sunderbans potrete finire in una zona molto vicino al confine, ad esempio a Basantapur, invece di tornare a Dhaka e quindi potrete attraversarlo via terra e procedere direttamente verso Calcutta che dista solamente una ottantina di km. Al confine potrà venirvi a prendere chi si occupa del vostro giro indiano o usare un mezzo locale. Ma attenzione! Potete attraversare il confine via terra solo se avrete il visto indiano preso in Italia già sul passaporto. Con l'e-visa indiano si può solo arrivare in 20 aeroporti internazionali indiani.

Visti

Il visto si può più avere direttamente in aeroporto d'arrivo, costo 51 $. Ricordatevi che se non avete il volo di ritorno ma passate in India via terra, vi faranno storie, meglio avere con sé un foglio con le prenotazioni dell'agenzia.

Periodo di Viaggio

Ovviamente i mesi migliori sono quelli invernali nei quali non piove e fa fresco, ma ricordatevi che in gennaio fa piuttosto freddino tra le colline anche 5/8 °C di notte per cui portate una felpa spessa. Caldo feroce fino a maggio, poi piogge sempre più torrenziali fino ad ottobre. In questi mesi credo che molti luoghi non siano neppure agibili.

Hotel

Tenete conto che i prezzi sono molto bassi per i nostri standard e che si possono avere decentissimi 3 stelle a 20/40 euro per notte con colazione. Con 50 diciamo che siete già nel lusso. 

Ristoranti

Dato che la cucina risente molto dello stile indiano, se detestate le spezie vi troverete in difficoltà per il lato piccantezza. Chiedete sempre che non mettano chilly o pepe e approfittate delle colazioni più stile continental. Per salvarvi potrete comprare frutta per il pranzo nei mercatini. Nei ristoranti degli alberghi o in quelli di città, nel menù ci sono sempre piatti di cucina cinese e qualche cosa di internazionale, ma generalmente pessima. I costi sempre molto bassi. Mangerete generalmente con 2/3 euro.

Spostamenti

Il traffico è mostruoso per cui la velocità media di percorrenza è molto bassa. Considerate di passare molte ore in coda in città o sulle cosiddette autostrade. Frequente trovare mezzi in contromano. Soprattutto per l'aeroporto partite per tempo. Paradossalmente si circola meglio nelle strada secondarie. In centro città conviene spostarsi coi ciclorisciò, trattando prima il prezzo. 
  
Volo Aereo

L'itinerario scelto questa volta è piuttosto complicato. Per l'andata ed il ritorno dovendo arrivare in un paese (il Bangla Desh) e ritornare da un altro (l'India), ho dovuto scegliere due voli separati. Per l'andata il migliore è stato via Doha con Qatar Airways 16:05 da Malpensa con  due di sosta a Doha e arrivo a Dacca stremati alle 10:05, comodo però per guadagnare tutta la giornata di arrivo, ma non per poter sfruttare la sosta Qatarina. 365 Euro prenotando i canonici 40 gg. prima. Secondo l'ultimo report Airhelp, la miglior compagnia al mondo. Ho poi usato il volo interno Cox - Dhaka che consente in 1 ora il rientro, invece che un giorno circa per rifare la strada di ritorno in macchina: Novoair VQ934 delle 10:50 per 4200 taka a testa. Volo Dhaka - Kolkata con Indigo (lowcost indiana) alle 18 in 1 ora. 60 €.

Soldi

Gli euro vanno benissimo , potete cambiare anche in aeroporto subito dopo il banco dei visti 1 €= 95 Taka. Fuori dalle grandi città avrete difficoltà, anche per le carte di credito.

Acquisti

Qualche souvenir nei villaggi delle tribù, in particolare sciarpe, collanine e tessuti. Poco altro. Sorprendentemente non ho trovato mercati con tarocchi di borse o magliette, nonostante qui operino molti marchi noti. Evidentemente non ci sono abbastanza turisti per giustificare la richiesta.

Sicurezza

Mai avvertito problemi per la sicurezza personale. Conservare la solita prudenza ai borseggiatori nelle zone più affollate e nei mercati della capitale. Ci sono notizie di problemi alla sera sullo spiaggione di Cox's Bazar, ma non ho notizie di prima persona in merito. Per le escursioni nelle colline dove, ricordo, è obbligatorio il permesso che viene continuamente controllato nei numerosi posti di blocco lungo la strada, sembra sia obbligatorio, quando si effettuano trekking nei villaggi e sul lago, essere accompagnato da soldati armati. Ovviamente ci pensa il vostro accompagnatore. Gradita mancia alla fine del giro (100 taka a testa). Qualcuno dice che se ne può fare a meno e che basta la guida locale, ma poi ai controlli credo sia una grana. Ovviamente non ci sono pericoli e probabilmente questo obbligo mira a tener occupata un po' di gente in più.

Salute

La sanità qui è quella che è. Si trovano piccoli ospedali privati in giro, ma credo sia meglio non averne bisogno. Portare con sé quello che dovete prendere di routine e il solito pacco medicinale che avrete preparato per le zone disagiate senza esagerare con le paranoie. L'acqua, solo imbottigliata, si trova dovunque e niente verdura cruda se volete evitare i soliti problemi di vendette di Tutankamon. Nessuna vaccinazione particolare necessaria, oltre a quelle che, se siete viaggiatori, già avete, ma nel periodo più umido ci sarà sicuramente un problema di zanzare. La cosa migliore è non farsi mordere con i consueti sistemi, nelle zone peggiori gli alberghi hanno le zanzariere. Usate solo Autan tropicale, col 50% di principio attivo che si trova su internet. Per gli insetti io spruzzo i vestiti con Biokil e il residuo lo porto dietro.

Comunicazioni

Wifi discreto negli alberghi, quindi direi inutile acquistare schede telefoniche locali. Se ci sono problemi urgenti, di solito chi vi accompagna vi farà allacciare al suo smartphone.


Dress Code ed etichetta

Siamo in un paese mussulmano ma molto tollerante. Vestiti appropriati solo per le moschee. Scalzi nei templi in generale. Per le foto chiedete sempre ma nessun problema nelle zone tribali. Per le ragazze velate, spesso sono loro che vorranno farsi i classici selfie con voi, quindi in generale nessun problema.  Evitare effusioni in pubblico tra coppie disinibite.


Altre notizie e consigli spiccioli sul mio itinerario li ho già dati nelle sezioni Survival Kit in fondo ad ogni post e lì vi rimando.

In questo momento non mi viene in mente altro, quindi per chi vuol conoscere qualcosa di più approfondito, più che altro sensazioni ed emozioni cotte e mangiate,  date un'occhiata ai 24 post già pubblicati o mandatemi una email:

enricobo200 chiocciola  gmail punto com

E per chi è interessato è uscito l'ennesimo libro/falsa guida di viaggio, sia cartaceo che in e-Book. Potrete ordinarlo clikkando sui pulsanti qui sotto:



Nessun commento:

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!