martedì 20 gennaio 2009

Cronache di Surakhis - 6: L'insediamento

Era finalmente arrivato il giorno dell'insediamento. Dopo una dura battaglia senza esclusione di colpi, tutti gli avversari erano stati fisicamente eliminati ed il nuovo Imperatore delle galassie stava per prendere possesso del potere assoluto. Quell'elezione rappresentava una grande novità; per la prima volta, grazie ad un attento uso delle nuove tecniche telepatopsicologiche si era imposto un tripode palmato di Arrak, che aveva saputo conquistarsi, grazie al suo messaggio di novità, le simpatie e soprattutto i consensi telepatici all'eliminazione degli altri concorrenti. Era interessante la nuova modalità di elezione. I candidati effettuavano, in diretta su tutti gli olografi dell'universo, una serie di presentazioni del loro programma, interagendo telempaticamente con gli spettatori, che poi, al termine di ogni settimana decidevano chi eliminare. Il candidato perdente della settimana veniva vaporizzato in diretta tra le battute assolutamente political incorrect della conduttrice, la callipigia Irona de Vlad, ammiratissima per le sue sei abbondanti mammelle (ma se le rifaceva periodicamente e lo sapevano tutti) e il programma Le Elezioni era da sempre quello a più alto share. Paularius, che aveva fiutato l'andazzo, aveva lasciato il suo buen retiro di Voghera e si era precipitato su Surakhis con il primo trasporto disponibile. La miniera viaggiava a turni ridotti. Aveva dovuto restituire all'agenzia oltre la metà degli schiavi, che data la crisi erano stati quasi tutti eliminati, salvo le femmine che potevano sempre venir buone, così aveva potuto anche approfittare per liberarsi di quei rompiscatole di gialloidi del regno di mezzo che sembravano tanto lavoratori e poi passavano la maggior parte del tempo a bere thè di Mou e a giocare a Ma Jong. Convocò d'urgenza la Gilda dei minerari di cui era presidente a vita (era stato costretto ad eliminare Xykz di Altair regalandogli una poltrona con lo schienale farcito di stronzio radioattivo, ma quella mignatta non voleva assolutamente farsi da parte) prima che fosse troppo tardi. Il programma del nuovo imperatore Benedetto era pericoloso, in particolare la parte riguardante l' obbligo di cure mediche agli schiavi a carico dei padroni, una vera scemenza che avrebbe mandato in rovina tutti, considerando anche il fatto che uno schiavo, anche se nominalmente guarito, ha sempre un rendimento assai inferiore. Non parliamo poi del programma di smaltimenti compatibili delle scorie industriali che avrebbero mandato alle stelle i costi di tutte le attività. E pensare poi, che queste scorie, le radioattive in particolare, non coprivano neanche il 50% delle superfici utili di tutti i pianeti. Tra l'altro poi non è che 'ste radiazioni fossero poi così tremende, intanto prima di provocare degenerazioni mortali, potevano passare anni e con le dovute protezioni i pericoli erano molto ridotti. Paularius aveva investito molto nell'industria delle tute antiradiazioni e adesso anche quello gli andava contro. La Gilda avrebbe dovuto sviluppare una pesante attività di lobbing; in molti si erano già mossi e se avessero potuto inserire un paio di elementi nella nuova amministrazione, forse i colpi più gravi si sarebbero potuti parare; alla peggio, dall'interno avrebbero potuto percorrere la soluzione B.

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