giovedì 14 aprile 2011

Occhi pieni di sogni.

Quando dei ragazzini si incontrano cinquanta anni dopo, l'atmosfera è rarefatta. Forzatamente non riesci a distaccarti da pensieri e da ricordi di allora in un continuo flashback di momenti, di episodi apparentemente dimenticati che tornano lì, vividi come piccoli quadri a tinte pastello. Il ricordo è il piacere dei ragazzi di una volta, un piacere a cui puoi non rinunciare senza senso di colpa, tanto poi non devi controllare il colesterolo o aver timore di avere il fiatone. E' lo stato sereno di questa età, felice per chi se la sa, o meglio è, in condizione di goderla. Ieri, attorno ad un tavolo delizioso, che una padrona di casa aveva preparato amorevolmente con i colori ed i profuni della primavera eravamo sette di quei ragazzini depassé, a raccontare di cose, a scoprirci l'un l'altro con cosa ci era successo in quel mezzo secolo di intermezzo. In genere le ragazze son sempre più timorose di questi incontri, ma poi basta poco e anche loro si lasciano andare alla corrente che infine non è mai troppo impetuosa, come si conviene.


Che piacere ritrovare in tutti quella leggera ironia che fa trasparire in fondo vite condotte in una direzione corretta, che hanno saputo accettare e superare le eventuali e naturali difficoltà, navigando in mari che allora non potevamo conoscere e che ipotizzavamo soltanto senza conoscerne i pericoli, le procelle tempestose di cui ogni mare è compagno e nel contempo le isole meravigliose da vedere e conoscere. Si sta bene insieme, comunque, anche se, per carità, l'atmosfera alessandrina generata dal bagnetto verde con le ovette di quaglia, i peperoni e acciughe, la classica insalata russa, i tradizionali rabaton, la tasca piemontese ed asparagi e un vascone di gelato di Cercenà aiuta, oh se aiuta! L'aria è tornata frizzantina sotto il sole vero di primavera sulle colline di Valle. Se ti giri verso il crinale o intravedi solo tra le cime degli alberi la sagoma controluce della chiesa, ti pare ancora di sentire il sapore del 1960, quando avevi gli occhi soltanto pieni di sogni. 


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10 commenti:

Giuseppe ha detto...

Complimenti a tutta la compagnia.

Veramente un bel traguardo.

Fa sempre piacere sentire parlare qualcuno di vite condotte in una direzione corretta.

Saluti

Anonimo ha detto...

mi sono sempre chiesta come sara' ritrovarsi dopo tanto tempo, ognuno proveniente dalla sua vita diversa. spero sara' come e' stato per te.

Ambra ha detto...

Dalla tua descrizione deve essere stato bello, un momento di serena e simpatica cordialità. Io ho un'esperienza diversa, forse perché invece che in un contesto abbastanza numeroso dove tu è più diluito, mi sono ritrovata dopo tanti anni con una compagna di liceo che era anche l'amica del cuore. Ci siamo "dimenticate" quando entrambe abbiamo fatto una famiglia con mariti che non avevano molto da dirsi. Ritrovarla, scoprire che i nostri percorsi di vita erano stati molto divergenti, al punto da non avere niente più da dirci veramente, mi ha dato una grande malinconia un po' amara.

Angelo azzurro ha detto...

Bello ritrovarsi quando ci si "riconosce". Riaffiorano quei ricordi che fanno tanto bene al cuore. Che tenerezza ripensare a quegli occhi pieni di sogni...

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti voi ragazzi.Per la rosa e l'olivo,per la nocciola e la panna,per le parole e gli sguardi,per il legame che è rimasto forte nel tempo e nonostante il tempo trascorso.E'stato facile riprendere insieme il cammino perchè ieri si è tornati ad essere ragazzi per un giorno, dopo aver messo la vita di questi ultimi cinquant'anni tra parentesi. A presto Paola

Sandra M. ha detto...

Ho avuto un'esperienza simile un apio di anni fa: l'incontro con compagne delle superiori. Titubanza inizialetrasformatasi poi, come narri tu, in un incontro piacevolissimo misto di a-m'arcord e tempo presente.
Ne parli con tanto affetto e calore...son molto contenta per te.

Adriano Maini ha detto...

Ce ne fossero tante di persone così a dare valido esempio in questi tempi veramente bui!

Kylie ha detto...

Che bella iniziativa! Complimenti!

Un abbraccio e buon venerdì!

nina ha detto...

Il legame della vecchia comunanza rinvigorito dalla condivisione di sapori e aromi...
Il piacere di ri-trovarsi: ragazze e ragazzi che, partiti assieme, hanno sperimentato ciascuno la propria vita e che, in una sera di primavera, oscillano con la mente e con il cuore tra ciò che non è stato, ciò che avrebbe potuto essere, ciò che è. Che bello quando con ogni tempo ci si porta il mare calmo dentro!
Accidenti se sei bravo!
ammirati saluti
Nina

Enrico Bo ha detto...

@Giu - Sai ognuno pensa sempre di essere sulla retta via. Ehehehehe

@Maal - Dipende dall'animo di chi ci va.

@Ambra - Ma in fondo è vero che non c'è niente da dire, ma forse non occorre dire, basta l'atmosfera che si crea.

@Angy - Il bello è che te ne riportano alla mente tanti che nemmeno ricordavi.

@Paola - Un grazie di cuore a te che hai organizzato tutto.

@Sandra - Proprio così, all'inizio bisogna rompere il ghiaccio.

@Adri - Quello che conta è poi il risultato dell'urna caro mio.

@Kilie - Un caldo abbraccio anche a te, grazie.

@Nina - Un po' di sliding doors è nella vita di tutti. Grazie.

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