sabato 10 luglio 2010

Recensione: Larsson - Uomini che odiano le donne.

Visto che siamo in tema, ecco qua un bel libro da ombrellone. Lettura facile e veloce, adatta alla totale assenza di pensiero di cui parlavo ieri, nella attività di spiaggiamento. Inoltre la lettura vi terrà impegnati per un po', date le circa 700 pagine; come mi spiegava un amico che i libri li comperava calcolando il rapporto pagine/prezzo.
Si tratta del gran successo di Stieg Larsson: Uomini che odiano le donne, se non avete già visto il relativo film, in quanto essendo un giallaccio di maniera, il conoscere il finale, vi leverebbe ogni interesse ad impegnarvi nel tomo, potendo utilizzare meglio il tempo nell'osservazione delle bionde compatriote dell'autore, vostre vicine di ombrellone.


Tra l'altro l'autore mi risulta già morto, quindi a parte altri due libri della stessa serie, non dovrebbe più far danni. Sì, come sempre il numero di copie vendute non è sinonimo di qualità. Quindi diciamo un poliziesco, dalle soluzioni un po' tirate per i capelli, con un finale un po' moscio e personaggi poco realistici. Tutto è molto estremizzato, le situazioni economiche risolte in maniera molto semplicistica e un po' tirata via.




Comunque adatto al torpore della stagione. Voi mi direte, ma come li scegli i libri. La realtà è che non li scelgo affatto, me li regalano, in genere chi regala libri ha la tendenza a scegliere best sellers e siccome a stento riesco a leggerli tutti nel corso dell'anno (leggo poco, lo confesso, non più di una ventina di libri all'anno, troppe altre cose da fare) quelli che mi interesserebbero neanche li compro.






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13 commenti:

bussola ha detto...

io ho letto tutta la trilogia.... il primo mi è piaciuto molto, il secondo anche... il terzo Larsson mi era uscito dagli occhi.... è stata una sofferenza finire l'ultimo

mod ha detto...

...ma, arrivi un po' tardi. abbiamo già letto, dicorato e visto film. ;-)

love, mod

Angelo azzurro ha detto...

Mio marito ama il genere, così ho letto anch'io la trilogia. Idem come bussola, però. Nel terzo confesso di aver saltato molte pagine per arrivare alla fine.
Saluti estivi

Nou ha detto...

Ho letto solo questo di Larsson. Forse perché ho cominciato dall'ultimo, l'ho trovato avvincente. Anch'io avrei preferito
più cura della forma, ma da parecchio tempo non venivo assorbita dalla lettura con tanto accanimento. Non mi sono soffermata sullo stile, sulla strategia narrativa dell’ autore, come faccio sempre. Sono partita dalla prima pagina e non ho smesso finché non ho scorso l’ultima, senza pormi alcun quesito di merito. Ogni capitolo apriva la curiosità al successivo. Ero curiosa di sapere cosa sarebbe capitato a questo o quel personaggio più che la conclusione della storia...l'ho letto più di un anno fa, anche a me l'hanno regalato...
Enrico, grazie di essere passato da me, ho visto che siamo coetanei e settentrionali.
Ciao Nou.

Enrico Bo ha detto...

@bussola- credo che sia un po' quella l'impressione. Per fortuna non è riuscito a scrivere altro. Mamma mia che cattivo oggi. Sarà che anche a me piacerebbe saper scrivere.
@Mod- ma io sono sempre un po' in ritardo. Interessanti le tue cose.
@Angy- Ma in effetti confessoche da spiaggia va bene.
@Noun- Ma è un po' questa l'abilità degli scrittori di best sellers. Saperti catturare, con astuzie semantiche che alla fine del capitolo, ti fanno rodere se non passi subito a quello successivo. E' mestiere. Anche io me lo sono tirato tutto d'un fiato. Vuoi vedere come finisce ovviamente. Insisto però che il finale è fiacco e che tutto l'impianto è debole. Mi piace come fotografi, quanto all'età è una consolazione.Voglio fare un post anch'io sul viaggio di nozze dei miei genitori. E grazie a tutte della visita, ragazze, d'estate non avete fatto poco.

giovanna ha detto...

Ho letto la trilogia, e...come Nounours, non mi sono soffermata... ma tirato veloce fino alla fine.
Oh, a me lo stramaledettissimo "kalle" e la stramaledettissima Lisbeth stavano troppo simpatici! :-) :-)
buona estate a tutti!
ciao Enri
g

Enrico Bo ha detto...

e "buone" letture anche a te Gio.Alla fine va bene tutto

Nou ha detto...

E' passato più di un anno e ricordo quel che ricordo. Certamente l'autore quando aveva un "vuoto", li metteva sotto la doccia... va bene l'igiene, ma straziarsi la cute...
Lisbeth è quella che ne esce alla meglio, la più controversa ma la meno corrotta e senz'altro la più dignitosa considerato il suo grave disagio esistenziale...se mi costringessero a una vacanza al lago è questo in libro che porterei senz'altro con me per... salvarmi...il finale, mediocre e conformista come anche deve essere la società svedese malgrado la pretesa di società evoluta...ricordo di aver pensato questo.
Ciao :))

Enrico Bo ha detto...

cara Nou, la vacanza al lago è mortale comunque, con le acque livide che invitano al suicidio, brrrrrr, meglio il mare con le poppe al vento, mettono più allegria, poi 'sti svedesi devono essere triiiisti...;-)

riri ha detto...

Ciao, ho letto i libri perchè non li ho comprati ed essendo una divoratrice..diciamo che ne sono uscita indenne, libri senza infamia e senza lode, direbbe una mia amica che mi ha sempre suggerito testi un pò più raffinati:-)Il bello della lettura è quando rileggo una pagina che mi ha stupita, quando addirittura me la ricordo e la conservo nella memory card:-)Buona domenica, passerò per uno sguardo più approfondito ai tuoi blog.

Enrico Bo ha detto...

@Riri- concordo , senza infamia e sanza lodo, ottimo per l'ombrellone.

Natalie ha detto...

Ti do piena ragione su tutto ciò che hai detto! Non valeva assolutamente la pena di perdere il tempo per una lettura così. Mi sono passati per le mani l'estate scorsa, e mi aspettavo molto di più, almeno la pubblicità diceva così. Questa trilogia e quella dei vampiri, mi hanno convinta che non devo ASSOLUTAMENTE sprecare mai più il mio tempo con i bestseller!
Un caro saluto e complimenti per il blog, mi piace molto :)

Enrico Bo ha detto...

Cara Selene, i best sellers fanno il loro mestiere quello di essere letti da tanta gente, quindi devono essere, facilini, scorrevoli, senza impegnare troppo. Si possono anche leggere quando l'occhio si spegne per il calore e cala la palpebra, l''importante è non aspettarsi troppo. Anche quello che scrivi tu mi piace molto. Buona estate.

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