lunedì 28 agosto 2017

Scuse postume

dal web - Giacinto onlus



Avrete notato che da qualche giorno sono un po' assente. Il problema è che sono presissimo da multiformi incombenze e non riesco a trovare il tempo per applicarmi un attimo alla consueta attività scriptoria bloggarola. Intanto alla mattina sono occupatissimo a tenere occupato un tavolino del bar Rosa Rossa di Deamicisiana memoria (il noto era stato qui in visita al forte e aveva lasciato del locale e della cena fattavi una gustosissima descrizione nel suo ormai introvabile Alle porte d'Italia), impegnato attivamente nella lettura e nel commento del giornale con gli amici con cui ci picchiamo di risolvere i problemi del mondo non appena ne diverremo dittatori assoluti. Nel pomeriggio invece devo in primis risolvere la logistica di un appuntamento settembrino che un poco mi preoccupa ma che alla fine si risolverà semplicemente come sempre, almeno spero; in secundis, devo invece terminare la preparazione del viaggio ottobrino, che non essendo più nel mio amato est del mondo, così facile da percorrere, richiede invece attenzione e costanza, sia nella preparazione dell'itinerario, sia nelle multiple prenotazioni, di voli, auto da affittare, alberghi, che tra l'altro costano  una tombola, spettacoli da non perdere e così via. Insomma un lavoro a tutto tondo, che mi impedisce di finire la mia relazione sulle vie dell'Ardéche che avevo principiatocon tanto entusiasmo. Ma non vi preoccupate, al più presto terminerò anche questa incombenza. Nel frattempo portate pazienza che come sapete, il pensionato è la persona più occupata del mondo.

3 commenti:

bruna (laperfidanera) ha detto...

A chi lo dici! Quest'anno ci siamo stancati così tanto con il nostro "non lavoro" da pensionati (negli ultimi 20 giorni per esempio continue innaffiature di orti, alberi da frutto e perfino castagni! a causa del grande caldo siccitoso) che, pur avendo moltissima e bellissina uva, abbiamo rinunciato a fare vendemmia e vino, anche per la coincidenza imprevista della maturazione con un viaggetto (di lavoro) in Italia da tempo programmato

Enrico Bo ha detto...

Beh rinunciare a uva e vino la dice lunga. Purtroppo, a noi pensionati, non ci capiscono....

bruna (laperfidanera) ha detto...

Per me rinunciare alla vendemmia (la pigiatura la faccio sempre io coi miei piedoni) è una vera tortura. Tra l'altro è la seconda volta che devo rinunciare con uva bellissima: nel 2012 mio marito ha dovuto arrangiarsi da solo, io ero ricoverata in ospedale...

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