Avvincente romanzo che risulta vieppiù interessante per chi
ha avuto l’opportunità di conoscere da vicino il Vietnam e contemporaneamente
ha vissuto quegli anni lontani in cui quel paese esotico ed i fatti che vi si
svolgevano rappresentavano bandiere, emozioni e appartenenze senza obiezioni
proprie della gioventù. Il libro parte lentamente ma, superate le prime
cinquanta pagine diventa una morbosa spy story da cui non ci si riesce a
staccare se non arrivando angosciosamente all’ultima pagina. E’ la storia di un
agente del nord che vive una vita completa sotto copertura in un sud condannato
alla rovina, fino alla inevitabile e già scritta caduta e poi in quella America
amata e odiata in una alternanza di sentimenti difficili da spiegare, che
includono anche il contrasto continuo dell’essere mezzosangue, odiato ed
escluso dalla società bianca come da quella orientale. Il racconto è spesso
duro seppure continuamente sostenuto da una ironia mordace ed allo stesso tempo
buttata lì come non voluta. Una vita di inganni che diventano parte del proprio
modo di essere, popolata di fantasmi che non riescono mai a consolare, ma
controllano e giudicano ogni azione. Una vita da cui si vorrebbe in qualche
modo uscire, ma nella quale neppure la morte appare essere la soluzione giusta.
Amicizie, patti di sangue, menzogne e sacrificio. Atti da compiere per i quali
appare logico solo l’obbligo morale e che conducono in un girone infernale
sempre più profondo dal quale non è possibile uscire. Da leggere assolutamente.
Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:
2 commenti:
Grazie del consiglio, me lo sono già scaricato sul Kindle. Ho visto che ha vinto il Pulitzer dell'anno scorso. Credo che anche il libro successivo sia molto interessante, sulla guerra del Vietnam.
Mi ha acchiappato molto in verità. Specialmente se hai seguito un po' le vicende ai tempi e se conosci un po' il paese.
Posta un commento