martedì 13 febbraio 2018

Maldive 1 - Considerazioni prima di partire


Diciamo che non offende la vista

In attesa di dedicarmi mani e piedi al prossimo viaggio, tanto manca un mese e tempo ce n'è! (sì tanto come al solito arriverò all'ultimo momento con tutte le cose da rifinire), mi viene in mente che devo ancora relazionarvi del soggiorno maldiviano di fine novembre che ho dovuto posporre fino ad adesso, un po' perché dovevo completare Usa/Canada, un po' perché come vi ho detto l'anno è cominciato con un andirivieni ospedaliero che mi ha, da un lato, risistemato le budella e allo stesso tempo fatta la revisione generale, un po' perché bisogna rendere conto di quanto fatto, non vi pare, se no che travelblog di servizio sarebbe? Anche perché in questi giorni le Maldive sono balzate alla cronaca per certe grane governative che hanno anche avuto l'onor di cronaca nei telegiornali. Dunque intanto, direte voi, ma come mai hai voluto fare la classica settimana maldiviana come il più trito ragioniere bancario stufo di andare nel week end a coltivare l'orto in campagna per mangiare biologico? Non mi sembra proprio il viaggio adatto a te, che me la conti e mi triti i cabbasisi da anni con viaggi complicati alla ricerca dell'essenza di un paese, dei suoi aspetti storici ed etnografici e tutte quelle altre balle che ci propini qui. Vero, vero, una settimana a panza all'aria e al sole, come dicevo l'altro giorno con i long drink con l'ombrellino a bordo piscina non combaciano con il profilo da pseudo viaggiatore che da tempo sto cercando di esibire ai miei lettori. 

Dunque come è nata questa ahahhahaah avventura? In tanto cominciamo a precisare che comunque sia le Maldive sono uno stato sovrano a tutti gli effetti e che quindi rappresentano la 104esima figurina da incollare sul mio album, e se sono collezionista malato che ci possiamo fare, dovete sopportarmi così e poi badate che dipende sempre da come le guardate le cose. C'è sempre un lato diverso con cui approcciare un luogo, un aspetto da valutare per cui vale sempre la pena di andare in un posto al di là che tu possa non trovare d'acchito interessi che ti sono appetibili. Ed alla fine devo dire che così è stato. Il secondo motivo è che alla fine, stare una settimana, come si suol dire passando dal letto al lettino, non è mica poi così disprezzabile, cammellandosi tra palme e mare di zaffiro, specialmente se sei un vecchio bolso e ciccioluto che comincia ad averne le scatole piene di trekking a 4000 metri, ascensioni di vulcani a 45°C e traversate nelle foreste. Il terzo motivo è che se ci va così tanta gente, spendendo anche cifre considerevoli, non sarà mica un posto così brutto che offende la vista, almeno credo. Infine il quinto motivo è stato che questo viagg(etto) lo dovevo agli amici con cui ci trasciniamo vicendevolmente e periodicamente in giro per il mondo, tanto per uscire dalla grigia ed umida nebbia alesssandrina in favore del sole tropicale che male non fa. Un mio conoscente è per il secondo anno a lavorare in un resort di lusso da quelle parti. 

Lo pagano bene e in più risiede per tre mesi in un luogo dove gli altri per andare spendono 10.000 euro mal contati a settimana più gli extra, non ditemi che non sarà un posto in cui mettere il naso e al quale vale la pena dare un'occhiata, anche magari dal buco della serratura, non vi pare?  Ma sarà poi vero che ti devi sbancare per andare laggiù? Qui vengono le prime sorprese. Intanto come al solito una bella fetta se la prende il volo, ma se sei accorto e ci pensi per tempo evitando, come puoi da buon pensionato certe date clou, te la cavi sempre tra i 400 ed i 500 euro. Poi basta cercare e si trovano alberghi e B&B sulla spiaggia che offrono delle settimane in mezza pensione a 350 euro a cranio.Vedete bene che da 800 a 10.000 e più (perché c'è anche di più state tranquilli) lo spazio è tanto e le soluzioni coprono un arco notevole per accontentare tutte le tasche, anche senza cercare soluzioni limite. In linea di massima, da quello che ho capito scartabellando il web, bisogna solo stare attenti ad evitare isole che presentino o qualche zona di criticità, come quella dove c'è il carcere o qualche discarica o qualche attività portuale, per il resto il mare e gli atolli sono assolutamente quasi uguali, nel senso di bellissimi dappertutto, quindi lo spread può essere dato solo dalla natura e dalla qualità dei servizi che magari a voi poco interessano. 

Insomma se alle Maldive cercate il sole e la spiaggia dorata e farinosa degli atolli tropicali, col mare cristallino ed i pesci colorati, potete fare a meno di fare un mutuo per levarvi la voglia, anzi ve la potete togliere con meno di 1000 euro tranquillamente. Quindi sfatato questo primo scoglio, bisogna dire che non è facile districarsi dal caleidoscopio di offerte che trovate sul web, sempre timorosi, non essendoci mai stati di spendere sì poco, ma di prendersi poi un bidone. Tuttavia la mia esperienza può confermare che al di sotto dei 1500 potete trovare un sacco di soluzioni che soddisfano ampiamente qualunque turista del mio calibro. Una discriminante lo fa la scelta di un'isola lontana dall'atollo della capitale, Malé. Infatti in questo caso invece del trasporto dall'aeroporto all'atollo scelto con la barca che, il più delle volte è incluso nel costo del soggiorno, o viene fatto pagare al massimo attorno ai 40$, vi toccherà prendere un piccolo volo interno, con ATR o idrovolanti, che vi caricano ad un prezzo di affezione di 240 $, cosa che sposta l'asticella in su. Poi a determinare il prezzo finale, conta la scelta del bungalow (sull'acqua, davanti alla spiaggia o interno di una ventina di metri), mentre la b&b, la mezza pensione o il full board hanno differenze minime. Io consiglio la mezza, in quanto essendo tutte le offerte per loro comodità calibrate sui buffet, vi proporranno talmente tanta roba da ingurgitare che difficilmente riuscirete a fare il pieno tre volte al giorno, due sono a mio parere più che sufficienti. 

Un discorso a parte va fatto per le escursioni, che vengono sempre fatte pagare a peso d'oro, anche se spesso qualche scappatoia si trova. D'altra parte qui il turista anche tutto compreso, è davvero una vacca da mungere e se non se ne approfitta un po' che senso avrebbe. Quindi diciamo che per i cagamaretti in cerca di occasioni per allargare i cordoni della borsa, ce n'è da scegliere in abbondanza, per i braccini corti, considerato che il mare che sta lì di fronte a voi con la sua barriera corallina davanti, è, come si dice ad Alessandria , a gratis, si può anche tornare a casa senza aver tirato fuori un dollaro in più di quanto esborsato alla partenza. Dunque ponete buona attenzione a scegliere l'isolotto che vi ospiterà per la canonica settimana o più (già che siete lì due o tre giorni di giunta avranno un costo ridicolo), leggete senza porre esagerata attenzione alle critiche e senza troppe paranoie i vari giudizi di Tripadvisor, considerando che in generale la gente meglio viene trattata e più il coefficiente di fastidiosa lamentosità di moltiplica, sentite magari i pareri di chi ha già scelto l'isola che state esaminando sempre sul web e poi partite tranquilli. Dovete pensare sempre che i fruitori normali di questo tipo di vacanza, sono abituati a soggiorni in villaggio nelle varie parti del mondo per cui i giudizi scontano proprio questo tipo di paragoni con resort di vario tipo in cui la cosa più importante nel giudizio non è tanto la bellezza del luogo, ma la qualità dei servizi che magari a voi, se siete viaggiatori di lungo corso, interessano relativamente, a patto che non vi vengano fatti pagare naturalmente. 

Un altro dei problemi che mi hanno posto i detrattori di questo tipo di vacanza è che questa è dedicata appunto agli amatori del villaggio e del totale e nullafacente spanciamento sulla spiaggia e che invece per i viaggiatori amanti dello scapicollio qua e là per vedere genti e posti diversi, anche una sola settimana rappresenti un periodo di noia mortale con la necessità di portare con sé quintali di libri per non cadere in un deliquio fastidioso. Vi dirò che alla fine girellando un po' per prendere visione delle varie spiagge e dei vari isolotti, anche se microscopici, riposare meglio che nei soliti affannosi inseguimenti della pietra verde, stare a mollo nell'acqua cristallina, tra pesci multicolori, razze e innocui pescecani, tartarughe e mante giganti, partecipare a qualcuna tra le attività proposte, non è cosa poi tanto fastidiosa ed antipatica, direi che in generale non offende e sette giorni passano in un attimo, ve lo garantisco, quasi quasi, alla fine, anche ai più tritamarroni come il sottoscritto, spiace andar via. E pensate che, se ve lo garantisco io, che neanche son capace a nuotare, e quindi, sulla carta, destinato a poco sfruttare quello che rappresenta l'attrazione numero uno, vuol proprio dire che ne vale la pena. Ciò detto, da domani scendiamo un poco di più nei particolari. Per ora, se comincia ad aumentare il vostro interesse sull'argomento, cominciate a dare un'occhiata sulla carta alla sterminata serie di atolli che costellano il mare difronte alla costa del sud dell'India.



SURVIVAL KIT 

Voli - Questa volta abbiamo scelto Qatar Airways che offriva la migliore quotazione per fine novembre. Il costo è stato di circa 500 Euro a testa inclusa assicurazione. Lo stop a Doha è solo di un paio d'ore e quindi vi fa arrivare in tutto da Milano in circa 11 ore, ma vi impedisce di sfruttare lo stop per dare un'occhiata alla capitale Qatarina in subbuglio per la preparazione dei campionati di calcio del 2022. Sarà per un'altra occasione. Gli aerei sono nuovissimi con spazi abbastanza larghi per le gambe e pasti migliori di tante altre compagnie più titolate. Poiché ho scelto una soluzione nell'atollo di Ari sud, è stato necessario un breve volo interno di circa 20 minuti con ATR 42, Già compreso nel pacchetto che comunque lievita di 240$, barca inclusa dall'aeroporto di arrivo alla tua isola.  Dato che ci sono almeno 11 altri aeroporti con voli internazionali (come ad esempio Gan), valutate bene magari scegliendone uno che non vi costringa al successivo voletto interno molto costoso.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Enrico, sono stata due volte alle Maldive e ho venduto tanti viaggi in quelle isole. L'ho sempre considerato un viaggio meraviglioso e ritemprante (specialmente se in periodo lavorativo) Non è Miami Beach !!!! Come sempre se una meta è di moda molti si sentono in dovere di andare e poi criticano il luogo.Quante ne ho sentite .........quanto costa affittare un'auto ?? c'è il parrucchiere?? ecc ecc. Il costo ??? come dici tu è sufficiente scegliere il periodo di bassa stagione (certo andare in dicembre prima di Natale non è come andare a Capodanno........cosa diranno gli amici ???) e poi la quantità degli atolli permette una valutazione attenta. Aspetto le tue altre valutazioni .......... Gianna

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