lunedì 14 aprile 2014

Finalmente Hanoi


Hanoi - Lago Hoan Kiem

Ristorante di strada
Un altro balzo e sono ad Hanoi. Come è facile vero? Dipende tutto dalla grande importanza che ha assunto per noi il tempo. Credo che questo sia uno dei punti chiave globalizzanti. Lo senti bene anche qui, anche se non con i ritmi spasmodici di Saigon. E' una capitale un po' sospesa tra vecchio e nuovo, con tante motivazioni storiche che vorrebbero lasciare un occhio nostalgico verso il passato, con gli anziani che fanno del comunismo una bandiera da non dimenticare e i giovani, tanti, ormai maggioranza assoluta e decisiva, che vogliono ben altro, soprattutto consumi  e possibilità di fare tutto quello che fanno quegli altri giovani che i media mettono davanti ai loro occhi, da tutto il mondo. Così, come in tutti questi regimi nel passato, non è certo con il sistema o l'ideologia che se la prendono, ma contro le persone, la presunta corruzione, la mancanza di opportunità. Nessuna brama di libertà politiche, ma voglia di poter essere protagonisti economici. Qui si è intrapresa decisamente la strada cinese che si è dimostrata vincente laggiù. Controllo marcato politico e libertà quasi totale economica, col risultato, in presenza di un forte aumento demografico, di una forte sproporzione tra la forza imprenditoriale e quella di chi cerca lavoro, cosa che quindi sottopone curiosamente in un regime di estrema sinistra, il lavoratore ad uno sfruttamento spietato, condizione ancora più acuita dalla crisi internazionale. Stipendi da fame che spesso non bastano per vivere. Hanoi sta lì a mezza cottura, con la sua atmosfera di capitale che non vuol perdere il treno dello sviluppo e la sua aria sorniona di chi, debole ma idealista ha vinto una guerra impossibile, dove ci saranno pure i corrotti, ma il ritratto bonario di zio Ho è sinceramente esposto in ogni luogo. La città vecchia è tutta intorno al lago Hoan Kiem, con le sue 36 strade, un labirinto di zone a tema dove tutto è commercio continuo e vorticoso. 

Impianti elettrici a norma
Queste hanno mantenuto in generale l'impostazione antica, la via dei macellai, quella dei gioiellieri, dei sarti, quella delle sete, quella degli articoli religiosi, c'è persino quella delle bare e dei funerali. Qui la vita brulica vorticosa, dentro i negozi minuscoli, mentre sui marciapiedi un secondo piano commerciale è in continua e multiforme attività: Appena si crea uno spazio tra i milioni di motorini parcheggiati, subito qualche donnina dal cappello a cono, arrivata con il suo bilanciere stracarico, scarica masserizie dalle due ceste e svela il suo ristorantino da strada, inclusi sgabelli e cucina da campo oppure un banco di frutta e verdura o ancora uno spaccio di fritti o di calze e mutande. Le attività fervono di giorno e di notte. E' difficile farsi strada in uno slalom continuo tra moto, gente seduta che mangia o beve o semplicemente tra i clienti che cercano di entrare nei vari negozi. Ogni tanto la curiosità ti spinge a gettare un occhio verso l'alto e qui se riesci a scorgere qualcosa oltre i fasci di migliaia di fili elettrici penzolanti e scatole di contatti aperte sotto la pioggia copiosa (è davvero un mistero come tutto funzioni), osservi il trionfo dello stile architettonico vietnamita che anche le moderne costruzioni hanno ereditato in tutto e per tutto. Ogni casa dà sulla strada attraverso la larghezza di una sola camera, poi si sviluppa in altezza per quattro o più piani, quelle moderne e gli alberghi anche fino a dieci piani. Dieci camere una sull'altra che si espandono poi in lunghezza verso l'interno del cortile. Tu mi dirai, per forza, c'è poco spazio e le case si ammassano tra di loro mantenendo a disposizione uno spazio ridotto all'affaccio sulla via. Non è così; se vai in periferia o in campagna, puoi notare che anche le case isolate in mezzo ad un campo vengono costruite sempre in questo modo. 

Case
Larghezza corrispondente una camera e sviluppo in altezza e lunghezza. Motivo? E' sempre lo stesso sotto tutti i cieli. L'inderogabile, insopprimibile istinto dell'uomo di pagare meno tasse possibili. Qui è tutta una questione di IMU. Le tasse sugli immobili erano applicate un tempo sulla larghezza della facciata, proprio come ad Amsterdam o in certe zone del Belgio. Il risultato (si chiama pianificazione fiscale), quello che potete vedere adesso e che, nonostante siano cambiati i sistemi impositivi, è rimasto come stile dominante. Una sfilata infinita e tutto sommato personalissima di skyline urbana, variopinta e scalinata, quasi un insieme di mattoncini Lego dai colori pastello anche se un po' anneriti dalla muffe dell'umidità. Accidenti, questo è il problema, perché Hanoi è una città umidissima e anche in stagione "secca", sei sempre circondato da una nebbiolina azzurrognola, cammini e ti senti sempre bagnato come un  pulcino, guardi lontano sulla riva opposta del lago e ne distingui a malapena i tratti. Comunque l'impatto con la città è davvero gradevole, ovattato e pur prescindendo dal suo traffico e dalle sue dimensioni, pare quasi a misura d'uomo. Se ti siedi su una panchina del parco che circonda il lago, vedi persone non folla, trovi subito chi ti parla, ragazzi che vogliono comunicare, gente che corre e fa ginnastica, gruppi di donne che fanno tai ji col ventaglio. Una atmosfera quasi rilassante e casalinga, in contrasto con le aspettative di una capitale. Ti dà voglia di lasciare da parte problemi e preoccupazioni, con un senso generale di rilassatezza. Ma sì, stiamo ancora un po' a goderci le luci della notte, il ponticello che brilla di rosso che porta al tempio sull'isoletta al centro del lago, c'è tempo per tutto, domani ci penseremo. Ma sì, beviamoci ancora una tazza di caffè degli altipiani (domani ve ne parlo meglio), così prendo ancora un' ultima pastiglietta di Imodium. Poi passo al Normix che tanto il problema sembra risolto.

SURVIVAL KIT

Case e alberghi
Scegliere un hotel nella zona del lago, così potrete camminare a lungo esplorando tutta la città vecchia con calma. Ce ne sono molti per tutte le tasche. Io ho avuto l'Hotel Bao Khan (2* - in offerta 28 $) - 22 Bảo Khánh, Hàng Trống, Hoan Kiem District, Hà Nội - +84 4 3928 7702, un po' fané, forse si può trovare di meglio ma probabilmente bisogna spendere qualcosa di più, perché ad Hanoi i prezzi sono un po' più elevati. E' un po' tristanzuolo, ma comunque ottima posizione e wifi free.

Lago Hoan Kiem - Al mattino, potrete fare Tai Ji sulle rive, molti gruppi lo praticano dalle 7 alle 8. Visitare l'isola con il tempio Ngoc Son - 10.000 dong (della Montagna di Giada).

Perdetevi nelle 36 vie del quartiere vecchio (che adesso sono 50). Ogni ora è buona, al mattino in cui la città si sveglia sonnacchiosa, durante il giorno e ancor più la sera dove ferve ancora l'attività commerciale. vedere sia il mercato notturno (per turisti, d'altronde cosa siamo venuti a fare) che il Mercato Dong Xuan die prodotti locali, in fondo alla via.


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2 commenti:

Unknown ha detto...

Spero che non ti annoveri tra i turisti, sarebbe scorretto.
Tu sei un viaggiatore, un esploratore, in grado di scrivere nuove guide di viaggio.
Immagino che manchi poco alla fine e già mi dispiace.
Cristiana

Enrico Bo ha detto...

@Cri - non illuderti ne ho almeno fino alla fine del mese.eheheheh

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!