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Lasciatemi un piccolo spazio per commentare quanto accade a Roma in questi giorni. Non tanto per dare giudizi nel merito o compiangere quella povera e disgraziata città. Ognuno in fondo si merita quello che si è provocato con le proprie mani. La cosa è invece molto interessante per capire come funziona la mentalità del poppppolo, la folla manzonianamente intesa, che gran libro i Promessi sposi! Se siete sufficientemente distaccati dalle varie fedi politiche e vi sentite in grado di fare osservazioni in una certa misura super partes (anche se nella pratica è quasi impossibile non mantenere un qualche grado di condizionamento) non potrete non notare un fatto incontrovertibile che si aavverte bene, non solo nell'ascolto dei commenti televisivi e giornalistici, ma da un esame anche solo superficiale dei social, specchio perfetto della pancia vera della gente. Su questo palcoscenico, a mio parere molto importante, si nota che, può emergere davvero qualunque cosa, questo partito che è ormai maggioranza in questo paese, può dimostrare in tutta evidenza la totale e completa incapacità di gestire la cosa pubblica, tanto che nei, per fortuna, ancora pochissimi comuni dove è arrivato alla stanza dei bottoni, ha combinato disastri di ogni tipo, con una percentuale di fallimenti che non ha eguali nei precedenti sia di destra che di sinistra, ma il suo consenso nel popppolo non diminuisce assolutamente, anzi, cresce con continuità.
Quello che non verrebbe perdonato a nessuno e quando emergeva ad esempio nella Lega li faceva crollare dal 20% al 3% o al centrosinistra, facendo loro perdere (o non vincere) le elezioni, non altera minimamente la fede nel movimento, anzi la rinfocola in un atteggiamento di resistenza al vergognoso attacco al fortino e così il suo organo ufficioso di stampa, anche se non sa più come arrampicarsi sui vetri e si abbarbica al simpatico sorrisetto supponente travagliesco, le schiere dei votanti inneggiano alla resistenza, mostrando fede assoluta nelle facce degli incompetenti che via via tornano ad arringare, se pur con occhi contriti, la folla adorante. E' la sindrome del: poverino ce l'hanno tutti con loro che sono tanto buoni (onesti). Può essere. Al massimo esiste sempre l'estrema difesa, sempre meglio dei ladri, furfanti e grassatori di prima. E invece credo che non si tratti di questo. La folla è sempre stata così, vuole il sangue dei potenti e poi, via via, di quelli che li sostituiscono.
Le tricoteuses appollaiate ai margini della odierna ghigliottina, alzano la testa dal loro lavoro solo per lanciare qualche grida di giubilo con relativo commento su Facebook, quando cade un'altra testa. Al massimo rilasciano un tweet godendo della prossima vittima in lista. Tanto si sa come funziona questo meccanismo. Robespierre/Grillo continuerà ad imperversare facendosi beffa della volontà del voto popppolare. Sbeffeggerà il voto dei romani come qualunque altro e quando il burattino da lui imposto non si dimostrerà ubbidiente agli affari della ditta, imporrà il suo direttorio alla faccia di chi ha votato, fino a quando sarà inevitabilmente la sua di testa a cadere nel cesto, tra gli ululati della piazza. Dopo, in attesa, c'è già qualcuno che, gongolando in attesa di scurire il colore della sua camicia, aspetta di raccogliere quel potere che gli cadrà insperatamente tra le dita adunche, per un altro ventennio. Poi sarà il tempo di chiedersi, a sborgna finita, con occhi stupefatti, ma come è stato possibile tutto ciò. E adesso lasciatemi andare che nevica e devo uscire lo stesso e sono già nervoso.
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2 commenti:
Mi dicono che nei dintorni di Torino sarà un anno interessante; pieno di stelle.
Invece --questo lo vedo anch'io-- gli orfani del Silvio sono mogi-mogi.
O --al solito-- non ho capito niente (nada, zilch)?
Per adesso nel silenzio generale si sta facendo spoiling nella cultura....per non parlar del TAV
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