lunedì 1 febbraio 2016

Gujarat 18: Wild ass sanctuary




Khur
Se ancora non hai capito completamente la natura del Little Rann, questo deserto non deserto, devi penetrarlo almeno un'ultima volta penetrandolo attraverso il Wild Ass Sanctuary , una riserva naturalistica che si estende a ridosso del grande lago interno dalla superficie variabile che nel periodo piovoso deborda, invadendola completamente e rendendola impraticabile a uomini e mezzi. Poi, quando l'acqua defluisce gli isoloni che fuoriescono al massimo per uno o due metri, vengono uniti in un'unica vasta ed ingannevole superficie fangosa che forma di giorno in giorno una crosta trappola dove è facile rimanere invischiati. Oltre ad una avifauna varia e ricchissima, qui puoi vedere, unico luogo al mondo, i khur, una sorta di grandi asini selvatici di nobile portamento che da soli o in gruppetti brucano la poca erba che riesce a crescere in questa prateria salsa e stentata. Sono animali sospettosi ed irritabili che guardano con attenzione l'auto mentre si avvicina, spostandosi poi lentamente, il muso sempre rivolto verso di te per meglio tenerti d'occhio, in modo da mantenere una coerente distanza. Ti guardano con una certa condiscendenza ma decisi a non dare troppa confidenza. Mantelli tutti identici tra di loro con le pance e le zampe forti di un bianco candido e il resto del mantello folto e dall'aspetto morbidissimo di un beige delicato, che non fosse per il colore, ti ricorderebbero il Platero di Jimenez " un burro pequeno, peludo, suave; tan blando por fuera que se dirìa todo de algodòn, que no lleva huesos". 

Flamingo
Invece quando decidono che sei troppo vicino, partono in corsa ad una velocità sorprendente fino a scomparire all'orizzonte nudo, dove gli arbusti più lontani sembrano galleggiare sull'acqua, che non sai se reale o frutto dell'inganno delle rifrazioni sullo specchio di sale tipico di tutti i miraggi. Sono animali davvero magnifici, equidi che a stento assimili all'idea che hai degli asini, comunque un unicum esistente solo qui. La macchina corre scricchiolando sul terreno sfogliato in larghe crepe, all'inseguimento di gruppetti di gru che dapprima corrono via infastidite, poi si levano in volo elegante. Se continui a cercare nella piana, dove gli sterpi e gli arbusti sono più densi, trovi anche le cervicapra e le antilopi azzurre, altri due ungulati di grandi dimensioni che, quasi privi di nemici naturali, prosperano in questa landa. In realtà qualche cosa hanno da temere, ci sono branchi di iene che passano l'intera giornata a dormire in buche scavate sotto monticelli di terra fangosa, ben nascoste dove la vegetazione diventa un minimo più fitta. Tutto attorno ai covili, quasi un pavimento di ossa, piccoli teschi e lunghe tibie di mammifero sparsi ovunque. Se ci cammini attraverso senti un continuo crocchiare di materiale ormai infragilito dal tempo e dalle intemperie, che si frange sotto il tuo peso. Guardi le tane per cercarne gli abitanti nascosti, ma non vedi nulla, anche se si sta facendo scuro e il sole appannato dalla nebbiolina azzurra sta scivolando sull'orizzonte; la notte è ancora lontana e non è ancora arrivata l'ora di uscire in cerca di qualche animale giovane o indebolito dall'età o da qualche malanno. 

Tane di iene
Puoi vedere solo frammenti di pelle incartapecorita e secca, coperta di rado pelo grigiastro, resti di pasti ormai digeriti da tempo e sentire l'odore della morte. Più avanti, dove ancora un velo d'acqua ricopre il fondo del lago, una fila interminabile di flamingos colorano di un rosa leggero la superficie azzurra. Pellicani che starnazzano e una quantità di aironi cinerini, di egrette, spatole, oche, cavalieri e tanti altri che non riesci a riconoscere che popolano la palude. In alto qualche rapace solitario vola in cerca di preda. Poi in questo deserto vivo, in cui l'uomo sembra assolutamente estraneo, scorgi su una sorta di arginello lontano, qualche capanna isolata, persa nello spazio, fatta di teli malfermi sostenuti da ramaglie ritorte. Sono i cercatori di sale, che durante la stagione secca scavano buche profonde per raggiungere sottostanti cave di salgemma depositatesi qui durante il corso dei millenni e pompano con mezzi di fortuna l'acqua salsa dal sottosuolo spargendola in larghe vasche per ricavarne il sale. I bambini subito corrono alla vista di un'auto, variazione nella giornata uniforme fatta di sole accecante, salsedine che brucia la pelle e fatica alla pompa. L'uomo riesce davvero a sopravvivere in qualunque ambiente, per impossibile che sembri. Gli adulti ti guardano da lontano, senza stupore, le teste basse, curvi nella loro fatica di vivere. Forse quando devi strappare la tua necessità di sopravvivenza ogni giorno, non ti rimane il tempo per sognare, lavorare stanca.

Una cercatrice di sale


SURVIVAL KIT

Cercatori di sale
Wild ass sanctuary - A mezza strada tra Ahmedabad e Bhuj (circa 100 Km) è un parco naturalistico da non perdere per la sua popolazione unica al mondo di asini selvatici. Qui si possono vedere in un ambiente naturalistico molto particolare, lagune, stagni, deserto di sale, molti ungulati rari e una grande quantità di specie di uccelli acquatici e non. Ingresso, inclusa guida e macchina fuoristrada per circa 4 ore, fino al tramonto del sole, 2400R a mezzo. Essendo comunque di strada tra il Kachch e il rientro in Rajastan direi che vale assolutamente la pena fermarcisi. Nella zona circostante c'è anche la presenza di molte tribù di pastori Rabari. Un ottimo punto di sosta è a Bajana al limite della riserva.


Royal Safari Resort - Malvan cross Rd. Bajana - 110 Euro con pensione completa. Il cibo è abbondante e vario e davvero di buona qualità, con piatti anche non veg, di cucina indiana e continental a buffet. Abbiamo avuto soupe, verdure, dal, pollo, tutto finalmente poco speziato e un ottimo gelato al mango. Il manager è estremamente gentile. Da qui viene organizzato il giro in fuoristrada nel parco. Di nuova costruzione. Bungalow molto distanziati tra di loro e tranquilli, spaziosi, in pietra, molto belli e con dotazioni ottime, servizi davvero eccellenti, in un grande giardino. AC, ventilatori, TV e acqua imbottigliata free. Free wifi solo nella hall. Veranda dove riposare e godersi il giardino. Piscina. Sale comuni molto belle. Una delle migliori sistemazioni del nostro giro.

Little Kachch - Wild Ass Sanctuary Area

Gru indiana
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che animali erano quelli che si muovevano dietro i cespugli ??

Enrico Bo ha detto...

Fatti furbo, che so chi sei, e comunque erano antilopi azzurre (Hippotragus leucophaeus) che io ho visto benissimo al contrario di altri distratti! da non confondere con Antilope cervicapra che non si è invece fatta vedere.

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