domenica 13 giugno 2021

Tragedie


Avrete notato come i miei interventi si stiano rarefacendo sempre di più. Che sarà? Sindrome del foglio bianco, voglia di far niente che prende l'anziano e lo riduce ad una larva sonnecchiante dal mattino alla sera? Incombenza dei campionati europei che presumono ore passate davanti agli sgambettanti in televisione? Arrivo della bella stagione che porta a trascorrere più tempo all'aperto? Niente di tutto questo. In realtà una situazione ben più tragica da giorni aleggia intorno e soprattutto sopra la mia testa. E come tutti sanno questa è la maledizione più tremenda che possa essere inflitta ad un poveraccio che niente di più chiede al mondo se non di essere lasciato in pace il più possibile. Dunque lo confesso, paventata da tempo e, ironia della sorte, io stesso me la sono andata a cercare, ho i muratori in casa e non ci sono previsioni certe di quando lasceranno le mura del buen retiro montano dove amo trascorrere e sopportare la calura dei mesi estivi. La casa al momento è sventrata quasi completamente, le travi avite e consumate dai secoli spuntano come braccia secche e colpite dalla pellagra da muri abbattuti e mostrano l'usura dei secoli sbriciolandosi a terra in una nuvola di polvere. Senti solo rumor di picca , sega e trancia, come durarte il sacco dei barbari. Macerie, schegge di legno e muri sbrecciati, polvere e sangue (quello che sarà cavato dal portafoglio). Fuggo via preso da un nodo di terrore allo stomaco. La casa sarà mai più abitabile? Non lo so, ma nonostante le rassicurazioni, temo che non sarà così. 

Bisogna dire che c'è una profonda differenza in questi frangenti tra maschi e femmine quando queste cose accadono. Il maschio, a meno che non si tratti di appassionati bricoleur che, anzi si precipitano tra le macerie per dare una mano, ma soprattutto per dispensare consigli ai rudi lavoratori che non vedono l'ora di disfarsene, ammirando attrezzature professionali che bramerebbero possedere, si lascia prendere dallo sconforto e cerca di fuggire lontano il più possibile anche se comunque viene trascinato a viva forza sul luogo del delitto per prendere parte almeno moralmente alla messa cantata. La femmina invece comincia a pigolare felice correndo a perdifiato tra negozi di piastrelle, arredi e pavimentazioni. Passa il tempo a scegliere colori e tinte, sfoglia giuliva cataloghi e guarda con aria pensosa le tonalità dei legni, mentre tiene continuamente un metro in mano per prendere misure che annota religiosamente su pezzi di carta destinati irrimediabilmente a perdersi  nella confusione generale. Si  aggira tra le macerie con occhi sognanti figurandosi il rendering digitale come se avesse in testa un casco apposito da battaglie spaziali. Insomma una festa invece che un funerale. Intanto anche oggi salirò tra i monti  per andare a vedere a che punto siamo, sicuramente inseguito da torme di muratori, elettricisti, lattonieri, falegnami e idraulici che non aspettano altro che di vedermi mettere mano al libretto degli assegni, oppure , se ti servono davvero, dandoti appuntamenti fantasma ai quali non compaiono mai, adducendo impegni inderogabili. Fatemi solo partire e poi vediamo cosa succede. Tra l'altro non c'è più neanche la luce elettrica quindi non potrò neppure usare il pc. Quindi non aspettatevi niente di buono. Ecco la motivazione della mia presunta inedia. Non sono pigro!!!! Mi disegnano così. Sono solo impedito nelle mie funzioni generali. Così ieri per farmi forza ho dovuto consolarmi con antipasto di mare, linguine all'astice e portafoglio di branzino ripieno di gamberi, tanto per tirarmi su. Ma per finire niente tirami sù, solo panna cotta ai pistacchi. Vi lascio qui sotto testimonianza di questa scappata. 




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4 commenti:

chicchina ha detto...

Ho letto "Tragedie" e chissà cosa pensavo.Da donna vedo il lavoro che procede,credo alle promesse di puntuali consegne e i ritardi li giustifico con la minuziosa e sempre incerta scelta dei particolari-In questo siamo-tristemente-insuperabili.C'è ancora tempo e ti auguro di poter vivere la nuova o rinnovata magione almeno per i mesi più caldi.mi ha fatto piacere leggerti,anche se ,io sì,sono diventata veramente pigra.In bocca al lupo.

Juhan ha detto...

Partecipo con tutto il cuore. Anche perché potrei parlare della rete qui da me. E le zanzare (ma forse sarei fuori tema).

Anonimo ha detto...

che possa un tetto restare sulla tue tremolanti ossa.

Enrico Bo ha detto...

@Chic - Certo le disgrazie son ben altre e bisogna anche ridersi un po' addosso...

@Ju - Per fortuna le zanzare non arrivano a 110 metri, ci bastano le mosche

@An - Al momento siamo senza tetto

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 116 (a seconda dei calcoli) su 250!