lunedì 30 gennaio 2012
Les biciclettes de Vientiane.
Percorrere le strade larghe di Vientiane su una bicicletta cigolante, dalle ruote un po' storte, ma con la voglia di farcela ancora un poco. L'oro e il rosso dei templi, le pesanti porte di legno appena dischiuse davanti a te per aprirti la via all'illuminazione. Per la verita' la luce e' gia' piuttosto forte di per se' ed il sole illumina un po' troppo specialmente dopo il mezzogiorno. Per fortuna una bella zuppona di nooddles e verdure ti cuoce la bocca azzerando sapori, odori, sensazioni sgradevoli. Chi se ne frega dello spread, un monaco giovanissimo mi sorride mentre cerco di mettere la bici sul cavalletto sbilenco, poi mi indica il portale rosso porpora con i grandi Garuda dorati col becco levato in alto. Mi tengo alle scaglie del lungo Naga sinuoso che segna la scala dai gradini alti e faticosi, poi l'ombra amica della grande sale mi accoglie misericordiosa, calmando l'affanno del resiro e mi lascia sedere al cospetto del Buddah, un dio che sa sorridere sempre.
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6 commenti:
E così adesso ti trovi nel Laos, per di più nella sua capitale.
Amico mio mi sembri un globetrotter. Chissà quanti ricordi piacevoli accumuli durante i tuoi numerosi viaggi.
Auguri tanti,
aldo.
da ventiane ,col pulmann,arrivai a vang vieng,proprio in questo periodo gennaio 2007,che posto vang vieng,te lo consigluio vivamente,e sulla strada per luang prabang
INVIDIAAAAA :)
(Ero io l'anonimo, m'è partito un colpo. Comunque ribadisco, più sobriamente questa volta, invidia.)
Hai un modo molto degno di presentare le cose, ancor piu' dato che le scrivi praticamente a caldo!
@ Monty - da povero ensionato , fin che ce la faccio beninteso...
@Fiore - Ci vado domani, grazie comunque e benvenuta.
@Adri - A caldo nel vero senso della parola . 30 C circa.
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