giovedì 27 aprile 2017

Malaysia 10: Penang


Georgetown - Street art


Il faro
Il localino sotto l"albergo" è scatenato sulle colazioni, c'è addirittura una specie di buffet con verdure, riso e bagne varie. Sui tavoli un ciotolone dove in bella mostra sono ammucchiati fagottini di foglie di banano ripiene di riso. Ci sono anche dei simil muffin alla segatura per accompagnare un bel bicchierone di thé, che oltretutto qui siamo in zona. Un gruppetto di cinesi insiste perché mi serva di ravioloni al vapore, ma riesco a resistere, sfoggiando con destrezza una serie di sorrisi forzati a cui aggiungo una sequela di apprezzatissimi xiéxié; a questo sfoggio linguistico, accompagnato dalla mia proverbiale perfetta pronuncia mandarina, le ragazzotte dall'occhio mandorlato vanno in visibilio e vogliono subito un selfie in mia compagnia, nonostante mi profonda in ripetuti wo pu tong han yu, si sa, il barbuto nel celeste impero va moltissimo, simbolo della saggezza e della bellezza della maturità e posso affermare a ragion veduta che ne ho a strafottere di entrambe, oltre alla modestia naturalmente. Lasciate al loro destino le rappresentanti del regno di mezzo, si riprende la strada che scende al piano. Pochi scendono, mentre ancora una coda continua risale verso monte. Sono le vacanze, si sa e la folla scappa dall'afa della pianura in cui invece noi andiamo a rituffarci. Eh sì, uno dei guai di questo paese è proprio il clima, quei malefici 32/34°C perennemente sempre uguali in tutto i mesi dell'anno, implacabili, senza tregua, conditi da una umidità spessa e unta che te ne fa avvertire una quarantina. 

La baia di Penang
Insomma una goduria per la vegetazione che più rigogliosa non si pò, ma pesantina da sopportare. Così quando arrivi vicino al mare, hai sempre quella sensazione di benessere che si avverte quando vedi l'acqua, la rena della spiaggia e avverti lo sciabordio dell'on da che si frange. L'isola di Penang è uno dei luoghi più noti e frequentati della Malaysia fin dai tempidei contatti commerciali cinesi e portoghesi. Oggi potrebbe avere molti punti di contatti con una Rimini orientale e una costa romagnola in salsa thay, dove stormi di vacanzieri affluiscono con costanza implacabile e che negli anni, niente di nuovo sotto il sole, si è organizzata su questo stile cementificando tutto il possibile. Tuttavia l'isola rimane un luogo ancora piacevole, intanto perché proprio questa natura strabordante gonfia all'inverosimile tutti gli spazi verdi rimasti e la foresta della parte montuosa interna rimane ricchissima e forma una cornice degna per l'affollamento della costa. La funicolare che ti porta sul picco centrale a quasi 700 metri d'altezza, ti offre una bella vista su tutta l'isola con la città di Georgetown e rappresenta anche, nonostante la folla, un luogo di gradevole riposo dove tirare il fiato godendoti un po' di schiamazzo di ragazzine velate che corrono coi coni gelato in mano a farsi foto ricordo sotto gli archi fatti di cuoricini rosa. Zucchero filato e divertimenti d'altri tempi. Donne in sari che ballonzolano chiapponi cospicui e signore avvolte in veli neri; capi famiglia con zuccotti bianchi e barbette salafite colorate di rosso carota e giovani dalle rasature mohicane con ciuffi apicali biondi, segno che anche qui si segue il calcio internazionale, come si vede anche dal proliferare delle magliette milaniste o blaugrana.

Il ponte nuovo
Bambini capricciosi frignano davanti alle mamme esauste che si fanno massaggiare i piedi nell'apposito baraccotto. Insomma vita reale prima di scendere. Ci vorrebbero ore vista la folla ma tu fai in fretta perché tagli l'immensa coda dei poveracci, basta pagare un biglietto maggiorato, da riccone privilegiato insomma e salti tutti a pié pari. Potenza del denaro gente, chi può, può. Anzi se proprio vuoi fare un insulto alla miseria, ti puoi beccare scendendo anche la butterflay farm, una voliera esagerata dove fare il fiore abusivo aspettando che milioni di ali colorate vengano a sbatterti addosso. Ma sì, l'isola è un luogo di vacanza da decenni ed è giusto che tutto sia mirato a far divertire il turista di massa. Però ci sono anche spiaggette isolate, volendo, basta andare al di là di Batu Ferringhi (la rocca degli stranieri, Ferringhi è una deformazione di foreing), il villaggio dove si erano insediati i primi portoghesi e dove ancora trovi un sacco di localini che offrono sea food sulla spiaggia. In qualcuna di queste spiagge, di notte, arrivano ancora, così pare, le tartarughe a deporre. Certo da quando 25 anni fa è stato costruito il ponte di 13 km che la collega alla terraferma, l'invasione si è fatta massiccia, ma d'altra parte se un posto è bello e diventa accessibile, come si può pensare che non si riempia di gente?  Nel 2014 poi è stato costruito il secondo ponte ancora più lungo, per alleggerirne il traffico; quasi 25 km con un andamento sinuoso perché la gente non si addormentasse percorrendolo. 

Street art
Un bel colpo d'occhio specialmente di notte. Intanto c'è da godersi Georgetown, il capoluogo, oltre 200.000 abitanti che vanta ancora un centro coloniale magnifico, dove una serie di edifici antichi sono rimasti assolutamente ben coservati e godibili assieme al quartiere cinese con i suoi templi e le sue case museo dei ricchi mercanti. Ma magari ne parliamo più dettagliatamente domani. Anche le stradine del quartiere sono godibilissime. Qui si è sviluppata una situazione di street art che ha coinvolto molti artisti locali e che richiama un sacco di turisti alla ricerca di una ricca serie di ammiccanti murales, uno dietro ogni angolo e su ogni spazio libero che rimane sui muri. Bisogna fare la fila per farsi una foto vicino alle opere, alcune della quali davvero suggestive. Insomma ti puoi scapicollare in giro per tutto il giorno e ci sono sempre cose da vedere, non fosse per il caldo. Bisogna però alla fine cercare un posto per la notte. L'ideale sarebbe rimanere nella città vecchia per godere dell'ambiente esotico di un'oriente commerciale dove la Cina la fa da padrona. Quindi come logico, finiamo ad una quindicina di km dal centro in un bell'albergone praticamente nuovo, ingannati dal nome (Hotel Sentral) che ha indotto il navigatore a guidarci su strade centripete. Alla fine non hai voglia di tornare indietro e cedi di schianto. Tratti con gli addetti il prezzo apparentemente esagerato, anche se ridotto dalla discussine del 30%, infine prenoti con Agoda tramite tablet, davanti al bancone, a metà prezzo, offerta speciale, ma qui funziona così. 

Batu Ferringi


SURVIVAL KIT

Penang - L'isola delle vacanze per i malesi. Molti luoghi di divertimento classici, parchi acquatici e passeggiate nei boschi. Molte spiagge per tutti i gusti attrezzate non. La sfilata degli alberghi comincia in città e prosegue per chilometri lungo tutta la costa con offerte per tutti i prezzi. Da qui potete riposare tranquillamente o organizzarvi tutte le attività che preferite. Merita almeno un paio di giorni.

Georgetown - La capitale il cui centro è molto ben conservato e con molti punti attrattivi da visitare. Considerate almeno una giornata intera per vedere le cose principali. Preparatevi a priori un itinerario a piedi che vi porti in maniera razionale a vedere tutte le sue attrattive. Caldo e fatica, per cui prevedete soste per abbeverarvi in qualche locale lungo la via.
Butterfly farm - Vicino a Batu Ferringi. Dicono la voliera più grande del mondo con molte parti didattiche ed esplicative sulla vita delle farfalle. Inutile dire che ne vedrete a migliaia. Piuttosto costoso per gli stranieri. 45 R. per over 60. 

Penang hill - Punto più alto dell'isola da cui si gode un panorama unico della baia e del ponte. Teleferica con code lunghissime, ma con una fast way a 60R. Calcolate almeno un'ora. Piccola moschea in cima.

Hotel Sentral Seaview 555 Jalan C M HashimTanjung Tokong, Penang - A dispetto del nome, a quasi 10 km dal centro, unico lato negativo. Per il resto, questo 4 stelle, nuovo e molto bello, è davvero una ottima soluzione, con un magnifico rapporto qualità prezzo. Approfittando delle offerte di Agoda, la camera mi è costata solo 141 R  colazione inclusa. Doppia spaziosa e silenziosa, AC, TV, free wifi, dotazioni buone, pulitissimo, sul mare, piscina, aperitivo di benvenuto, personale gentilissimo, parking coperto incluso se avete l'auto. Taxi per andare in centro 25R. Consigliatissimo. Un po' deludente l'annesso ristorante meglio uscire e andare a uno dei vari seafood a Batu ferringi.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

Nessun commento:

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!