domenica 11 marzo 2018

Bagagli



Certo che per partire bisogna preparare, essere sicuri di non dimenticare niente e organizzarsi con tutto il ciarpame che l'uomo bianco sente come irrinunciabile da trasportarsi dietro per sentirsi, come dire, protetto. Nella maggior parte dei casi non servirà a nulla, tutto peso inutile da imbarcare nella stiva del trasportatore, del Caronte predatorio che caricherà il tutto per rivomitarlo assieme ai trasportati sulla pista di arrivo. C'è, come prima cosa, il pacco medicinali che, oltre al pacchetto degli irrinunciabili elementi quotidiani a cui l'età avanzata ha deciso di sottoporti, comprende anche tutta la serie delle eventualità, delle possibili protezioni dalle sventure che potranno capitarti, già certo però, che se qualcosa inopinatamente turberà il tuo benessere, non avrai con te di certo quell'unica indispensabile panacea che la possa risolvere. Poi c'è il malloppo fotografico, che va ad appesantire le tue spalle con chili di materiali, necessari anzi obbligatori per catturare momenti magici e sensazioni che la tua testaccia inutile è ormai incapace di raccogliere e conservare dentro di sé e mantenerla come straordinario ricordo, ma vuole invece registrare, trasformare in bit, traccia materiale ancorché digitale, che ti farà perdere, mentre ti affannerai per cercare le migliori inquadrature, il piacere di assaporare i momenti gli avvenimenti, le palpabili emozioni che assorbiresti rimanendo fermo semplicemente a guardare. 

Ma ormai è un obbligo per tutti la smania registativa, essendo gli strumenti ormai molteplici, sempre più sofisticati e presenti nella bisaccia di tutti. Poi i generi di conforto perché non vorrai mica percorrere i cammini della terra straniera senza i sapori e i profumi della tua patria lontana, che ti daranno sollievo nello squallore della tua stanzetta da finto backpacker quando avrai rifiutato saporosi e piccantissimi cibi locali, insetti glassati o altre squisitezze che ti avrebbero sicuramente avvicinato ad una più approfondita conoscenza alle latrine locali. C'è poi la serie degli strumenti di uso  pratico, coltellini svizzeri, salviette speciali, posate d'emergenza, sacchi lenzuolo e a pelo, necessari alla vita pratica di ogni giorno. Naturalmente bisognerà ammucchiare tutto il materiale vestiario,  che parte dall'intimo, alle calzature per tutti i terreni, alle coperture più protettive da pioggia o meno, che consideri attentamente tutte le variazioni climatiche a cui il meteo attentamente consultato, ti avrà consigliato di non dimenticare. Ovviamente si cercherà di limitare al massimo, ma considerate le situazioni che si potranno incontrare ed il fatto che mancherà sempre il tempo per lavare lo sporco, bisognerà calcolare gli opportuni ricambi al fine di non compiere tragitti faticosi emanando olezzi che allontanino anche le popolazioni locali se no addio contatti umani. 

Naturalmente ogni capo di vestiario va prima appeso e irrorato di ammazzatutto garantito, per allontanare la genia dei fastidiosi insetti non eduli, previsti nelle aree da percorrere. Insomma una fatica improba, un'impresa di ingegno e di braccia che per fortuna, essendo io l'organizzatore della spedizione e essendomi dovuto occupare della sezione organizzativo logistica, ho lasciato ad altri che, pur sotto la mia disattenta supervisione, la stando portando a termine con la consueta attenzione ed efficienza. Io mi attengo ai fatti e mi astengo ovviamente da ogni genere di critiche o suggerimenti, conscio, in questo vituperato caso, di rischiare grosso. Io da parte mia cerco di provvedere al conteggio dei soldini da portare meco, il carico delle batterie, l'efficienza dell'apparecchiatura e la stampa della documentazione varia, biglietti, itinerari, foto, varie ed eventuali. Tanto poi qualche cosa dimenticherò ugualmente. Insomma, al momento la casa è invasa in ogni angolo di masserie che non hanno la benché minima possibilità di entrare nelle minuscole valigie e sacchi a mano previsti, per lo meno fino al momento della chiusura e lucchettatura definitiva delle stesse, miracolosamente piene zeppe, ma rientranti nei pesi concessi e contenenti tutto quello che era in giro al fine di essere contenuto. Direi una situazione in cui ogni cosa ontologicamente ritrova il suo posto. E' quasi ora di mandare un whatsapp a Lalo per digli che siamo pronti.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:


3 commenti:

Juhan ha detto...

Ti sarai mica anche vaccinato e fatto l'anti-questo, l'anti-quello e anche l'anti-quell'altro?
Ah! non dimenticare la Magnesia Bisurata Aromatic.
Buon viaggio (non sono 'nvidioso). E non sono un robot.

Enrico Bo ha detto...

ho già addosso tutti i vaccini vaccinabili febbre gialla inclusa, mi piace far godere bigpharma

chicchina ha detto...

Buon viaggio. Ormai avrai una certa esperienza sulla composizione del bagaglio...a parte che, come dici,qualcosa la si dimentica sempre.

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!