lunedì 16 maggio 2016

Oclocrazia

dal web


Ieri mi hanno raccontato una bellissima barzelletta. Un uomo delle caverne sta scheggiando selci davanti alla sua capanna, seduto su una pelle di tigre dai denti a sciabola, quando il figlio rientra da scuola e mostra una lastrina di pietra con gli occhi bassi. Si tratta della pagella del primo quadrimestre. Il papà butta un'occhiata e poi si dispera: - Ma accidenti, passi il 2 in matematica e il 3 in chimica che sono concetti difficili, ma prendere 3 di preistoria che son quattro cazzate, non si può vedere! - Beh diciamo che anche in storia sarebbe un'offesa, in fondo, a parte nomi e date i fatti storici sono di una ripetitività sconcertante. Ogni piccolo periodo di tempo, quando inevitabilmente e per colpevole triviale connivenza della popolazione tutta che trova comodissimo approfittare delle decisioni sbagliate perché ci guadagna, la sinusoide dell'economia conduce un paese o un gruppo di paesi nella fase di crisi, scoppia l'oclocrazia più indecente che aprirà di norma la strada alla tirannide. La folla bruta gode di correre dietro ai vari Masanielli che la solleticano e la vellicano nei punti più sensibili; li approva, li sostiene e li porta in alto affinché possano compiere la loro opera distruttiva al più presto possibile. E' questo nella natura della specie umana? Probabilmente sì, altrimenti non si potrebbe spiegare razionalmente  come sia possibile che quasi tre votanti italiani su dieci voterebbero per un movimento dai comportamenti talmente indecenti, contradditori e perniciosi che addirittura in ballottaggio vincerebbe contro chiunque, avendo come alleati maggiori proprio altri populisti d'accatto che blandiscono le altre paure residue della massa. 

Alla gente non importa nulla che tutto vada in malora. importa solo il divertimento di vedere cadere le teste, seduti sotto il palco della ghigliottina a fare la maglia, alzando la testa solo quando sentono il colpo della lama che cade. Perché la gente, del potente, invidia solo la possibilità di rubare in quantità maggiore e più liberamente di quanto non possano fare i normali Cittadini nella vita di ogni giorno, costretto dalle regole del vivere civile. Mentre invece questi indegni dalle faccette fintamente pulite che ululano dai palchi brandendo gli scontrini dei caffé non pagati, a parte il fatto non secondario che via via si eliminano tra di loro rapidamente, sono davvero il pericolo maggiore, quello che porta i paesi alla rovina. Il poppppolo non aspetta altro, per potersi crogiolare nel brago e lamentarsi poi ancor di più, fino a quando arriva quello che li zittisce a manganellate sulla zucca vuota. Mi dicono che in Gran Bretagna fior di personaggi, anche istruiti e acculturati economicamente sono fortemente favorevoli alla Brexit e una massa di Tafazzi  ripieni di birra e fish and chips correrà tra poco alle urne battendosi energicamente il manganello sugli zebedei, con il proposito di far dispetto agli altri senza rendersi conto del danno che faranno a se stessi. Da un lato verresti preso dall'onda rabbiosa di vedere la loro reazione del dopo e di come si lamenteranno coi vari ma noi non credevamo, non immaginavamo, sempre che invece non trovino qualche altro capro espiatorio per la loro ignoranza. Purtroppo il danno si ripercuoterà anche sul resto dell'Europa, l'ennesimo cigno nero che permetterà ai nostri Robespierre di dare ulteriore fiato alle trombe, certi che orecchie attente li staranno ad ascoltare.


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1 commento:

peteranna ha detto...

Assolutamente condivisibile.

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!