venerdì 1 dicembre 2017

L'ennesimo ritorno.

Sotto la palma la capra è calma

Beh, per tornare sono tornato, acciaccato e bolso sempre di più, come mi capita ormai ogni volta che mi muovo, ma comunque sano e salvo anche se non in forze per affrontare gli incubi che mi ritrovo di volta in volta nella cassetta della posta al mio ritorno. Qualcuno di voi, i più attenti certamente, le mie fans più accanite spero, si saranno infatti accorti che mi ero assentato per qualche giorno, pochi, sempre troppo pochi in verità, in cerca di riposo, pace e tranquillità, un po' per assorbire il viaggio precedente, comunque piuttosto faticoso, un poco per prepararmi agli eventi futuri, di certo più tormentosi ancora. Altri non avranno neppure avvertito la mia mancata presenza, ingannati forse dalle tracce che comunque lascio che compaiano di giorno in giorno in questo spazio virtuale. Comunque adesso sono qui, pronto alla pugna, che ce n'è bisogno, e, tranquilli, a breve riprenderò a raccontare l'epico tour americano sperando di portarlo a compimento entro l'anno. Di questa toccata e fuga invece, in cerca di spazi meditativi e di caldo sole (anche troppo in verità) parlerò successivamente perché non voglio mettere troppa carne al fuoco contemporaneamente. Vi basti per ora il fatto che comunque vale sempre la pena, qualunque luogo sia stato e questo 104esimo paese meritava comunque di essere anche se solo superficialmente vissuto, proprio per le sue peculiari caratteristiche, che molti apprezzano comunque sopra ogni cosa. 

Sono diventato razzista
Certo una vacanza per me un poco anomala e non in linea con i miei budget consueti, ma da questo gorgo di spesa non è facile tirarsi fuori una volta entrati e poi, noblesse oblige, e se vuoi aggiungerlo alla lista devi stare al gioco. Ero in fondo a qualche centinaio di chilometri a nord di Diego Garcia, tanto per collocarci geograficamente e bisogna dire che il clima non è più quello di una volta, così, tanto per lamentarci un po'. Per il resto mi è sembrato luogo perfettamente idoneo a quanto si proponeva dii essere, una settimana di ciondolamento da un letto ad un lettino, passando per le sedie, comode, dove assumere calorie in quantità industriali. Pare che questo richieda soprattutto il turista e guai a scontentarlo, ci mancherebbe. Quindi a consuntivo, ho meditato molto, ho trascorso molte ore tra il sonno ed il dormiveglia come si addice ai monaci contemplativi, ho visto tutto sommato belle cose, potendo apprezzare senza molta fatica quanto mi circondava, anche avrei fatto meglio ad usare buoni occhiali da sole, visto che adesso sto andando avanti ad impacchi di acqua e sale tiepida, rimedio antico della mamma. Ciò detto per ora vi lascio con un delicato saluto e finisco di riprendermi di questa ulteriore, anche se gradita, fatica. Ci sentiamo, se va bene, domenica.


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