sabato 21 gennaio 2017

Gelo


Fa un freddo cane qui. Stanotte abbiamo avuto -15°C, ma un conto se sei venuto in montagna a goderti un we sulla neve come me o se sei in una tenda senza casa o addirittura sepolto sotto la neve ad aspettare i soccorsi che, pur lavorando senza sosta, faticano a risolvere una situazione difficilissima. Lasciando da parte i consueti sciacalli, ma sono sempre gli stessi, ormai li conosciamo talmente bene che non fanno neanche notizia, è la politica bellezza, che gioia sentire che per 10 persone almeno è arrivata una insperata salvezza e sono stati riconsegnati vivi ai loro cari e forse si riuscirà a salvarne ancora. Gli sciacalli dall'alto della loro bassezza disgustano, questa gente che lavora senza sosta per salvare vite umane, invece, ci fa sentire orgogliosi del nostro paese. E poi il freddo e il gelo hanno valenze diverse a secondo delle situazioni. Come vi ho già detto, io, anche se lo soffro, me lo vado a cercare con gusto, altri più abituati, manco se ne accorgono e il mio amico Zhenja, da Mosca avvolta nella coltre di Nonno Gelo, trova i -15°C assolutamente normali, non meritevoli di commento, anzi mi manda una foto del parco da lui frequentato dove i pensionati russi, che diversamente da noi, non vanno a controllare i cantieri, che sarebbero coperti di neve, si trovano per giocare a scacchi o a domino senza problemi. 


Un parco a Mosca - Foto Komaricev 
E poi c'è il gelo che ti prende dentro, quello che è un misto tra sconforto e paura, come quello che mi ha preso da ieri sera, dopo aver ascoltato con attenzione il discorso programmatico di Trump al suo insediamento. Da sotto il gatto morto giallo sono usciti odio e prepotenza, cosa che piace tanto a chi lo sostiene. Che gelo nel cuore al sentire quei richiami ai soldi "sprecati per le altre nazioni" o quell'America first "prima tocca a noi, gli altri crepino pure, anzi, se non ci pensano da soli magari gli diamo una mano", pronunciato dal comandante del paese più ricco del mondo. Certo bisogna andare oltre all'insieme di frasi fatte e di proclami populisti utili a rassicurare l'egoismo dei suoi sostenitori, ma se davvero tenterà di mettere in atto le sue promesse, dal più becero protezionismo, ai muri a pagamento di altri, all'isolazionismo menefreghista, al rafforzamento senza limiti dell'esercito più forte del mondo, tutte cose drammaticamente distruttive per l'economia, sarà un quadriennio molto difficile per il mondo. Quell'uomo ed i suoi sostenitori, odiano l'Europa e la temono, la vorrebbero formata di umili staterelli impossibilitati ad avere una voce in capitolo e destinati ad impoverirsi e ad obbedire e qui tanti sono ansiosi di dar loro una mano ad autodistruggersi. 

La lascierebbero volentieri a far da boccone alle bramosie putiniane che sta appropiandosi del Mediterraneo e che presto si ripapperà la Lituania. La Cina, terzo polo del mondo, certo teme per i suoi affari, ma si contenterà, almeno per un po', purché non la si intralci nel suo espansionismo egemonico in Asia e Africa. Certo non sarà facile applicare la ricetta economica all'interno degli USA, una autonomia di autoproduzione certo un po' più semplice dello stile italo orbace, grazie alle risorse, al limite se le andranno a prendere dove sono "a rimborso dei soldi spesi per il beneficio di quei paesi " (leggi bombe e spese militari). E' la prepotenza del potente in cui la colpa è sempre dell'agnello che sta a valle, al limite dei suoi genitori. Il suo popolo lo inneggia, quelli che altrove, sperano nel disastro totale per poter arrivare al potere, anche. Sono le stesse parole che si sentivano negli anni trenta del secolo scorso, successivi ad una crisi economica molto simile a questa, pronunciate dai balconi e alle folle plaudenti, da crape pelate e baffetti nervosi, prima di precipitarle nel baratro del bagno di sangue. Certo io spero che tra proclami e fatti ci sia molta differenza, ma intanto già stamattina, pare che il personaggio abbia firmato il primo documento per eliminare l'Obamacare e lasciare 40 milioni di poveracci senza assistenza. Così potrà forse abbassare le tasse ai milionari e potenziare l'esercito. Che gelo ragazzi. Oggi ho la pelle d'oca.


3 commenti:

cristiana marzocchi ha detto...

Invece, a me, va il sangue alla testa quando leggo i programmi e vedo le foto di questo individuo.
Ciao.
Cri

Pierangelo ha detto...

Certamente il futuro sarà non roseo, speriamo che si tratti solo di una mia impressione.
La mia paura che chiudendo le importazioni oppure applicando dazi più alti, dovremmo a nostra volta contraccambiare con la stessa moneta perlomeno comportarci come i francesi, ma siamo troppo esterofili.
Ciao.

Enrico Bo ha detto...

Mala tempora currunt, ma tanti miei compaesani applaudono ........

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