Era incredibilmente attivo e presente, il Prof. Attilio Bosticco. Nonostante fosse vicino ai 90 anni, studiava e si occupava di quello che era stata la sua ragione di vita, la zootecnia. Per quanto aveva fatto era conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, dove si muoveva con facilità dall'America Latina alla Nuova Zelanda, sempre deciso a far valere la supremazia della sua amatissima razza Piemontese, unica per la qualità della sua carne. Ancora lo scorso anno lo avevano chiamato in Cina, che aveva frequentato per anni dalla Mongolia al Guan Dong, per diffondere queste conoscenze, per alimentare nuovi canali, nuovi contatti. Era chiaro testimone di quanto lo studio e la produttività della mente non siano vincolati all'età anagrafica.
Era stato il mio straordinario professore, poi Preside, alla facoltà di Agraria a Torino e quando gli comunicavamo, il luogo del nostro annuale incontro, tra ormai pensionati compagni corso, era sempre il primo a rispondere, timoroso di mancare all'appuntamento e a rimproverarci bonariamente per tutte le grane che gli avevamo procurato in quel turbolento '68 e anni seguenti. Un mese fa era stato con noi al viaggio del Museo dell'Agricoltura in Borgogna, a cui naturalmente si era iscritto per primo, sempre avanti a tutti, nel fitto del suo elemento ad illustrarci le caratteristiche della Charollaise, a contestare le informazioni un po' esagerate dei francesi, a farci apprezzare paragoni e conoscenze tecniche. Se ne andato l'altro ieri improvvisamente, senza aver perso di vista per un attimo i suoi convegni, le sue riviste scientifiche, il suo sapere. Mi è costata fatica e dolore, oggi togliere il suo indirizzo email dall'elenco delle persone a cui invio le novità di questo blog, che mi aveva mostrato di apprezzare. Grazie Professore, grazie di tutto.
1 commento:
Certamente una grande perdita immaginando l'affetto che ti legava a lui.
Che riposi in pace...
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