mercoledì 9 luglio 2008

Le oche selvatiche

Il mio amico Ping da Pechino, mi manda un haiku da meditazione:

Fierce the west wind,
wild geese cry
under the frosty morning moon.


Si, anche il vento dell'ovest soffia. Soffia feroce, barbaro, carico di minacce.
Si è concluso il G8 e i paesi più ricchi del mondo, che sentono erosa, minacciata la loro opulenza hanno fatto la predica agli emergenti. Che parola evocatrice "emergenti" ! Masse di disperati, miliardi di morti di fame che cercano disperatamente di tirare fuori la testa , almeno un pochino dalla monnezza in cui sono sepolti da secoli e un poco, grazie al loro lavoro bestiale, ci stanno addirittura riuscendo. Questo non va molto bene. Il G8 dice che stanno consumando troppa energia, che stanno mangiando troppe ciotole di riso, vivaddio è tutta roba che serve a noi, adesso vi state allargando un po' troppo, vi si da una mano e voi vi prendete il braccio e poi i cereali aumentano e noi come facciamo a dare da mangiare al nostro bestiame, va a finire che poi il filetto costerà chissà quanto e ci tocca mangiare lo spezzatino! Datevi una calmata care India, Brasile, Cina ... che poi se la mettiamo sul piano dei diritti umani siete dei bei farabutti, guardate cosa combinate in Tibet. E' vero ce ne siamo sbattuti per cinquant'anni del Tibet ma adesso va di gran moda, lo dice anche Richard Gere e il mio amico Giulio, non è affascinante come R. Gere ma dice che vuole esporre la bandiera, quindi cercate di mangiare di meno che se no ci pensiamo noi! Chiaro!
Intanto un sacco di brava gente in buona fede ci crede davvero.
No, non ti preoccupare Ping, certe cose quando cominciano a muoversi vanno avanti da sole e le oche, se piangono, caso mai cominciate a mangiarvele.

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