martedì 28 dicembre 2021

Ancora sul virus

Gelo - foto T.Sofi

 Eccomi qua tra le mie montagne a cercar di ragionare su un futuro che contina a essere così incerto e fastidiosamente insicuro, ormai da due anni. E' faticoso, non si può negarlo anche per chi come noi, in fondo non subisce i tragici effetti economici di cui si sente ogni giorno parlare. Certo per molte persone è davvero una questione di tragedia economica che si accompagna a quella sanitaria, una difficoltà della vita che sicuramente induce a volte a pensare che sia meglio trascurare l'aspetto medicale, per non essre trascinati nel gorgo di una rovina, che vede distruggere sacrifici di decenni e la vita intera. Gli effetti psicologici negativi di chi invece questo problema impellente non ce l'ha, sembrano, giustamente dover essere considerati in seconda o terza battuta, magari ascoltati anche con una certa sufficienza, dato che alla fin fine la pagnotta arriva comunque. E' vero, tuttavia non si deve negare che anche questo non sia un problema tangibile, da valutare seriamente. Badate che per chi ha raggiunto una età, vedere sfumare due anni nel nulla, è pesante, perché non è che si hanno davanti altri anni, in numero consistente che ridaranno più o meno quanto perso, anzi è possibile che se mai tutto ritornerà come prima o quasi, ci si potrà trovare in una condizione tale da dover definitivamente rinunciare a tutto. Insomma una prospettiva abbastanza deprimente, ecco perché bisogna avere pure un po' di compassione per 'sti poveri vecchi che vedono sfumare nel nulla gli ultimi anni agibili della vita. Capisco che per l'INPS sarebbe meglio accelerare il trapasso, con gran vantaggio per la comunità tutta, ma loro, questi disgraziati, cercano caparbiamente di resistere, quanto meno per non mollargli la pensione, così come si dice, a gratis. Insomma, noi cercheremo di farcela comunque e se questa tabe malefica non finirà a breve o quanto meno se le disposizioni necessarie al funzionamento della comunità civile dovranno essere prolungate chissà fino a quando. Insomma alla fine ce la faremo ovviamente, come sono stati superati problemi ben più gravi, ma sarà comunque pesante, pesantissimo per tutti.  


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1 commento:

Unknown ha detto...

Condivido l'analisi.
Penso che siamo all'inizio della fine della pandemia: una variante molto infettiva e "poco" aggressiva porta ad una imunizzazione di massa. Speriamo (non spiriamo)
Antonio

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!