da Repubblica.it |
Post coitum omne animal triste est. Così almeno recitava Plinio e bisogna dire spesso che gli antichi ci vedevano giusto. Così oggi se dai un'occhiata ai vari social, vero termomentro della pancia della gente, ci leggi, dopo l'orgasmo potente e prolungato di chi vuole far male al potente a prescindere e che per sua natura, purtroppo dura pochi meravigliosi istanti, poi la realtà ti appare subito e prepotentemente nella sua pienezza. Certo molti questa mattina si sono svegliati con un tarlo che si affaccia a poco a poco nelle teste, nel vedersi circondati dai vari Salvini, Gasparri, La Russa, mentre Forza Nuova e Casa Pound festeggiano lo scampato pericolo di autoritarismo abbracciata all'ANPI. Lo sgomento aumenta poi nel vedere la seconda linea dei D'Alema, De Mita, Cirino Pomicino ed epigoni vari. Molti dopo solo poche ore cominciano a capire di avere consegnato il paese a Grillo ed agli amici delle scie chimiche, delle sirene, dei chip sottopelle antivaccinisti i quali prontamente hanno dichiarato quanto sarà bello votale con l'Italicum che fino ad un giorno prima aborrivano.
Lui è l'unico che può festeggiare con giusta ragione perché le cose stanno andando proprio verso la china che la Casaleggio & C. si prefiggeva Qualcuno si auspica addiritturittura di precipitare nella palude perpetua, salvo poi tra qualche giorno lamentarsi che ci sono troppi parlamentari mangia a ufo. Non bisogna stupirsi però. E' tutto normale, così come il NO fosse scontato in queste condizioni in qualunque paese. Certo bisognerà pagarne lo scotto in termini economici, ma in fondo la maggioranza vuole questo, anche per potersi poi più liberamente lamentare. Rimangono gli estremi sinistri, pattuglia immutabile nel tempo che non si rassegneranno mai a governare ed ogni volta con il Turigliatto di turno cercheranno di sconfiggersi da soli anche in quelle rare volte che si vince, cosa evidentemente a loro inaccettabile. Gli unici a festeggiare con sincero entusiasmo rimangono i Senatori, tutti nominati da sempre come prevede la nostra bella costituzione, improvvisamente risorti in barba a chi si era stupito che il cappone saltasse da solo nella pentola natalizia. Certo sono stati mesi insopportabili quelli di questa campagna becera e maleducata, oltre che priva di contenuti, ma temo che sarà nulla al confronto di quella permanente che occuperà i prossimi mesi.
Adesso passiamo alle previsioni. Governo Grasso o similari per transitare alle urne, pur in presenza di una situazione paludosa che impedirà qualunque soluzione anche meno peggio. Tutti i renziani del partitopasseranno in massa all'ala bersaniana, cercando poi il modo più tranquillo per essere sconfitti. Non si vede in alcun modo come possano esserci numeri sufficienti ad una legge elettorale almeno decente. Se la consulta boccerà il ballottaggio avremo un bel proporzionale che stante le intenzioni di voto attuali renderà il paese completamente ingovernabile. Diversamente si scivolerà verso la dittatura grillina, anche se la presenza del Senato proporzionale renderà di fatto difficile esercitarla. Così in un paio d'anni i pochi miglioramenti fatti con pesantissimi sacrifici, andranno perduti definitivamente con buona pace di tutti. Credo che Renzi, che a mio parere ha fatto un bel discorso, non lascerà ancora la politica, ma, sbagliando per l'ennesima volta, farà un tentativo di sfondamento alle prossime elezioni, puntando a quel 40% di SI che ritiene suoi voti. Non credo che avrà successo. Quando l'elettore ti categorizza negativamente, non ti ripesca più. Cosa che succederebbe eventualmente a Prodi se mai facesse l'azzardo di ritentare. Anni difficili comunque, circondati da una Francia ed una Germania prossimi anch'essi al precipizio. Mi hanno stupito gli austriaci, che stimavo così poco. Insomma in fondo c'è sempre qualche speranza in fondo al tunnel e poi queste cose, lo sappiamo, sono cacate di mosca sui libri della storia di cui non rimarrà traccia, anche se ci sembrano così vitali.
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4 commenti:
Lo si sapeva—le orecchie al fracassato d'ahimè—che un No sarebbe stato un non compreso ma soltanto un anti: alla pari d'un Sì che alla scarsino e leggermente, io credo, al vano vanitoso
Col tutto che s'accade nel d'intorno, all'appiattendo d'uomo che sull'uomo, vien voglia spegner anche i lumi a petrolio
Il sor Giuseppe Tomasi di Lampedusa l'acchiappò, il gattopardando
Sarà dura, fratello
Arriva un bello che—Cultura all'appiattito in Alma Mater—sarà appiattito anche da più mediocre ed un saluto
Concordo sull'intenzione, ma il danno resta potente reale fastidioso. Ma Robespierre ghigliottinante e il direttorio mi impaura più d'ogni altro, anche del celodurista vergognoso.
Purtroppo non sono così sicura che queste siano cacate di mosca, negli anni trenta successe qualcosa di molto simile a quello che sta succedendo ora e ne sono pieni i libri di storia....
@Anonimo - Concordo, fino ad adesso non abbiamo visto ancora niente, ma quello che paventi è uno scenario molto possibile, d'altra parte è già successo è con gente come i Grillini la china è quella.
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