domenica 3 novembre 2024

In Patagonia

 

Così come nata l'idea del viaggio, come un tarlo o un essere alieno impiantato dentro di te, questa comincia a svilupparsi maligna, a crescere, a farsi violenta e prevaricatrice anche contro la tua volontà per imporsi alla tua attenzione. E' un poco come quella storia in cui un mago dava la ricetta per trasformare il piombo in oro, aggiungendo con maligna infingardaggine, basta che non pensi mai all'orso bianco. Ed ecco che quell'idea diventava inscindibile ed il meccanismo di trasformazione inevitabilmente falliva. Quindi hai voglia a pensare a mete diverse, sempre quel luogo lontano ed irraggiungibile, ha continuato a perseguitarmi, fino a che, non ho cominciato a studiarne davvero la fattibilità. A questo punto mi sono subito scontrato con una difficoltà pratica. Questo maledetto viaggio, infatti, da qualunque parti lo prendessi e lo rigirassi, aveva sempre un costo assolutamente insostenibile per i miei budget o quanto meno si raggiungevano cifre che non esito a definire immorali e tali da pregiudicarne l'esecuzione. E tutto questo senza una ragione valida, trattandosi in primis di un paese povero, anzi adesso addirittura poverissimo, dove ogni cosa ha costi infimi se rapportati al nostro potere d'acquisto, dunque la cosa è di difficile interpretazione. Capisco rivolgendosi ad una agenzia italiana che ha le sue spese e in ogni caso anche per viaggi di gruppo intruppati, cosa che non gradisco molto, raggiungeva cifre stellari, ma anche andando a cercare sul web o con il passaparola ad agenzie locali, insistendo sul fatto che io non ho esigenze di alberghi spaziali, ma mi contento anche di due stelle o meno, non si riusciva a concretizzare niente di buono. 

Oltre a ciò le agenzie non riescono a proporti viaggi più lunghi di 15/18 giorni, comunque insufficienti a fare un giro completo, per lo meno quello che intendevo io, che comprenda tutti i posti imprescindibili da vedere una volta che sei arrivato così lontano. Insomma un problema talmente ingarbugliato che mi aveva fatto rinunciare all'idea lo scorso anno, deviandomi all'ultimo momento su una meta completamente diversa. Ma quest'anno, il tarlo si è rifatto vivo, prepotente e pretenzioso. Ma possibile che non si riesca a trovare una strada per fare le cose ad un prezzo accettabile?. Così ho ripreso in mano il progetto con una serie di punti fermi taglia costi per arrivare finalmente ad un prezzo accettabile anche se non certo economico. Inoltre sono riuscito a contattare amici che avevano battuto di recente questi sentieri in modalità fai da te ed erano rimasti ragionevolmente soddisfatti, cosa che mi ha consentito di raccogliere una messe di utili informazioni. Intanto si parte in quattro, cosa che fa in pratica dimezzare molte spese di trasporti locali, in macchina e taxi. Le prenotazioni del voli sono state fatte ad fine luglio, cosa che ha consentito un certo risparmio. Gli alberghi scelti con cura e attenzione al prezzo, si sono rivelate in effetti uno dei topic meno cari. Le escursioni saranno valutate in loco di volta in volta e ci sarà anche un certo utilizzo di auto a noleggio, cosa che fa scendere ulteriormente i costi e che spero, mi farà concludere l'avventura novembrina di quattro settimane senza la necessità di vendere un rene per finanziarla. 

Vedremo come andrà a finire, intanto il dado è stato tratto e devo dirvi che, però, ho passato buona parte degli ultimi tre mesi a cercare, valutare, confrontare, fare prenotazioni, sbagliando e rifacendo più volte le cose, con l'aiuto dell'amico Pierangelo fino ad arrivare al quasi momento della partenza. Infatti prima di stendere queste righe, ho appena finito di fare i check-in on line per il volo in partenza. Un lavoraccio, mai pagato, infatti capisco che le agenzie debbano caricarti costi importanti alla fin fine, ma visto che il pensionato è accreditato di essere un irrimediabile perditempo che non ha mai niente da fare. ci sta anche questa corvée. Così nel frattempo ho ripreso in mano il libro di Chatwin da una parte, alternandolo alla Guide du Routard dall'altra, che anche se un po' obsoleta mi ha dato utili informazioni per tracciare un itinerario piuttosto completo. Il libro l'ho letto velocemente, anche perché se pure non ha una utilità pratica organizzativa, ti mette comunque nel mood giusto, essendo scritto un poco con i miei criteri, divagazioni di viaggio, una serie di peregrinazioni che portano a mettere nero su bianco le sensazioni, le emozioni, e soprattutto le storie che si raccolgono durante il viaggio, di certo quelle di Chatwin, più lunghe e ragionate come si conviene ad un vero viaggiatore, che si sposta di luogo in luogo senza una meta precisa, ma decidendo il luogo successivo a seconda dello spirito del momento e dei contatti avuti sul campo. 

Tuttavia leggendo In Patagonia, riesci a sentire davvero l'anima e la carne di quella terra così isolata e lontana. Ti sembra di aspirarne l'aria, i venti furiosi e le solitudini esasperate. I deserti infiniti, le montagne solitarie, i ghiacciai, le pampas e i suoi uomini solitari isolati da tutto e da tutti con i loro animali, quelli a cui devo badare e quelli che invece li circondano comunque essendo lì indipendentemente da loro. E' evidentemente, e credo che così sia rimasta, una terra dura che mette alla prova gli uomini, solitaria e deserta, abitata da avventurieri senza scrupoli e folli in fuga da qualcosa o in cerca di quel qualcosa che mai si riesce a trovare anche se lo si cerca o lo si rincorre per tutta la vita. Gente che lì è arrivata per arricchirsi in poco tempo e ci è rimasta per tutta una esistenza da miserabile. Tanti i riferimenti storici nel libro, che servono più che altro a far da cornice al viaggio, quasi fossero illustrazioni a corredo, ma che aiutano a capire quello che stai andando a vedere. Insomma una lettura indispensabile preventiva per chi vuole andare verso quella che pomposamente si chiama la fine del mondo. Se queste mie considerazioni risponderanno al vero, ve lo saprò dire al mio ritorno, sempre che ci sia, in ogni caso vi certifico che sono assicurato sul rientro della salma, quindi diciamo pure pronti, via!



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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bon voyage !
Jac.

Anonimo ha detto...

Speruma ben !!!!

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 116 (a seconda dei calcoli) su 250!