domenica 6 luglio 2025

Seta 2 - Le motivazioni

Kashgar - Xinkiang - Cina - maggio 2025


Dunque come vi ho accennato nel capitolo iniziale, questo ambizioso itinerario in terra cinese e non solo, ha implicato una preparazione complessa e minuziosa, che è tuttavia fattibile, se sei poi disposto a non innervosirti troppo davanti agli inevitabili piccoli problemi che sorgeranno durante il cammino; certo per fare questo tipo di viaggi, serve un minimo di esperienza da giramondo e un po' di dose di adattamento (cosa che diminuisce proporzionalmente con l'età, a dire il vero) e anche un poco di preparazione fisica, cosa che purtroppo appartiene solo più al mio lontano passato. In ogni caso per i dettagli pratici della preparazione, se ne parlerà al termine del racconto delle sensazioni che questa esperienza mi ha dato, quello che è poi è il sale del viaggio, il resto sono tecnicalità che in fondo interessano solo coloro che il percorso intendono a loro volta rifare, dei survival kits, a volte inutili, a volte pretenziosi, ma che comunque verranno detti per chi è interessato. Rimangono ancora alcune premesse di cui devo darvi conto prima di salire sull'aereo che porta ad Oriente, e se no che vento dell'est sarebbe? Dunque la necessaria premessa che deve essere fatta, è che io della Cina, ho già una buona esperienza, maturata in un tempo di quasi tre decenni, sia per il mio lavoro che mi ha portato a girala in lungo ed in largo per quasi dieci anni, cosa che ti dà di un paese un punto di vista decisamente diverso e comunque molto interessante, sia per il mio piacere di viaggiatore, cosa che mi ha concesso il privilegio di poter vedere uno dei cambiamenti più epocali avvenuti sul pianeta, un punto di vista di grande interesse che con questo giro, che è avvenuto a distanza di cinque anni dall'ultimo (appena prima dello scatenarsi del Covid), rappresenta un magnifico momento di paragone in una realtà, quella cinese che, essendo certamente quella più rapida del pianeta, quanto a cambiamenti, consente bene di cercare di capire dove sta andando il mondo e come lo sta facendo. 

Già questo spunto varrebbe il viaggio, ma bisogna aggiungere a tutto ciò, che il tema della via della seta, con tutte le sue implicazioni mercantilistiche e geopolitiche è sempre stata una delle mie grandi passioni e ripercorrerne al completo il tratto cinese, con il Milione alla mano, rileggendo le parole del grande veneziano e soppesandole ala luce di quanto vedi dopo 750 anni, rappresenta comunque una straordinaria emozione ed è fonte di molti appassionanti spunti di riflessione. Oltre a ciò questa via attraversa proprio i territori dove sono sorti imperi e regni di tutta quella storia turcofona, per la maggior parte da noi ignorata o trascurata e che giocoforza, a causa delle spinte, possiamo tranquillamente dire prevaricatrici dell'attuale governo, si tenta in ogni modo di cancellate, minimizzare e nella miglior visione delle cose, assimilare, in nome di una armonia pacificatrice, per carità assolutamente utile ed auspicabile per eliminare i contrasti etnici, ma che comporta sempre una certa qual falsificazione storica tendente a dimostrare che l'etnia prevalente, ha portato la civiltà e il benessere ai barbari finalmente civilizzati. E ancora oltre a questo, considerate che l'itinerario studiato si dipana attraverso una serie di luoghi mirabili, meraviglie naturalistiche, siti Unesco a profusione, insomma tanta roba da vedere, per la quale di solito non c'è la possibilità, date le distanze, di inserire nei classici itinerari cinesi. C'è poi tutto l'aspetto religioso da valutare a da mettere a confronto. Infatti le terre che attraverseremo rappresentano la quintessenza dell'espansione dell'Islam nell'Asia centrale, proprio nel momento in cui questa espressione religiosa viene a contatto e si scontra con il Buddismo arrivato dalla lontana India. 

Assisteremo infine al complicarsi delle situazioni, quando queste due grandi forze morali e ovviamente politiche si misurano con Confucianesimo e Taoismo, le due forze preesistenti nell'estremo oriente da secoli. Un bell'incrocio di tematiche e di contrasti, direi. L'appendice mongola infine ci consentirà un ulteriore e stimolante punto di vista e cioè quello di completare il cerchio, andando a vedere e a conoscere direttamente i nemici storici ed avversari di sempre del cosiddetto Regno di mezzo, i famigerati e temutissimi Nu, le tribù mongole, le cosiddette Ordu, che a folate continue, non appena raggiungevano una potenza sufficiente a farlo, quando periodicamente l'accordo tra le tribù o la nascita di qualche condottiero carismatico lo consentiva, tentavano, a volte riuscendoci di premere sulle fertili e bramate terre cinesi, imponendo addirittura per quasi due secoli una loro dinastia imperiale, gli Yuan. Per frenare e difendersi da queste orde del nord è nata addirittura una delle più grandi opere che mente umana abbia concepito, la Grande Muraglia, che come tutte le sue sorelle risulterà inutile allo scopo, ma rimane testimonianza assolutamente unica nel suo genere. Insomma avremo un sacco di carne al fuoco, forse addirittura troppa, e una massa enorme di materiale da vedere, visitare, valutare. Speriamo solo di non fare confusione. Io cercherò di guidarvi attraverso questo ginepraio di stimoli per me complicati non essendo assolutamente uno specialista in materia, lasciandomi coinvolgere al massimo da luoghi e sensazioni, e se di tanto in tanto finirò fuori strada o con le ruote nel fosso, mi perdonerete, perché l'importante credo è lasciarsi portare dalla passione e lasciarsi prendere dall'entusiasmo per provare alla fine il massimo della soddisfazione. 


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