martedì 28 settembre 2010

Bullismo d'altri tempi.

Che tristezza sentire anziani accidiosi e accigliati che sentenziano sulla gioventù. E' la solita sagra delle frasi fatte, mancanza di valori, menti deboli e ottuse, morte della cultura e degli interessi dei bamboccioni che vivono alle spalle di genitori e nonni, il tutto esasperato dal bullismo che finisce su Youtube, per finire con il classico -Ma dove andremo a finire con giovani di questa fatta.- Tanto lo diceva già quel babbione di Plinio il Vecchio duemila anni fa e il mondo è andato avanto ugualmente benissimo come sempre. Il fatto è che oggi c'è Youtube e sappiamo subito tutti di qualche bella impresa anche se è stata fatta a centinaia di chilomeri di distanza e giù tutti a pontificare sul balconing o sul parcour, dimenticandoci quello che si faceva allo stesso modo o peggio quando si era giovani.
Allora si sapeva solo nel quartiere e il tempo ha colorato di rosa e di nostalgia quelle imprese lontane. A questo argomento mi ha richiamato quanto scrive qui il bravo Monty, quando parla degli scherzi dei ragazzi di un tempo. Tanto per rinfrescare le memorie ve ne racconterò due di queste imprese, occorse a miei cari amici, oggi stimatissimi e seri professionisti. Uno di questi stava in collegio, luogo tipico e specialmente deputato agli episodi di nonnismo, che all'inizio di ogni nuovo anno sottoponeva con altri biechi amici, i nuovi arrivati ad ogni genere di vessazione. Uno di questi, la classica vittima dei bulli, fu sottoposto a varie prove di sottomissione, ma fu soprattutto l'ultima che delinea bene il punto a cui arriva la testa dei ragazzi di tutte le epoche. Il luogo dei processi era una una stanza appartata del terzo piano, dove al termine delle vessazioni, il malcapitato venne condannato al "volo finale", pena massima consentita da quel tribunale.
Robuste braccia lo acchiapparono, e benchè chiedesse a gran voce mercede, non fu usata pietà, fu spalancata la finestra e il disgraziato urlante fu scagliato fuori. Voi direte che è criminale lanciare uno dal terzo piano, oltretutto in un' epoca in cui non c'era un telefonino a registrare l'impresa, che così non è arrivata ai posteri se non nel racconto compiaciuto dei protagonisti. Beh, a tutto c'è una spiegazione, infatti l'edificio del collegio era in realtà costruito su una scarpata collinare, per cui la facciata aveva tre piani, mentre le stanze del terzo piano che davano sul retro erano in realtà a piano terra, quindi, soltanto un metro o poco più separavano il davanzale della finestra dal morbido praticello su cui atterrò senza danni il poveraccio, tra le sguaiate risatacce del gruppo di bulli d'antan. Altro che balconing. Domani racconterò l'altro caso.

7 commenti:

il monticiano ha detto...

Prima di tutto ti ringrazio per avermi citato nel tuo blog e poi credo che quel servizio fatto a quell'amico in quel collegio sia stato un vero e proprio tentato omicidio. O no? Va bene che c'era il trucco del piano basso.

mari23 ha detto...

...in questo caso era un "finestring"....
ciao!
Mariu

Enrico Bo ha detto...

@Monti - vedrai quella di domani, ancor più perfida.

@Mariu - diciamo defenestring

giovanna ha detto...

Concordo sulle noiose sequele di sentenze sui giovani d'oggi.

Orribili 'sti bulli d'altri tempi! :-)

...si sorride ma: è triste, oggi come ieri.
g

Ambra ha detto...

Ma si, sono i luoghi comuni tipici degli anziani che non potendo più guardare avanti, guardano indietro vedendo tutto roseo, mentre potrebbero vivere con più intensità nel presente fin che il cuore batte. Ma chi non ne ha fatte di tutti i colori o si è associato ad altri, quando era ragazzo?

ParkaDude ha detto...

Guarda, anche nei collegi di Pavia ne sono successe di tutti i colori. Negli anni '70, poi c'erano vere e proprie guerre con tanto di incursioni nei collegi avversari e furti vari.

Oltre a Plinio, sapevo anche di una tavoletta babilonese su cui si pontificava circa la decadenza dei tempi e il lassismo e la mancanza di rispetto delle nuove generazioni (segnalato da Carl Sagan sul bellissmo -ed introvabile- "il mondo infestato dai demoni). Dove andremo a finire, eh? :-)

Gia' che ci sono, andando off topic e collegandomi alle recenti battute sull'entropia delle stanze, guarda cos'ho appena trovato!

"A messy sock drawer has a large number of accessible states and a large entropy value. [...] A wide variety of rearrangements of the sock drawer can be made without disturbing its slovenly quality. [...] Socks obey to the second law of thermodynamics."
~Fred Adams, Origins of Existence


Peace,
S.

Enrico Bo ha detto...

@ Gio : nessuno più di te sa che i ragazzi sono fantastici, oggi come ieri e come sempre.

@Ambra :Il fatto è che il vecchio odia il giovane perchè non può più essere tale e questa perdita lo rattrista.

@Parka - Fondamentale questo Adams e dire che tutti i giovani danno l'entropia delle calze sporche come un fatto scontato, tutto è dovuto a questi scalzacani senza rispetto! Dove andremo a finire!

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!