Paularius si era svegliato con un tremendo mal di testa. Dovunque si girasse, fitte lancinanti lo prendevano dalla base del collo per irradiarsi su su fino alla fronte. Certamente la festa della sera prima aveva avuto la sua parte e forse era ora di prenderla un po' più calma come gli consigliava continuamente il suo medico personale. Oh, al diavolo, come si fa a resistere alle Succhiatrici di Vega; avrebbe voluto vedere quei minchioni di Morigeratores che la menavano continuamente, al suo posto, con tutti quegli orifizi a disposizione e come si davano da fare, per poi niente altro che qualche posticino di sottogoverno che non si nega a nessuno. Ma forse non si trattava solamente delle pasticche che aveva preso, beh, un aiutino ogni tanto ci voleva pure, erano tutti i problemi che aveva dovuto affrontare nei giorni precedenti per il varo della Manovra, la colossale nave costruita appunto per risolvere i problemi economici del pianeta, sotto assalto della speculazione galattica che si era scatenata nella settimana precedente.
Naturalmente non andava bene a nessuno e tutti protestavano per difendere i loro privilegi, ma questa volta Paularius poteva dormire sonni tranquilli. Il gruppo di lavoro costituito da lui ed un gruppo di equidi di Antares IV appositamente promossi ad assistenti ministeriali, si era imbarcato nella Manovra ed aveva messo insieme un piano che non solo prevedeva prelievi a pioggia per tutti, ma finalmente, per dare un esempio morale aveva introdotto tagli anche alla casta governativa dei Putintheass. Uno dei punti più offensivi per il popolo erano infatti i noti privilegi delle pensioni d'oro. Era questa una antica prebenda che giustamente spettava alla casta dominante. Quando infatti costoro potevano finalmente riposare, dopo i lunghi giorni trascorsi negli impegni di governo (ormai si era arrivati a superare i dieci giorni l'anno), maturavano il diritto di risiedere in edifici detti appunto Pensioni d'oro, sulla riva del Mar della monnezza di Novigorad, le cui mura e tutti i mobili inclusi erano fatti del prezioso metallo.
Questo indispettiva naturalmente i miliardi di Keepintheass costretti a trascorrere l'annuale giorno di riposo previsto in buchi, peraltro confortevolissimi, appositamente scavati nelle scogliere di monnezza. Naturalmente si trattava di un provvedimento demagogico per calmare la piazza, anche se ingiusto, ma si era deciso un taglio netto e da quell'anno la annuale spalmatura d'oro dei soffitti delle pensioni sarebbe stata ridotta di spessore di almeno un millimetro, sacrificio duro ma di grande impatto psicologico. A parziale compenso si pensava di aumentare la disponibilità di Succhiatrici, ma di questo non era opportuno parlare ufficialmente. Bene, neppure questo era bastato a calmare i bollenti spiriti di quei rompizebedei dei Morigeratores. Era infatti partita una campagna di stampa contro il provvedimento più contestato, quello dell'Introduzione dei Ticket. Eppure si doveva capire che quello era un provvedimento necessario per salvare la Sanità dalla rovina. Era ormai impossibile continuare a prelevare gli organi dovuti a chi non poteva più pagare le tasse in modo totalmente gratuito.
Così il sistema non avrebbe retto a lungo. Eppure il sacrifico richiesto non era poi così gravoso. Bastava che ogni Iscritto alla mutua dei prelievi di organo, si presentasse qualche minuto prima dell'inizio del lavoro, nell'infermeria della relativa fabbrica, mettendosi a 90 gradi sugli appositi lettini approntato per l'uso. Qui sarebbe loro stato introdotto il ticket nell'orifizio del caso a seconda della razza, per gli umanoidi nello sfintere terminale del colon, per gli ornitoidi nella cloaca digestiva, per i gasteropoidi nell'unico buco che avevano, tanto per loro bocca o culo erano la stessa cosa. Questo ticket era una forma parassitoide di M31 scoperta da poco che rimanendo in loco per tutta la giornata risucchiava parte delle sostanza nutritive del mutuato che veniva poi liberato alla sera, prima di tornare a casa. Qualcuno, tanto per piantar grane, si lamentava del fatto che il ticket, andando su e giù tutto il giorno, provocava fastidiosi arrossamenti e dilatazioni difficili da rimarginare, ma via, qualche sacrificio lo si deve pur fare se si vuol salvare il pianeta.
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