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domenica 15 gennaio 2012
Carnevale della matematica n.45.
domenica 15 maggio 2011
Recensione: Marco F. Barozzi (Popinga) - Giovanni Keplero aveva un gatto nero.

A mia parziale scusante, va detto però che ho contribuito a piazzarne una ulteriore copia al mio accompagnatore. Gran bel lavoro quello di Marco, che, noto a chi già lo conosce ed apprezza, non mancherà di affascinare i suoi nuovi lettori. Presentare gli argomenti scientifici, matematica e fisica, nei loro aspetti più complessi con uno stilema poetico scherzoso e divertente era tratto comune anche di scienziati del passato e Popinga, nel suo volume ne riprende i metri più classici, il limerick o il clerihew, senza trascurare l'haiku o altre forme di strutture assai adatte all'argomento come il fib, che usa versi con un numero di sillabe corrispondente alla serie di Fibonacci o il verso malthusiano, gradito ai futuristi, riuscendo tra nonsense e scienza a strappare sempre un sorriso quando non una risata, a riprova che non è vero che gli ingegneri non sono spiritosi. Potrebbero addirittura essere adatti alla politica. Ve ne riporto qui solo un trio per non togliervi la voglia di avere il libro nelle mani, un tenero haiku e due limericks, il primo matematical-politico, l'altro di ordinaria lotta tra i sessi.
Ormai tra di noi
forze di Van der Wall.
Stanco amore.
L'autoritario
Un > dall'aria marziale
dava ordini al povero =
"Con la democrazia
solo licenza e anarchia!"
"Da un -1 sarai capovolto, maiale!"
Lite coniugale
Il lato del quadrato alla diagonale:
"Sei sempre la solita irrazionale"
"Caro, ciascuno ha le sue
e se tu valessi radice di due?
Il maschilismo in geometria non vale!"
mercoledì 15 dicembre 2010
Carnevale della Matematica n.32
venerdì 26 novembre 2010
Matofobia o matofilia?
domenica 16 maggio 2010
Il carnevale della matematica n.25
Non dimenticate di dare un'occhiata alla stupenda edizione del Carnevale della matematica, sul sito di Annarita Ruberto, MatematicaMente, dedicato alla bellezza, di cui abbiamo tanto bisogno, che segnala una serie di post interessantissimi e anche curiosi, che sapranno affascinare anche chi della materia non è un cultore e magari, avendola mal sopportata a scuola a causa di certo solo di cattivi insegnanti, l'ha un po' in uggia. Godeteveli, centellinandoveli ad uno ad uno.
Tra l'altro, indegnamente, Annarita ha voluto segnalare anche il mio Diamo i Numeri, che mi sembra abbassare un po' la media dei contributi, anche se la cosa mi inorgoglisce comunque assai.
Dunque appuntamento al prossimo mese.
lunedì 15 marzo 2010
Carnevale della Matematica n. 23

mercoledì 3 febbraio 2010
Cronache di Surakis 25: Il Convento Silenzioso.
Ricapitolando sappiamo che:
1- Nessuno può parlare o comunicare con gli altri
2- Nessuno può vedere o capire di essere malato se non con il ragionamento logico
3- Ci si incontra con gli altri una sola volta al giorno a cena nel refettorio
4- Appena capito di essere contagiati ci si suicida nella notte
5- Chi si ammala, lo è fin dal primo giorno e i segni rossi compaiono sempre subito fin dalla prima cena, dal secondo giorno non ci sono nuovi malati
6- Tutti sanno che c'è sempre qualcuno, almeno uno come minimo, che si ammala.
Aiutino: Il ragionamento è indipendente dal numero degli altri adepti non contagiati ed è estensibile invece per un numero n di malati.
Aspetto con ansia i vostri ragionamenti, perchè io ho trovato la soluzione piuttosto complessa, se devo essere sincero. Con preghiera di astenersi a chi già conosce la soluzione, diversamente il suo Nick verrà segnalato alla Gilda che, in questo momento ha molto bisogno di fegati e di pancreas di ricambio. Il povero Paularius non l'ha mai capita bene, ma gliela avevano spiegata prima di entrare nel Convento.
sabato 16 gennaio 2010
Carnevale della matematica n.21
Inopinatamente e di certo per abbassare la media della qualità degli inyterventi, (non bisogna volare troppo alti) è stato citato anche il giochino del mio post: http://ilventodellest.blogspot.com/2010/01/cronache-di-surakhis-25-antiche-fonti.html
martedì 5 gennaio 2010
Soluzioni.
Oggi mi corre l’obbligo di dare le soluzioni ai due interrogativi che vi ho lanciato negli scorsi giorni. Intanto per quanto riguarda l’oggetto misterioso 1, bravi a Diego ed Ettore che hanno individuato perfettamente che la figurina è proprio quella che in molte regioni della Francia si cuoce dentro una sorta di ciambellina o di una focaccia dolce, particolarmente a Pasqua. Chi trova la figurina avrà la fortuna, specialmente se uomo trova la Dame o donna trova l’Homme, sempre che come Ettore non si rompa un dente. Ma la gente lo sa e ci sta attenta.
Invece su Surakhis l’affare si è ingrossato e non ho capito se per scarso interesse o perché troppo facile, non mi è giunto nessun tentativo di soluzione. Persino quella vecchia lenza di Paularius, che per la verità è rotto alle peggiori nequizie si aspettava tanto. È lì che rimugina, nel suo idromassaggio di bolle gassose di G-Runz, che deve essere una vera delizia, a quanto dice lui, anche se senza le massaggiatrici incorporate, non deve essere poi tutto sto granché; ma il farabutto non mi ha voluto dare paro paro la soluzione, dato che dalla relazione dell’altro giorno, non avevamo dato la risposta corretta. Quindi, tanto per riassumere e come definitivo aiuto, vi riporto le tabelle delle parole d’ordine e delle relative controparole, compresa l’ultima, che bisognava dare per poter entrare alla Imperial Universitat di Surakhis, ed in forma tale da agevolare ancor meglio la soluzione.
Alla parola - SEI – la risposta corretta è – TRE
Alla parola - OTTO – la risposta corretta è - QUATTRO
Alla parola - DIECI – la risposta corretta è - CINQUE
Alla parola - DODICI – la risposta corretta è - SEI
Alla parola - QUATTORDICI – la risposta corretta è – UNDICI e non SETTE come erroneamente disse il povero aspirante studente, giustamente giustiziato.
Date quindi una corretta spiegazione, vi prego. Diversamente darò io stesso la corretta interpretazione, nei commenti, facendo finta di essere un appassionato solutore.
mercoledì 30 dicembre 2009
Cronache di Surakhis 24: Pasticci logici.
Che tempi! Tutto cambiava così rapidamente che era difficile abituarsi; le classi più infime della società, inclusi addirittura gli ex-schiavi sfuggiti alle banche degli organi, pretendevano di avere una crescita sociale, molti volevano addirittura che i loro figli frequentassero l’Imperial Università di Surakhis, come un tempo potevano fare solo i membri titolati. I vecchi sistemi dei test di ingresso avevano rivelato i loro punti deboli e negli ultimi tempi bastava disporre un numero sufficiente di crediti per garantire l’accesso alle facoltà più esclusive anche ai Denebiani arricchiti che neanche capivano il dialetto locale con cui erano formulate le domande. Così la nuova Ministra dell’Imperiale Istruzione, aveva imposto un nuovo e decisivo metodo di ammissione. L’aspirante matricola si presentava all’ingresso fortificato del Castello Universitario, presidiato da robusti Sardar armati, che ponevano una parola d’ordine a cui lo studente doveva dare in base alla ferrea logica Surakhiana una controparola confacente. In caso di buon esito i portali avrebbero automaticamente cessato di sparare dardi mortali, mentre in caso di errore, i Guardiani del sapere avrebbero pensato a terminare il questuante buttandolo poi nel sottostante fossato. Paularius si divertiva come un matto ad andare al mattino a prendersi un succo di zuccoide al bar degli studenti, proprio davanti ai sacri portali, dove fin dal mattino si radunava un piccolo gruppo di aspiranti spauriti. Con qualcuno, specialmente i giovani di Mizar II , che erano particolarmente avvenenti, attaccava bottone con fare ammiccante di chi era al corrente delle segrete cose. Quella mattina, la temperatura non era molto fredda, non c’erano più gli inverni di una volta su Surakhis, entrò in particolare intimità con Squasik, un bel ragazzo appena arrivato e che, a suo dire aveva ottenuto una votazione di tutto rispetto in logica –matematica terragna e che voleva a tutti i costi tentare la prova. Paularius gli strizzò l’occhio e gli fece capire che se fosse stato gentile con lui, c’era un modo semplice per sfangarla facile facile. Lo portò in un separé appartato che il gestore, un tripode bavoso, che aveva molti scheletri nell’armadio, in senso reale, perché diversi clienti che avevano mostrato portafogli troppo gonfi, non erano mai più usciti dal locale, teneva sempre a sua disposizione, per meglio spiegargli il sistema. Da una stretta finestra si poteva vedere e sentire perfettamente l’ ologramma dei postulanti che si presentavano all’ingresso per carpire la logica delle parole/controparole, che cambiavano ad ogni studente. Mentre il giovane non badava alle attenzioni morbose di Paularius, arrivò il primo studente. L’armigero lo squadrò un attimo e subito gli gridò in faccia: “6”. Il ragazzo, pensò un attimo poi rispose :”3” . Il portale cessò di ronzare e il primo studente poté entrare senza problemi. Si avvicinò il secondo, un lumacoide di Aldebaran. La parola fu:”8” . Senza esitazioni con le antenne tese, il gasteropode compitò:”4” e anche questa volta le porte si aprirono. Fu il turno di una bella esapode di Capella III, che esibiva un decolleté vertiginoso sulla dozzina di mammelle del suo superbo esatorace, cercando di stornare l’attenzione del Sardar di turno che non la degnò di uno sguardo e disse subito:”10”. La studentessa, una delle migliori del suo corso, pensò a lungo, poi mentre già la guardia aveva appoggiato la mano sull’elsa della spada laser disse:”5” e anche per lei si spalancò l’ingresso. Al monoculo dei Monti Neri che si presentò subito dopo, la guardia gridò:”12” . Ebbe in risposta “6” e senza attendere cenni il trampoliere saltellò sulla sua unica e sottile gamba tra i battenti già spalancati. A questo punto Squasik si liberò delle attenzioni di Paularius quasi con fastidio, si gettò la tunica di broccato ricamato sulla spalla sinistra e disse: “basta, ho capito” e scese verso il ponte con passo sicuro. Paularius lo guardò scendere con un sorriso e pensò: “ vai ragazzo, attento, ragiona prima di parlare”. Il Sardar lo bloccò subito, poi dopo averlo squadrato a lungo disse: “14”. Il ragazzo non ci pensò un attimo e rispose:”7” e si diresse verso il portale. La spada laser si abbatté su di lui con un fruscio appena udibile. La sua testa rotolò lungo il ponte prima di cadere nel fossato. I Sardar presero il corpo affusolato e muscoloso e lo gettarono di sotto senza parlare. Paularius rise. Un altro troppo furbo che non afferrava neanche un minimo problemino di logica. Ai suoi tempi uno così non sarebbe neanche arrivato alla maturità. Se ne tornò a casa scrollando la testa, con una simile gioventù che speranze poteva avere la galassia. Beh credo che per voi non ci sarebbero stati problemi a dare la giusta controparola, ma non so se i corsi dell’Università di Surakhis, vi avrebbero interessato più di tanto, troppa filosofia del condizionamento mentale, tecnica della corruttela e diritto dei fallimenti.
lunedì 14 dicembre 2009
Carnevale della Matematica.
venerdì 4 dicembre 2009
Cronache di Surakhis 23: Soluzione finale.
NO/X0
Il primate, a cui era stata preventivamente fornita la sequenza dei passaggi matematici, cercò di consolarlo, battendogli ritmicamente le manone sulla schiena e offrendogli le sue parti posteriori in segno di sottomissione rituale, come tutti quelli che erano ammessi alla presenza di Paularius. Poi nella sua lingua gutturale, emise alcuni significativi grugniti, indicando i simboli vermigli. -Ma mio illuminato e sapientissimo sire, la spiegazione è scritta qui davanti ai vostri occhi e solo la stanchezza del pesante cibo che ha allietato la vostra cena, i cattivi effetti delle sostanze che avete assunto e tutte le operazioni che avete subito dalle concutrans che hanno allietato la vostra notte, vi impediscono di decifrarla, infatti basta leggerla così come è scritta.- Paularius non aveva voglia di perdere ulteriore tempo, anche perchè il rognone trifolato continuava a rinvenirgli i rivoltandogli lo stomaco e allungato un calcio al bonobo che si trastullava, come d'abitudine e come tra l'altro prescriveva il protocollo e le sue naturali inclinazioni, con le sue parti intime, gli impose di dare subito una spiegazione logica senza perdere altro tempo. Lo scimmione nero, alzò allora l'occhio triste e schiacciandosi un pidocchio impudente che cercava di saltar fuori dalla ormai rada pelliccia, indicò le lettere sul pavimento: - Vedete, o mio Duce, insigne fustigatore dei costumi, amatore della famiglia, protettore del popolo dai clandestini andromediani, rondista duro ma giusto - E non farla lunga - sbottò Paularius irritabile- Guardate la sequenza delle lettere. La scritta recita: NO (quindi una negazione) seguita dal segno della divisione in uso negli antichi calcolatori, il segno PER seguito infine dallo zero. Appare quindi evidente il significato. Non è possibile, benchè a Voi tutto sarebbe possibile naturalmente, oh Immenso, se solo lo voleste, in matematica la divisione per zero. Avrete infatti di certo notato che nel quinto passaggio dello sviluppo dell'eguaglianza si è diviso entrambe le parti per (a-b), ma avendo assunto che a=b=1 nel dato iniziale, questo equivale a dividere per zero, rendendo quindi erronea la conclusione finale. Di certo lo avevate ben compreso ed ora vi fate beffe di me, povero scriba credulone.- E nuovamente si chinò porgendogli le terga. Paularius lo allontanò con un calcio, robaccia da Carnevale della Matematica, si disse e si diresse verso il salone delle colazioni, dove lo aspettava una schiera di ancelle per la toeletta del mattino.
martedì 1 dicembre 2009
Cronache di Surakhis - 22: A nightmare
a = b
e di certo mi seguirai nel ragionamento che moltiplicando i due termini per uno stesso fattore “a” l’uguaglianza non cambia, dunque
a^2 = ab
Lo schermo virtuale evidentemente era di vecchio tipo, perchè non riusciva a mostrare i caratteri "al quadrato" scritti in apice; un impulso telepatico gli suggerì di usare il simbolo ^, ma Paularius capì ugualmente, anche se non riusciva a ribattere alcunché, mentre l’ologramma assumeva un certo tono rosato mentre proseguiva il ragionamento. – Parimenti posso togliere ad entrambi i termini la medesima quantità b al quadrato:
a^2 - b^2 = ab – b^2
A questo punto Paularius sbottò: - Ma non capisco dove vuoi andare a parare, questa è matematichetta elementare, cosa mi vuoi dimostrare?- - Niente, niente, solo posso continuare con il noto sviluppo del binomio e mettendo in evidenza la “b” nella parte destra dell’uguaglianza, non è vero? Così:
(a + b).(a – b) = b (a – b)
-Fin qui niente di nuovo, dove mi stai portando?- - Sto solo seguendo la tua logica e le tue regole perfette, quelle delle quali tu sei tanto certo. Ma ora, come tu mi insegni la semplificazione è la via maestra nella ricerca dei risultati, non solo nella matematica, ma anche nella filosofia e nella soluzione dei problemi della vita, nella ricerca della verità, dunque si impone sempre, quando è possibile di semplificare il tutto. Se elimino (a – b) da entrambi i lati dell’uguaglianza in questo caso otteniamo allora:
a + b = b
e se sostituiamo ai simulacri, alle sembianti, alle fantasie da noi create, mettendo i veri valori al posto delle lettere avremo dunque:
2 = 1
Sei dunque ancora duro nelle tue certezze? Adesso che ti ho dimostrato l’impossibile, voglio la posta in gioco, c’è bisogno dei tuoi organi, anche se li hai sfruttati anche troppo nella tua vita di crapula.- L’ologramma scurì a poco a poco i colori fino quasi a rimanere indistinto con la parete dello sfondo, ma ingrandendo a poco a poco i contorni fino ad avvolgere l’intero letto. Paularius terrorizzato si rannicchiò in un angolo, poi mentre il braccio ricoperto dalla tunica nera si avvicinava al suo corpo, cacciò un urlo selvaggio e si svegliò coperto di sudore freddo. I sardar della guardia personale, armati fino ai denti, piombati nella camera, lo trovarono tremante che guardava una scritta rosso sangue vergata sul pavimento
NO/X0
Mentre arrivava il robomedico per sostituirgli un paio di coronarie e per i controlli di rito, lo sentirono dire forte alle cameriere: - D’ora in poi basta con quel rognone trifolato, non lo digerisco più.-
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Questo post parteciperà indegnamente alla 20° edizione del Carnevale della Matematica, una interessante iniziativa ideata da .mau. sul modello del Carnival of Mathematics, di cui vi invito a prendere visione e che sarà ospitato il 14 dicembre da http://lanostramatematica.splinder.com/post/21763826/Carnevale+Della+Matematica:+As. Vi farò un memo a suo tempo.