Visualizzazione post con etichetta evoluzione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta evoluzione. Mostra tutti i post

giovedì 10 febbraio 2011

La fine del Dodo.


L'animalaccio che potete vedere in questo francobollo è il Raphus cucullatus, meglio noto come Dodo. Bestia davvero anomala, un gallinone alto più di mezzo metro, grande e grosso con l'occhio mite della vacca lattifera, che se ne campava tranquillo e sereno a Mauritius nell'Oceano Indiano, isola che popolava allegramente sguazzandoci in lungo e in largo senza dare fastidio a nessuno e, per la verità, senza che nessuno desse fastidio a lui. Era felice il Dodo? Chi può dirlo con certezza? L'unica cosa sicura è che si moltiplicava allegramente, popolando la foresta e ingrassando in santa pace. Grande mangiatore di frutti deliziosi e carnosissimi, zampettava tutto il giorno, quando non doveva inseguire la sua femmina, se lei era impegnata a deporre uova grosse come papaie. Non ce la faceva neanche più a volare. D'altronde chi glielo faceva fare.

Tutto quello sbattimento di ali per sollevare quel corpaccio pesante e goffo solo per andare a becchettare gli stessi frutti dall'altra parte dell'isola? Non ce n'era ragione. Gli piaceva vestirsi bene. Infatti sembra che avesse un bel piumaggio colorato con le ormai inutili remiganti che presentavano tutta una sfumatura di gialli vivaci e un buffo ciuffetto di morbide piume come coda. Ce n'erano un sacco in giro per l'isola, si può dire che ne era completamente sovrappopolata; nessuno che rompesse loro le scatole, con il solo problema di consumare tutto quel ben di Dio che cascava dalle piante. Poi è capitato qualcosa. Il dodo si è incupito e in poco tempo non si è più fatto vedere. L'ultimo pare sia stato segnalato alla fine del 1600. Hanno detto che si è estinto a causa della caccia feroce a cui è stato sottoposto e per la facilità con cui, ingenuone si lasciava acchiappare ignorando che sarebbe finito in pentola, ma è un falso clamoroso. Pare che le sue carni non fossero assolutamente appetibili; si era evoluto così apposta per evitare i predatori, non era poi così scemo. Semplicemente si è lasciato andare, non ce l'ha più fatta a sopportare tutti quei cambiamenti.

Il granturco e la canna da zucchero gli facevano schifo, un po' come al suo collega, il Panda maggiore, che se non ha quella varietà speciale di teneri germogli di bambù piuttosto si lascia morire di fame. Casì, nella lingua inglese il nome Dodo è ormai ormai ironicamente sinonimo di incapace di adeguarsi alle nuove circostanze ed ai nuovi tempi e dire gone the way of the dodo, significa diventare anacronistico e fuori moda. Mi par di vederlo che scrolla il testone con quel becco enorme e leggermente adunco, impegnativo, faticoso anche da portare, mentre squadra pensoso l'i-Pad e borbotta che quella è roba che non attacca, che lui il giornale preferisce sfogliarlo, per sentire l'odore della carta fresca di stampa, corrucciato perchè non trova più un televisore a tubo catodico e poi se ne esce dal negozio a cercare qualche papaia matura tanto per tirarsi su di morale. Forse non si è estinto come dicono. Se ne starà ancora da qualche parte, rintanato nel folto della foresta più fitta a lamentarsi con qualche scimmia che si stava meglio prima, ma ormai neanche più quella gli dà più retta.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

martedì 16 marzo 2010

Celodurismo e dintorni.

Eh sì, bisogna proprio dirlo, siamo la razza superiore, nessuno lo può negare e prima o poi domineremo il pianeta, anzi secondo me lo stiamo già dominando. Fa freddo, ma abbiamo saputo difendercene e ben coperti abbiamo ripari sicuri, dove dormire e riposare tranquilli. Sappiamo procurarci cibo a sufficienza con gli strumenti che da soli abbiamo costruito e comunichiamo tra di noi, facilmente. Questa capacità di fare, ci assicurerà il potere assoluto su tutto quello che ci circonda. Siamo forti e spietati e facciamo quello che è giusto fare. Certo, non come quegli altri; esseri inferiori che si aggirano a branchi senza saper bene cosa vogliono, brutti con le loro facce prognate e lo sguardo stupido. Sanno solo ballare attorno al fuoco, gli sciocchi e cantano con ululati chiocci. Non sanno nenche bene parlare tanto che quei suoni gutturali che emettono per cercare di comprendersi, sembrano più suoni di animali che di uomini. Forse ritengono che basti tracciare disegni su una parete e provare piacere a guardarli o dondolarsi qua e là, o che stare ad ascoltare i racconti che il loro capo branco fa prima di dormire, sempre che riescano a capirlo, sia una forma di intelligenza superiore alla nostra, migliore del fare le cose che servono invece di gingillarsi in chiacchiera. Si credono superiori, questi Neanderthal da strapazzo, pensano che noi siamo cattivi e feroci, loro amano tutti, gli sciocchi. Ma noi non staremo con le mani in mano a sopportarli mentre perdono tempo a divagare su una terra che deve essere completamente nostra. Abbiamo visto che c'è un accampamento vicino al fiume. Loro dormono nelle caverne della balza di roccia vicino all'ansa più grande. Mi hanno detto che le hanno dipinte tutte di mille colori, con animali che corrono nella savana e tante mani rosse e nere che cercano di afferrarli; che perditempo, non vanno a cacciarli, fanno riti e obbediscono ad un uomo debole e malfermo sulle gambe, invece di abbandonarlo in fondo a qualche forra come sarebbe giusto ed affidare le sorti del gruppo a qualcuno forte, deciso e duro, quello che sa prendersi tutte le donne della tribù. Questa notte mentre loro dormono saremo là, attorno a loro come animali feroci e quando scenderemo urlando non avranno neppure il tempo di afferrare quelle pietracce appena sbozzate, che cose più tecnologiche non sanno fare e con le nostre armi più moderne, lance e lame ben scheggiate di nera ossidiana, li uccideremo tutti. Magari ci terremo qualche donna per divertirci, ma non lasceremo fare loro figli; noi Cro-Magnon non mescoliamo il nostro seme alle razze inferiori.

Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

http://ilventodellest.blogspot.com/2008/09/estate-in-alta-val-chisone.html
http://ilventodellest.blogspot.com/2010/02/wo-ni-nin.html
http://ilventodellest.blogspot.com/2010/03/elezioni-regionali.html

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 121 (a seconda dei calcoli) su 250!