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giovedì 26 dicembre 2024

Tirando le somme

 

Ohibò, brutto diventare vecchi, ad un certo punto ti accorgi che ad ogni piè sospinto ti dimentichi di qualche cosa di essenziale, senza la quale non puoi fare quello che ti eri proposto di fare. Mi sono infatti spostato tra le nevi per il mio consueto periodo di meditazione invernale che mi consenta di preparare i prossimi spostamenti e avevo progettato di utilizzare le molte ore a disposizione che mi ritroverò nelle prossime due settimane tra i silenzi delle nevi eterne, gli squittii delle marmotte, silenziose perché in letargo e il frusciar delle volpi tra i cespugli, orsi invece da queste parti non ce ne sono (ancora) e se ci fossero starebbero già ronfando di brutto in fondo a qualche comoda tana, nel cominciare a buttar giù il materiale raccolto durante il lungo viaggio patagonico, per cui ero fiducioso del fatto che al termine di questo periodo sarei arrivato quasi a metà dell'opera, riuscendo poi magari a finire il libro prima della prossima ripartenza, Insomma cercare di non rimanere indietro col lavoro. Ma tirando fuori dallo zaino il materiale che mi sono portato appresso, mi accorgo con orrore di aver dimenticato di prendere proprio l'indispensabile calepino nel quale ho raccolto tutti gli appunti buttati giù durante il viaggio, senza i quali non ho la possibilità di raccogliere le idee e men che meno la capacità di scrivere alcunché. 

Non ditemi che devo perdere al completo questa quindicina! D'altra parte se sei ormai smemorato completamente ti devi rassegnare. Va bene cercherò di assemblare almeno i post finali, le considerazioni varie e così via, tanto per portarmi comunque un po' avanti. Non è che mi manchi il lavoro, tra sistemare le foto, alcune migliaia, editare il libro del Caucaso, approntare le due presentazioni che ancora mi aspettano all'UNI3 per non deludere troppo i miei ascoltatori; insomma il lavoro non mi mancherà certo ma insomma un po' comunque mi girano. Intanto approfitto della pausa per fare il consueto punto di fine anno sul blog, che nel frattempo ha superato di slancio i 4500 post nei suoi ormai oltre 16 anni e mezzo di vita. Quest'anno devo dire che ho rallentato un po', solo 246 post, ma tranquilli, intanto nessuno se ne è accorto e comunque l'attività si è concentrata sulla stesura dei libri, tre quest'anno, di cui due di prossima uscita. Intanto abbiamo superato di slancio le 1.630.000 pagine viste, con contatti da oltre 160 paesi, da una trentina dei quali ci sono stati oltre 100 visitatori unici. Quasi nessuno commenta purtroppo, leggono, si spera e poi passano oltre senza lasciar traccia, tranne i miei amici più cari, ma il mio non è un blog di polemica, quindi è comprensibile. Comunque prometto di continuare su queste basi, almeno ancora per un po' per toccare almeno i 5000 post e pertanto vi aspetto sempre numerosi anche per il prossimo anno.



giovedì 30 dicembre 2021

Consuntivo dovuto




Ancora un post di consuntivo, dai che ci sta, in fondo siamo al 30 e domani al massimo ci facciamo gli auguri che ne abbiamo tanto bisogno. Poi oggi il governo ha varato i provvedimenti anticovid ed il parlamento promulgherà la finanziaria con buona pace di tutti. Dunque cominciamo col blog, che quest'anno, tra Covid e quindi totale stop ai viaggi e conseguenti dovute relazioni, ha un po' traccheggiato. Non è che mancassero gli argomenti, per carità, ma ho scoperto che con l'avanzare dell'età ho sempre meno voglia di polemizzare con chicchessia, quindi non mi sono voluto addentrare troppo sugli argomenti piu' pruriginosi, politica, virus, economia, green, se non nei momenti in cui mi scappava davvero la pazienza a sentire sequele di castronerie e di prese per i fondelli. Quindi la realtà è che i post invece dei consueti 250-300 di ogni anno, sono scesi a 193, portando comunque il totale ad un soffio dai 3750, che non sono pochi in 14 anni di lavoro (guardate che è un impegno eh!) e con 1.255.410 pagine viste da 160 paesi del mondo, ultimo in lista il lontano Kyrghyzistan. Per la precisione 72% dall'Italia, 13% dagli Stati Uniti e poi via via tuttu gli altri, comunque con 50 paesi oltre le 30 visite, per un totale di oltre 180.000 visitatori unici. Tuttavia rimangono stazionarie le visite giornaliere, non piu' di50 al giorno e pochissimi i commenti, men che meno quelli di discussione, limitandosi al piu' ai saluti ed ai comunque graditissimi apprezzamenti. 

Insomma, al di là del fatto che per me rimane il miglior divertimento che ho trovato per consolarmi la vecchiaia, mi sono fatto convinto che vale la pena di continuare, almeno fino a quando ne avrò voglia. Sul settore pubblicazioni invece la sosta forzata mi ha obbligato a segnare il passo, non tanto perché non avessi altre false guide da portare avanti, quanto piuttosto perché non ho avuto voglia di concretizzare quello che ho già nel cassetto di cui è necessario soltanto l'ultimo maquillage prima dell'imprimatur, in particolare il lavoro che mi sembra molto interessante su Marco Polo e quello sul Tai Chi. Inoltre ci sarebbe anche la raccolta dei pezzi sul Bar Baleta, che però va ancora un po' rimpolpato. Però rimarrebbe il problema della scarsa possibilità di diffusione, visto che non ho un editore che ci possa pensare, ma me li devo vendere direttamente  per mio conto e a questo riguardo, devo dire che quest'anno le vendite hanno un po latitato, causa virus che ha ridotto l'interesse per i viaggi e quindi di conseguenza limato le vendite sul web, sulla mia vetrina di Lulu.com, e anche quelle che arrivano dalle conferenze che pur essendo riprese, hanno ridotto il numero e le presenze, non sono state così soddisfacenti da incitarmi alle nuove stampe. Quindi diciamo che anche qui si spera in un futuro anno migliore. Vedremo, vi farò sapere.




mercoledì 29 dicembre 2021

L' anno che è passato




Già, oramai siamo alla fine e bisognerà comunque cominciare a fare il bilancio di questo anno, che è stato così diverso da come ce lo aspettavamo 12 mesi fa. Un consuntivo abbastanza bizzarro perché è un po' tutto e il contrario di tutto. C'era timore che cominciasse una tragedia senza fine, sanitaria ed economica, nessuno prevedeva che sarebbero arrivati i vaccini a fare da argine e salvare tante vite, né si poteva sperare che l'economia avrebbe avuto un colpo di reni del tutto inaspettato come negli effetti c'è stato. Merito di tutti certo, di noi che abbiamo in buona sostanza, seguito le indicazioni giuste a dispetto di pochi imbecilli, che tranquilli ,ci sono sempre stati e sempre ci saranno; merito di un buon governo che con i pochi errori, accettabili dopo tutto, di fronte alle difficoltà di situazioni del tutto nuove e imprevedibili, ha avuto il coraggio di dare indicazioni non esagerate, neppure pavide, ma equilibrate anche assumendosi rischi di impopolarità e di indovinare che alcune incerte soluzioni avrebbero poi avuto un buon successo, come hanno dimostrato i dati e i giudizi di tutto il mondo che ci hanno presi ad esempio. Così ci stiamo trovando alla fine di questo anno tribolato, se pur di un certo successo, come si dice da noi, di nuovo al pian dei babi, con la nuova variante che rimette in discussione tutto e fa sì che le storie si ripetano. Le persone di buon senso che vanno giudiziosamente a fare il loro dovere, innanzitutto nel loro interesse e i no tutto che continuano la loro opera picconatrice per cercare di fare piu' danni possibili, nella logica del tanto peggio tanto meglio, sempre valida, come quelli che segano il ramo su cui sono seduti.

Con opposizioni cieche o meglio orbe, che con l'unico occhio sano cercano di vedere la possibilità, agendo pessimamente, di incrementare la propria platea di votanti, reclutando tutto il peggio del peggio, avanti c'è posto, nella speranza di arrivare presto a quel giro di boa che consentirà loro di acchiappare quel desiato potere che consenta loro di procedere alla distruzione definitiva del paese. Ma è giusto così, tutto dipende solo da noi in fondo, che andiamo a vaccinarci, che teniamo le distanze e la mascherina quando ci si dice di farlo e quando celo dice ilbuon senso, perché le leggi si obbediscono intanto, mentre se si credono ingiuste si cerca di cambiarle. Noi, che andiamo a votare e sceglieremo quello che ci parrà giusto fare. Quindi l'anno che sta finendo ci deve essere di insegnamento, non tutto quello che è brutto, è negativo, non tutto quello che sembra buono alla fine è positivo, come nella barzelletta dell'uccellino che viene sepolto dalla merda. Chi sa se omicron ci condannerà ad un altro anno ancor piu' tragico con ospedali intasati o se invece si raffreddorizzerà, come già si dice, grazie al fatto che la maggioranza sarà vaccinata, certo se lo fossero il 99% sarebbe meglio, ma non si può avere tutto. Chissà se il Drago ascenderà all'Olimpo o se invece perderà tutto, Olimpo e trono terreno, abbattuto a furor di quanti vogliono prendergli il posto. Chissà se il timore di perdere le agognate pensioni, invece terrà tutto in galleggiamento per il tempo restante e se verrà fuori un nome mai pronunciato fino ad ora, come del resto è sempre accaduto in precedenza. Bella sfida per gli scommettitori. Ma avremo ancora un mesetto per parlarne, Per adesso pensiamo a tagliare gli ultimi panettoni, che almeno noi li possiamo mangiare. Ma intanto forza, che abbiamo ancora due giorni per pensarci.


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sabato 29 dicembre 2018

Consuntivo


Eccoci qua, anche il 2018 è virtualmente terminato. Il mio bilancio tutto sommato, è stato positivo, sarebbe un insulto lamentarsi, in fondo quando c'è la salute c'è tutto, no? Ho avuto l'opportunità di vedere con i miei occhi quattro nuovi paesi, di girolare un po' per l'Italaia e la Francia, insomma cosa vuoi di più. Sono anche riuscito a pubblicare cinque nuove s-guide di viaggio e poi ci sono i progetti per il 2019. L'unico che piange un po' è il blog, che sembra destare sempre meno interesse. Capisco ormai il tema viaggiatorio, sempre più insistito, ha ristretto un po' la cerchia degli aficionados, questo lo capisco,  la tuttologia attirava più interessi come ovvio. Tuttavia abbiamo raggiunto il traguardo dei 3000 post, mantenendo più o meno la stessa media di pezzi postati per anno. Le pagine aperte dovrebbero aver superato il milione, in provenienza da oltre 160 paesi. 

I contatti arrivano per il 70% dall'Italia, poi dagli Usa, il resto a seguire. Purtroppo i commenti si sono ridotti quasi allo zero assoluto e sono ormai lontani i 100 contatti giornalieri dei bei tempi, ma mi contento, in fondo scrivo per me stesso soprattutto e per fermare sul supporto solido (curioso che lo senta così) le emozioni e le sensazioni che mi porto a casa dal mio girovagare. I propositi per il nuovo anno sono di continuare sulla stessa lunghezza d'onda almeno fino a che le forze fisiche e mentali me lo consentiranno. A chi vorrà raggiungermi in questo mio salotto rustico, do il benvenuto o il bentornato e lo invito ad intervenire il più possibile anche se capisco che è sempre una piccola fatica e quindi anche se in anticipo di un paio di giorni, vi auguro un ottimo 2019!

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 121 (a seconda dei calcoli) su 250!