venerdì 7 settembre 2018

Recensione : N. Lilin - Trilogia siberiana


Confesso di avere intrapreso la lettura della intera trilogia per il solo fatto che è l’unico libro che conosco che parli della Transnistria, territorio particolarissimo, già parte della Moldavia e sedicente repubblica autonoma ed indipendente dal ’92, al momento dello sfaldamento dell’Unione Sovietica. In effetti il primo libro, Educazione siberiana, ad onta del titolo racconta proprio di una adolescenza trascorsa tra Bender e Tiraspol, le città in cui sono stato solo tre mesi fa, un residuato della vecchia URSS davvero incredibile da raccontare. Il libro è di una inaudita violenza, non solo per gli argomenti ed i fatti trattati, ma soprattutto per la tranquilla disumanità con cui questa viene raccontata ed è difficile convincersi che sia tutta storia vera, reale e più o meno autobiografica, come afferma l’autore. Tuttavia bisogna sottolineare che quelli sono posti particolari ed i racconti apparentemente esagerati che scorrono in quelle pagine, non sono molto lontani da quelli della biografia di Limonov, nella vicina Odessa, segno che forse la dura realtà non è così distante, anche perché queste zone hanno vissuto un periodo davvero duro e brutale negli ultimi decenni. Una durezza economica e materiale di cui io stesso sono stato testimone, avendoli più volte frequentati negli anni ‘90. Ragion per cui ho letto il libro con interesse fino alla fine, anche se certamente non si tratta di un’opera letteraria di pregio eccelso. Va vista come un documento, a mio parere di un certo pregio. Devo dire che gli altri due volumi, mi hanno interessato meno, quello sulla guerra in Cecenia, soprattutto per sua monotona disumanità, in cui il racconto della morte e della crudeltà con cui viene data, ha un ché di rivoltante ripetitività, ma forse è proprio questa la sua vera denuncia, mentre l’ultimo, sul ritorno del reduce ad una vita che comunque non potrà mai più essere “normale”, ha aspetti già sentiti. Comunque diciamo un libro da leggere comunque, prendendolo sul serio, anche se per me ha una valenza più particolare. Sarei interessato a vedere il film che ne è stato tratto, che, mi dicono, sia di un certo valore.


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