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mercoledì 27 gennaio 2021

Luoghi del cuore 100 - Saint Louis du Senegal

Saint Louis - Senegal - novembre 2011

 

Il profumo dell'Africa si mescola a volte ai sentori di una Europa che dopo essere passata col suo artiglio predatore, ha lasciato comunque un suo segno distintivo, che a distanza di secoli ha creato nuove storie da raccontare. Tanti luoghi mantengono questa dicotomia storica che ormai è un tutt'uno con una sua valenza ormai propria e particolare, un fascino d'antan, una cartolina di tempi passati. Saint Louis è la vecchia capitale dell'Africa occidentale francese. Sul delta del Senegal, ai margini del deserto mauritano da un lato e dall'Africa nera dall'altro, rappresenta ancora il concetto del colonialismo ottocentesco. Le strade ordinate coprono completamente l'isola scandendo la basse case ad un piano, alcune residuo di un passato portoghese con i loro colori rossi e gialli, le altre coi piccoli balconi a cui si affacciavano le signoras, le bellissime ragazze creole che sposavano qualche europeo e rimanevano padrone incontrastate del campo e degli affari. Affari brutti, commercio di schiavi e altro, terreno noto in questa terra povera dove le sole ricchezze sono sempre state oggetto di razzia e predazione. Su un calesse, al ritmo lento dell'Africa, è dolce muoversi nei vicoli e sui lungo fiume. Forse non molto è cambiato in un secolo, solo ai di là dei ponti che collegano l'isola alla terraferma, la città è mutata trasformandosi con tutti i problemi delle città africane. Sul pontile al di qua del ponte di ferro che sbarra il fiume alle navi, un vecchio vapore carica gli amanti del passato per una crociera senza tempo. Una settimana in una atmosfera di altri tempi a risalire il fiume coi ritmi del passato fino ai forti al limitare del deserto. 

La langue de Barbarie invece, è una striscia di sabbia tra l'isola e l'oceano, dove si sono ammassati i pescatori che facevano ricca questa città. Le lunghe piroghe oceaniche, sono piene di colori e di segni che il mare ha scolpito nei loro fianchi duri. Le une a fianco alle altre, ammassate sulla riva coperta di detriti. Dietro l'infinita serie di banchi dove viene seccato e affumicato il pesce. Un odore insopportabile ti definisce l'area anche da molto lontano, prima ancora che tu riesca a capire, dove sono stese le reti, dove si ammucchiano le baracche di questi uomini neri come il fumo che conserverà il frutto del loro lavoro. Un groviglio di gente, uomini seminudi, donne in vesti colorate e brillanti, uno stuolo infinito di bambini razzolanti in un terreno ricoperto di residui e di immondizie. Tutti qui hanno quattro mogli, glielo consente il profeta e il numero di figli diventa così esponenziale. Su ogni agglomerato famigliare almeno quattro piccole antenne televisive, perché non si devono fare differenze ed alla sera le tre che devono aspettare, devono pur fare qualche cosa senza litigare. L'altro lato della lingua di sabbia finissima e farinosa è occupata da bungalow dove gli europei ricercano una atmosfera, nel languore del sole che cade nell'oceano. Al centro dell'isola, il vecchio Hotel della Posta, dove sostavano i piloti degli aerei postali che facevano questa strana linea costiera fino a Capetown. Atmosfere di altri tempi ai margini del deserto, in attesa dell'arrivo di carovane lontane col loro ritmo vecchio di secoli.


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Urali                                                            

martedì 17 dicembre 2013

A Natale regala un libro!

Diciamo sempre che la cultura è parte fondamentale nella vita e nella formazione dell'individuo, ma ora più che mai lo deve diventare anche nel riscatto di una economia esangue. Ecco quindi che anche il provvedimento del governo di questi giorni, va finalmente in questa direzione. Dunque, poiché come sempre vi ricordo, questo è anche un blog di servizio, vi suggerirei di utilizzare le festività imminenti ed immanenti come occasione, per migliorare il livello culturale vostro e dei vostri amici; di non perdere tempo a girare inutilmente in cerca di regali che saranno invariabilmente riciclati; di far girare la nostra povera economia con poca spesa, oltretutto deducibile dalle tasse al 19%; di incentivare infine meritoriamente il mercato librario. A questo scopo vi consiglierei anche un autore molto interessante, ormai assurto agli onori dei più alti allori letterari. Sebbene non ancora conosciutissimo può vantare un successo editoriale quasi planetario, che può vantare, come recitano le fascette:

PIU' DI SEI EDIZIONI IN POCHI ANNI .
GIA' PIU' DI 10 COPIE VENDUTE.
MAI VINTI PREMI LETTERARI
NON ANCORA TRADOTTO IN 18 LINGUE A CAUSA ANCHE DEL SUO ITALIANO APPROSSIMATIVO.
140 SETTIMANE TRA GLI ULTIMI 5 IN CLASSIFICA TRA I BEST SELLERS.

Farete un piacere più a lui che ai vostri amici, ma senza neppure spostarvi da casa per andare in libreria, pensate alla comodità, vi suggerisco qui di sotto le sue ultime tre opere pubblicate, sia in cartaceo che in eBook (perché è anche uno scritt  autore digitalmente preparato). Basterà cliccare direttamente sui link qui sotto, per essere catapultati sulla pagina in cui mettere il libro nel carrello, addirittura a prezzo scontato.

















I vostri amici ve ne saranno grati. Se vi chiedono qualche cosa, dite che si tratta di un autore emergente di grande futuro. Se dopo invece non vi salutano più, non prendetevela, non erano veri amici. Ehehehehe.


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venerdì 30 novembre 2012

Ancora il libro!

Davvero da non credere. Certo, queste cose fanno specie a me che non ci sono abituato, ma alla fine non riesco a nascondere un senso diffuso di soddisfazione, come quello che ti lascia in bocca quel sereno sapore di buono, quando si è sciolto completamente un quadretto di cioccolata; una sensazione difficile da descrivere, ma che ti dà comunque un certo piacere. Che volete, delle piccole cose è fatta la vita. Comunque anche se è difficile da credere eccomi qua, pianta grassa in mezzo a splendidi fiori, carta canta, Il Piccolo del 21 novembre. Non potevo fare a meno di riportarlo in queste pagine, dove tutte queste cose prendono forma. Grazie ancora a tutte!






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mercoledì 15 febbraio 2012

Taste of Senegal 22



Un ultimo saluto dal Senegal, se non sono stato preso da un trip meditativo, forse domani ritorno e mi avrete di nuovo in sembianze umane, per raccontarvi altre storie di altri mondi.

martedì 14 febbraio 2012

Taste of Senegal 21



Il negozio della parrucchiera è uguale in tutte le parti del mondo.

lunedì 13 febbraio 2012

Taste of Senegal 20



Nella luce del tramonto cattolici e mussulmani riposano nello stesso cimitero, senza contrasti, senza livori, senza recriminazioni.

venerdì 10 febbraio 2012

Taste of Senegal 19



L'ingegnosità dell'uomo. I granai di Fadiout.

mercoledì 8 febbraio 2012

Taste of Senegal 18



Una sera, sulla riva dell'Oceano.

lunedì 6 febbraio 2012

Taste of Senegal 17

Ancora animali, che meraviglia!!!!









sabato 4 febbraio 2012

Taste of Senegal 16

Africa vuol dire animali!





  e non lamentatevi più del vostro lavoro!




venerdì 3 febbraio 2012

Taste of Senegal 15



Abdu.

giovedì 2 febbraio 2012

Taste of Senegal 14



Fratelli

mercoledì 1 febbraio 2012

Taste of Senegal 13



Il mestiere di vivere in Africa è particolarmente faticoso, spesso al di là di quanto noi possiamo immaginare se può spingere molti a rischiare la vita prima e a vivere con grandi difficoltà dopo, pur di cercare una speranza altrove.

martedì 31 gennaio 2012

Taste of Senegal 12


Essere donne in Africa non è facile oggi forse più di un tempo.

lunedì 30 gennaio 2012

Taste of Senegal 11



Nei mercati l'importante è conoscere a fondo l'arte della contrattazione.

domenica 29 gennaio 2012

Taste of Senegal 10



Mama Africa è dappertutto.

sabato 28 gennaio 2012

Taste of Senegal 9



Ancora donne e bambini. La maternità africana è una forza primigenia che vince malattie, guerre, fame e miseria; è la dimostrazione della straordinaria adattabilità della nostra specie.



venerdì 27 gennaio 2012

Taste of Senegal 8



Stare al centro del villaggio è come stare al centro del mondo.

giovedì 26 gennaio 2012

Taste of Senegal 7


Donne e bambini, l'Africa di cui ti innamori.



mercoledì 25 gennaio 2012

Taste of Senegal 6



Perdersi camminando tra i baobab è una delle più grandi emozioni dell'Africa



Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 121 (a seconda dei calcoli) su 250!