venerdì 18 novembre 2011

Senegal: Istruzioni per l'uso

Veniamo dunque, come promesso, a qualche consiglio per tutti quelli che sono interessati a dare un'occhiata a questo paese. Sfatando il mito che l'Africa sia particolarmente difficile per i viaggiatori fai da te, il Senegal, che potremmo considerare un po' come la porta per l'Africa nera, consente il viaggio dei singoli con una certa facilità ed anche a costi contenuti. 

1. Periodo. Direi di evitare i periodi climaticamente peggiori che creerebbero anche problemi di logistica a causa delle piogge e concentrarsi nel periodo tra novembre e marzo. Tenete conto che avrete sempre la sensazione di essere circondati da zanzare o altri insetti di ogni tipo, dunque abbondate con Autan et similia senza farvi troppe paranoie. I luoghi indicati dispongono sempre di ottime zanzariere per la notte e alle finestre.
2. Aree da vedere. Per un periodo limitato alle due settimane, consiglierei di rimanere sulla costa nel tratto tra confine mauritano e Gambia, dove tra l'altro si assommano la maggior parte degli interessi. Per un soggiorno più lungo si può prendere in esame l'attraversamento della Gambia (informandosi prima di partire sulla necessità di visto , ora non richiesto agli italiani e la vaccinazione per la febbre gialla, a volte richiesta al rientro in Senegal) giro della Casamance (che ora sembra avere concluso le sue turbolenze separatiste) e della parte est del paese, in particolare il parco Niokolo-Koba e i villaggi Bassari sulle colline orientali. 
3. Il viaggio può anche assumere la forma di vacanza marina (senza aspettarsi Caraibi). Ma i punti di interesse rimangono comunque: a) i parchi acquatici dei migratori, in particolare quello di Djudj e il Siné-Saloum, ricchissimi di uccelli di ogni specie; la riserva di Bandia, benché artificiale, con la sua ricchezza di erbivori di ogni tipo, darà un'ottima idea del wilderness africano. b) le memorie storiche legate al colonialismo ed alla vicenda della schiavitù, con l'Ile de Gorée a Dakar e la città di Saint Louis, antica capitale dell'Africa Occidentale Francese. c) il paesaggio africano della brousse, costellato di baobab, con le sue piste che a poco a poco conducono ai sentori predesertici del Sahel. d) ma la cosa più interessante sarà sicuramente l'incontro ed il contatto con la gente, sia quella in apparenza più invadente della costa, dalla cui esuberanza non dovrete sentirvi infastiditi, che dagli incontri che non dovrete farvi mancare girando nelle campagne e fermandovi nei villaggi di poche capanne, dove portando qualche piccolo dono (thé, zucchero, farina) potrete venire a contatto con uno stile di vita reale e di particolare interesse. Potrete conoscere le diverse etnie presenti nel paese ed apprezzarne l'attuale mancanza di attrito, così come appare anche la convivenza tra mussulmani e cattolici. e) la città di Dakar invece è particolarmente priva di interesse, se non per poter apprezzare la confusione, l'affollamento, la povertà delle periferie ed il traffico impossibile, specchio delle varie megalopoli africane. f) Tenete conto che essendo un paese civile, in Senegal, troverete quasi ovunque il wifi, veloce e gratuito.

Per i dettagli pratici, il volo si trova facilmente su internet tra i 500 ed i 600 euro. Per la tappa a Saint Louis, per chi ama la spiaggia va molto bene l'Hotel Mermoz con ogni comfort (camera attorno ai 60 euro) sulla Langue de Barbarie o per chi preferisce stare in centro città, l'Hotel de la poste, sulla piazzetta dopo il ponte. Da qui per chi vuole c'è la possibilità di una crociera di 7 giorni sul fiume Senegal su un battello Bou el mogdad, alla Agatha Christie, sollazzo di altri tempi. Partendo da questa piazza, farsi un paio d'ore in calesse in giro per l'isola ve la farà apprezzare con calma (5 euro a testa). Da non perdere la parte dei pescatori con le centinaia di barche sulla riva del fiume sempre che riusciate a resistere alla puzza dei pesci messi ad essiccare. Occhio, come da ogni parte, ai borseggiatori, ma ve lo ripeteranno tutti fino alla nausea. Dell'Ile de Gorée abbiamo già detto; dedicatele un paio d'ore se avete fretta; tenendo conto che un traghetto parte alle 11 e torna alle 14, questa è la soluzione più comoda. Il lago rosa, punto di arrivo della Paris-Dakar sarà un po' deludente, ma il viaggio per arrivarci, nel paesaggio saheliano sarà comunque interessante. Per il Desert de Lampoul, dune sulla costa, occorre una 4x4. A sud di Dakar bella spiaggia a Popenguine, ricordandovi di far coincidere il tramonto con l'attraversamento nella vicina foresta dei baobab. L'isola di Fadiout vi affascinerà, con i suoi granai in mezzo all'acqua ed il cimitero comune mussulmano e cattolico, con la sua mescolanza di chiese e moschee. Mbour, autentica città africana, in cui usufruire del suo spettacolare mercato, sia quello del pesce che tutto il resto (guida obbligatoria, 5000 CFA, che vi libererà anche da ogni altro disturbo) che vi darà un saggio vero di vita africana, se non vi disturba troppo la folla. Non fatevi mancare la visita di qualche scuola dove vi accoglieranno volentieri. 

Come punto di appoggio da cui girare nell'area di cui abbiamo detto, suggerisco senz'altro nella zona di Saly, la residence Les Amazones, sufficientemente fuori dalla zona turistica, dove potrete affittare a settimane o più, appartamenti da 2 a più posto a prezzi molto convenienti.   Potete prenotare direttamente da Giacomo in Italia 0339 3385074035, o da  Marie 00221 774311763 in Senegal, che potrà a cifre infime accudirvi e nutrirvi amorosamente (cucina franco senegalese tutto pesce e non solo). Qui potrete anche convocare il cambista direttamente a casa, per evitare qualunque rischio di strada (1 Euro= 650 CFA). Per i trasporti potrete usufruire di Moussà Kamarà Senegal Taxi et Tourisme, 00221.776422228, che potrà anche venirvi a prendere all'aeroporto (50.000 GFA, il pulmino fino a Saly). Le tariffe variano a seconda del mezzo (4x4, auto, pulmino) e dei km da fare, da 30.000 CFA per la mezza giornata ai 60.000 CFA  tutto il giorno. I prezzi dei trasporti sono abbastanza elevati considerato che la benzina costa come in Italia. Affidabilissimo, prudente (cosa inusuale da quelle parti) puntuale e ottima guida, vi saprà tutelare in ogni luogo preoccupandosi anche di assoldare le varie guide obbligatorie, cosa che vi libererà dell'assalto al turista. La prudenza e le varie cautele sono sempre d'obbligo, come in ogni parte del mondo ma non fatevi assillare dalla paranoia, meno cose avrete con voi, comunque meno ve ne potranno essere rubate.

Per adesso non mi viene in mente altro , ma chiedete pure al bisogno.                                                         

2 commenti:

Adriano Maini ha detto...

Se potessi (e volessi) andare in Senegal, cercherei prima di tutto le drammatiche testimonianze della schiavitù.

Enrico Bo ha detto...

@Adri - In effetti la cosa colpisce e non poco.

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!