sabato 14 maggio 2016

Chī, Hē



I cinesi amano la tavola e mangiare e bere in compagnia, ecco perché vanno così frequentemente al ristorante ed in Cina l'offerta di locali dove fare colazione, pranzo o cena siano così frequenti ed alla portata di tutte le tasche, dai cibi di strada che costituiscono sempre una parte importante di ogni mercato per arrivare fino ai ristoranti più lussuosi ed esclusivi. Da qui deriva anche una delle cucine più ricche e più famose al mondo. Dunque i verbi 吃 - Chī, mangiare e 喝 - Hē, bere, sono tra i più usati e vi conviene impararli nel caso programmiate un viaggio in quel paese. Per ricordarli meglio ed anche per apprezzare la costruzione della scrittura di questa lingua, secondo me davvero affascinante, diamo un'occhiata ai caratteri semplici che li compongono. Intanto noterete subito che in entrambi i casi è presente l'ormai per voi ben noto, pittogramma che indica la bocca:  (kǒu), come è ovvio , visto che in entrambe le azioni si usa questa parte del corpo. Quello che è interessante è che per definire l'atto di nutrirsi vi si abbini il carattere  (qǐ), che significa chiedere supplicando, mendicare, implorare. Quindi nella concezione cinese il nutrirsi rimane indelebilmente legato al concetto di mancanza e privazione di cibo, fattore essenziale spesso negato dalla povertà endemica e dalle carestie frequenti. 

Per la verità un'altra funzione esercitata dalla scelta di questo carattere (frequente negli ideogrammi composti da due più semplici appaiati) è un aiuto mnemonico per ricordarne la pronuncia, visto che è quasi uguale a quella del carattere completo (qǐ > chī). Qualche composto divertente: se lo combiniamo con Aceto 醋, abbiamo 吃醋- chī cù, Essere geloso. Come non immaginare l'essere divorato da questo tarlo, che si macera con la bocca inacidita. Se invece lo uniamo ad Amaro  si ottiene 吃苦 - chī kǔ Soffrire, Penare, come è ovvio anche da noi in cui si dice che chi soffre mastica amaro. Simpatico anche l'abbinamento con i caratteri di Bianco- bái (ma che vuol dire anche gratis) e Cibo - shí, per ottenere 吃白食-chī bái shí, Mangiare a ufo. Ancora posponendolo a Bocca, abbiamo 口吃 - kǒu chī ,Tartagliare, appunto Mangiarsi la bocca, le labbra. E veniamo al secondo ideogramma di oggi:  (hē), Bere che è un pochino più complicato essendo composto da altri tre caratteri più semplici accanto alla ormai nota Bocca. Abbiamo infatti sopra Il Sole,  (rì) e sotto la stilizzazione di Uomo  (rén), ma piccolo piccolo all'interno di un riparo che lo protegge appunto dal sole stesso. Unito alla nostra bocca si suggerisce appunto il concetto che una persona quando si prende una pausa dal duro lavoro all'ombra, deve bere qualche cosa per avere il massimo del ristoro. Insomma tutto semplice e consequenziale, basta tenerlo a mente, non vi pare?


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