Nella mia città siamo meno di 90.000. Ci sono 16 candidati sindaco (+ 2 non accettati e uno che si è ritirato per motivi di salute). In elenco 33 liste, ognuna con uno sterminato numero di candidati, quasi 800 persone, dei quali conosci un notevole numero, che incontri continuamente per strada e che ti chiedono il voto. Credo che rappresentiamo un record. Il giornale ha addirittura pubblicato una dimostrazione fotografica di come si debbano tenere allargate le braccia per potere dispiegare completamente la scheda elettorale. Peggio che in certi paesi terzomondisti. Non è male per una città abituata a veleggiare nella bassa classifica delle province italiane a braccetto di tante vituperate aree meridionali. Altro che antipolitica, non mi sembra che ci sia mai stato un così forte desiderio di avvicinarsi alla mensa imbandita, c'è addirittura una tale ressa, da creare un ingorgo insuperabile davanti alla porta del comune. Perché si continua a dire che che gli italiani odiano i politici e la politica stessa? E' una sindrome contraria a quella sportiva. L'italiano è uno straordinario amante dello sport a patto che lo facciano gli altri e lui possa seguirlo comodamente sdraiato in poltrona.
Nell'agone elettorale è proprio invece, paiono tutti assatanati dalla politica attiva, tutti si mettono gagliardamente a disposizione, al servizio del cittadino; che straordinaria dimostrazione di disinteressata dedizione al bene comune! Sono davvero contento che la mia città smentisca in maniera così categorica tante frasi fatte. Qualcuno dirà, malevolo, che tanta più gente si è accorta che sulla tavola imbandita è rimasto più poco da divorare e che bisogna affrettarsi prima che si portino via tutto anche le briciole. E' un po' così l'italiano medio, non si scandalizza troppo se stanno divorandogli ogni cosa, dignità compresa, piuttosto si altera appena si accorge che non rimane più nulla per lui. Il disinteresse, oltre alla coerenza, è una delle note caratteristiche dell'animo mandrogno e io ne sono fiero, anzi adesso scusatemi ma devo correre al mio seggio per poter votare in tempo. Temevo che la paura di un prossimo commissariamento della città per debiti, avrebbe reso vacanti delle posizioni, ma mi sbagliavo, pare che buttarsi nel guano alla fine abbia sempre la sua convenienza, qualcosa in fondo al truogolo rimane sempre, poi si può sempre dare la colpa al governo che prende sempre agli stessi.
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2 commenti:
Enri' ma ti rendi conto in che Paese viviamo?
Politica vuol dire tutt'altro che assalto alla diligenza per impossessarsi di tutto, anche della dignità dei cittadini, hai ragione.
@Monti - e mi rendo conto sì, anche che masaniello prende il 10% dei voti!
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