lunedì 2 agosto 2010

Elogio dell'ozio.

Da qualche giorno sono stato preso da indicibile pigrizia. Sarà il clima fresco e piacevole della montagna, sarà la mia inclinazione naturale all’ozio, ma mi dà gran piacere rimanere disteso, con la testa rigorosamente all’ombra, a contemplare il passar delle nubi, il lento fluire del tempo segnato dal pesante suono della campana poco sopra la mia testa, la cui roboanza non mi infastidisce neppure di notte quando scandisce le quattro o le cinque, rigorosamente battute due volte da un batacchio inclemente a distanza di cinque minuti.


Sarà il sonno del giusto, non so bene, ma sono preoccupato dal non sentirmi neppure in colpa per non aver aggiornato questo lavoretto che ormai mando avanti da oltre due anni. I miei venticinque lettori non me ne vorranno, comunque in questi giorni non si sono persi molto, essendo i miei sensi ormai ottusi dalla calura estiva. Cercherò di scuotermi dal torpore questa sera per accompagnare qualche amico all’appuntamento bisettimanale con la scuola di balli occitani, per la verità diventati una vera e propria incomprensibile mania.


Ormai presi da sacro furore tersicoreo, un gruppetto di affezionati insegue qualche povero suonatore su e giù per la valle, per saltellare il più delle volte sgraziatamente al suono sempre uguale ed alla fine, diciamolo con coraggio, tediosissimo, di courente e rigudun, sia che sulla cima dell’Alpe tiri un vento assassino che si porta via nelle gole le tenui note delle ghironde, sia che la calura dei centri più a valle facciano annegare gli assatanati ballerini nel loro stesso sudore, coi piedi martoriati dalle pietre aguzze di spazi coreutici non adeguati. Bah, forse stasera insegneranno lo “sbrando”, danza medioeval-monferrina dalla cadenza plumbea e impastata che poteva divertire solo quei poveretti che avevano appena sfangato la peste bubbonica, per fortuna poi si dorme al fresco.


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10 commenti:

FEROX ha detto...

.....Vedi che ingiustizia? Li' si ozia e si guardano le nivule passare, mentre chi a Musca si crepa dal caud (40 graud) e se lavura cume d' jasu......
Ma un giorno anche da voi verra' Baffone....
FEROX

Anonimo ha detto...

..magari Baffino...qui!
se lavura, se lavura, mica sempre però!!
Mar.

Angelo azzurro ha detto...

haha! spassosissimo questo post. Mi figuro i ballerini migranti su e giù per la valle...
la pigrizia ha preso anche me e mi ha intorpidito dita e mente a tal punto che mi ci vorrà un pò per digitare qualcosa di sensato
Ciao Enrico, godi l'estate!

Enrico Bo ha detto...

dai Ferox ancora pochi giorni

@mar- dai che la Tarzania è vicina

@Angy- buona estate anche a te!

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Bellismo articolo, per i motivi già sottolineati da Angelo Azzurro. Goditi le vacanze, Enrico, che rimpiangerai le ghironde giù nel piano afoso! (Certo che i pensionati sono sempre in vacanza...)

FEROX ha detto...

E... Quando arrivera' Baffone...
Ti privera' della....
Pensione !!

FEROX

cristiana ha detto...

Ritemprati...non si sa mai che ci riserva l'autunno.
Cristiana

Anonimo ha detto...

Una volta, in Grecia, un amico indigeno mi ha proposto di andare a sentire una serata di bouzouki: non siamo più amici.
Ok per l'ozio ma le danze occitane...
Non sarebbe meglio stare in albergo a lavare i piatti?
Dottordivago

Enrico Bo ha detto...

@Ferox- mala tempora currunt, ma finchè dura...

@Cri - grazie e buona estate anche a te

@Doc - Ma guarda io son di bocca buona, domani anzi vado a sentire un gruppo rockoccitano da sballo, sono un fan e poi in Grecia sono andato a sentire una commedia in greco antico, anzi bisogna che la racconti questa.

Enrico Bo ha detto...

@Pop- guarda che non sono neanche ai due terzi delle ferie, in effetti le ho cominciate al 1 gennaio e mi finiscono al 31 dicembre. Per fortuna che poi ho quelle dell'anno nuovo!

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