venerdì 21 maggio 2021

Anemoni e cerbiatte

Anemone nemorosa - Pian dell'Alpe


Eccoci qua, stamattina di nuovo uno splendido sole ed una temperatura morbida e gradevole anche ai 2000 metri del colle. Solo l'altro ieri nevicava. E' questa la vita, insomma e poi cosa ci si aspetta dalla primavera se non proprio questa variabilità che appena non c'è, impone lamentosi "non ci sono più le mezze stagioni". Invece il bello è proprio questo, camminare nei prati aspirando profumi nuovi con l'aria frizzantina che ti fa tirar su il bavero della giacca a vento, ma con la testa che brucia perché il sole è già caldo. Nelle aree più aperte già si sono aperti i primi anemoni. La Nemorosa ha allargato la corolla bianca di petali teneri che quasi tremano al vento, carezza tenera che fa vibrare le antere gialle che si offrono al mondo in attesa di qualche pronubo curioso, che nell'aria è raro. Forse sta ancora stirando le ali appena formate e non già abbastanza robuste per andare in giro ad esplorare. Stanno lì bene in vista ad attendere visite, disponibili all'incontro. La natura è impudica e l'attività riproduttiva è sempre senza vergogna, una gioia da vivere intensamente. Se ci pensate l'uomo è l'unica creatura che si nasconde per accoppiarsi, quasi fosse una colpa. Pure l'individuo non si vergogna di nulla, basta leggere i messaggi di odio di cui è cosparso il web, né si turba di mostrare la propria ignoranza pubblicamente, al più se ne gloria e oggi la menzogna più spudorata viene elevata a verità, in fondo è così, si potrebbe definire una post-verità. Lo ha visto bene anche Trump quando ha capito che le fake sono la nuova verità, quella che conta. In fondo la pura realtà è di certo meno importante delle balle sparate a muzzo, in quanto quello che conta davvero sono le conseguenze che queste provocano negli eventi. 

Così chi ha interesse (sempre a fine politico naturalmente) a rinfocolare braci sopite, fa circolare foto della folla del concerto dei Pink Floyd a Venezia e le spaccia come la marea umana sulle coste libiche in attesa di imbarcarsi per l'Italia e se scoperto, dice, ma che state a guardare il pelo nell'uovo, quello che conta è il senso della cosa (sic). E il popolo le condivide lietamente, le amplifica, le rende vere. I 15.000 disperati che in due giorni hanno sono entrati a Ceuta dal Marocco, dovrebbero dimostrare chiaramente che tutto ciò è in mano a quel governo che quando per ritorsione politica decide di aprire le porte della barriera non c'è nulla che possa fermare l'esodo, fenomeno logistico controllabile solo attraverso i trattati e non con le volontà di parte. Però i soliti rinfocolatori di odi hanno glorificato gli spagnoli, capaci di respingerli facilmente in contrasto agli accoglioni nostrani. Quanta falsità. Tutti hanno potuto sentire che, pur in condizioni assai facili trattandosi di frontiera di  terra, sono stati rimpatriati soltanto un terzo dei passati, mentre gli altri 10.000 sono rimasti in Spagna, più o meno la stessa quantità di quelli attivati in Italia in cinque mesi. Ma tanto è, quello che conta è il messaggio che passa, quanto sono fessi quelli di parte avversa e quanto siamo furbi noi. Naturalmente laggiù è proprio il contrario e la loro opposizione dà degli incapaci a chi governa, ma che importa, domani ogni cosa sarà scordata e si ritornerà ad invocare irrealizzabili blocchi navali che paghino in termini elettorali. 

Un poco più in là, in questo martoriato Mediterraneo, credete che due popoli carichi di inestricabili odi reciproci si bombardino reciprocamente perché vogliono risolvere le loro irresolubili dispute? Ma niente affatto. Come chi vuol vedere la realtà capisce bene, la necessità è quella di due regimi debolissimi che vogliono solo irrobustirsi. Hamas in caduta libera nei consensi interni andava verso elezioni che avrebbero potuto segnare la sua definitiva messa da parte. Netanyahu, stravolto da scandali di frodi e furti, non riesca a fare un governo e necessita disperatamente dell'appoggio dei partiti di estrema destra. Se ne esce solo coi bombardamenti reciproci. Ognuno dei due fa bene il suo gioco delle parti. Hamas spara missili all'impazzata che riscascano in parte nel suo territorio mentre il resto viene eliminato rapidamente dalla contraerea nemica, ma dà l'occasione di belle foto di scie infuocate che segnano la notte. Qualcuno sfugge e cade qua e là e fa una decina di morti. Israele come atteso, bombarda spietatamente e uccide a caso un paio di centinaio di uomini, vecchi, donne e bambini. La regole è sempre almeno venti contro uno, per essere superiori alle SS che in Italia, come è noto, facevano dieci per uno. Questo è quello che si aspetta ognuno delle due leadership. 

Hamas è così per la Knesset, l'irriducibile che vuole eliminare Israele e Netanyahu dimostra chi ha le palle, mentre gli stessi palestinesi possono mostrare al mondo la spietatezza irragionevole del nemico, che se ne frega delle vittime innocenti e riconquista così appeal tra i suoi intiepiditi. Il mondo deplora, un po' da una parte un po' dall'altra, così da dare sfogo ad altrettante contese reciproche a caccia di voti. Intanto come previsto, dopo una decina di giorni, Hamas a lanciato quasi tutti i 5000 razzi che aveva a disposizione in magazzino e le due parti dichiarano "spontaneamente " un cessate il fuoco, avendo ottenuto entrambi, i risultati cercati. Gli uni hanno dimostrato il loro spietato decisionismo, gli altri appunto la spietatezza del nemico e la necessità dello stringiamoci a coorte. Tanto missili da tirare non ce ne sono più. Tutti contenti, anche Biden che ha potuto dimostrare al mondo i suoi saggi richiami alla pace, i costruttori di armi che possono avere il tempo per rimpinguare i magazzini, i politici in giro per il mondo che hanno sventolato le loro bandiere. I morti, quelli sì sono gli unici a non essere molto contenti, ma questa è la storia dell'uomo. A me basta stare quassù a guardare fuori dalla mia finestra e godermi una giovane cerbiatta che pascola, col pelo ancora arruffato che si guarda intorno in cerca di pericoli o del primo maschio che combatterà per lei.



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3 commenti:

OLga ha detto...

complimenti per le foto!

Pierangelo ha detto...

Complimenti per la descrizione politica.

Enrico Bo ha detto...

Grazie a tutti e due

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