venerdì 24 settembre 2010

Recensione: La solitudine dei numeri primi.

Devo dire che ormai difficilmente mi lascio accalappiare dai best sellers. Capisco che forse è un atteggiamento un po' snobistico e di certo criticabile, ma ultimamente ho avuto diverse delusioni, inoltre come sapete, i libri che leggo me li regalano, quindi questo mi era sfuggito. Così, forse per contrappasso, ieri sera mi hano portato al cinema sull'onda del successo veneziano. Beh, al di là del fatto innegabile che il film fosse di buon livello qualitativo, gli attori validi (anche perchè il paragone con il becerume che si vede in televisione aiuta), unito alla dimostrazione che anche con quattro soldi si può fare cinema vero, ragazzi, vi assicuro che se siete di ottimo umore, all'uscita vi vien voglia di chiudervi in casa definitivamente e di non parlare con nessuno per settimane, se invece siete già un po' depressi, allora, non so se ce la farete ad arrivare a letto, in ogni caso vi consiglio di girare al largo dal laghetto delle papere o dal lungo fiume, se le sue acque plumbee e cosparse di vortici calamitosi passano dalle vostre parti.
Ci ero andato anche attratto dalla location del set, ma sia un Sestrière dove neve e nebbia da horror mi ricordavano i miei trascorsi sciistici che una Torino, così solitamente fotogenica, trasformata in una quinta dolorosa e tragica, palcoscenico immobile dei più tenebrosi grovigli della mente, mi hanno fisicamente spossato. Meno male che, mi dicono, il finale è stato cambiato e viene definito addirittura a lieto fine! Capisco che se no cadiamo nei cinepanettoni, intanto beccatevi il trailer, ma dopo ci vuole almeno una cioccolata calda per tirarsi su.
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Il concerto.

9 commenti:

laura ha detto...

Il film non l'ho visto ma potrebbe essere meglio del libro, che quindi puoi evitare di leggere tout court. Il libro ha un bellissimo incipit ma poi frana miseramente come quasi tutti quelli che vogliono fare della psicologia/psichiatria letteraria e alla fine da' anche alquanto sui nervi. Non e' scritto male, specie se si confronta con i vari Faletti o Dan Brown e simili best-seller, quindi puo' darsi che l'autore migliori la prossima volta. Speriamo

Enrico Bo ha detto...

@Laura - avevo infatti intenzione di evitarlo.

giovanna ha detto...

uhmm.. Non ho visto il film né mai letto il libro: ... visto che non parla affatto di numeri primi! ehehe :-)
Scherzo ovviamente, ma non ho comprato il libro condizionata da troppe recensioni negative. E mi sa che qui ho conferme...
g

Sandra M. ha detto...

Osssignore, alla larga...per me non è il periodo giusto: troppi laghetti nei giardini qui attorno!
Nemmeno io ho letto il libro...troppo entusiasmo. Già mi han tirato per i capelli a leggere, a suo tempo, quel guazzabuglio di "Codice da Vinci". Prima che ci ricaschi....!!

Angelo azzurro ha detto...

Ho letto il libro tempo fa, era stato regalato a mia figlia.Se ben ricordo, non mi ha entusiasmato la storia e non mi è piaciuto molto neanche com'è scritto. Ciao!

Enrico Bo ha detto...

@Gio - le recensioni negative non è detto che siano un cattivo segno , ma in questo caso effettivamente...

@Sandra - Il codice in più era anche scritto da cani.

@Angy - sì sì non spenderò tempo nel libro.

il monticiano ha detto...

L'ho letto e da come e quanto se ne è parlato speravo in qualcosa di meglio.
Il film non l'ho visto e penso che non lo vedrò.

Anonimo ha detto...

Bel trailer, fa venir voglia di andare al cinema.
A vedere Bombolo e Cannavale.
Dottordivago

Enrico Bo ha detto...

@Monty - soldi risparmiati

@Doc - erano sempre un bel vedere.Ci sarà presto una rivalutazione

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