martedì 4 ottobre 2022

Ma che tempo farà?

immagine dal web

 Ormai comincio a sentirmi un po' condizionato dallo scorrere inesorabile degli eventi ed anche i miei sensi hanno una sorta di ultrapercezione, propria solamente dei personaggi della Marvel. Sento nell'aria come un odore di Africa, un tepore da vento del deserto, una specie di caldo umido tropicale, quasi mi sentissi in comunanza spirituale con il luogo che mi accoglierà tra breve. Certo poi la smania di controllo mi porta a compulsare continuamente il meteo, ormai tutti questi nuovi mezzi ci conferiscono possibilità che un tempo sarebbero stati chiari appannaggi ultraterreni ed invece adesso sono alla portata di tutti e vedo che le previsioni sono sempre di pioggia, appunto tropicale, cosa che non mi gratifica per nulla, anzi mi fa immaginare di essere inseguito dalla proverbiale nube fantozziana che insegue il poveretto anche nei suoi tristi giorni di vacanza. Voi direte, ma perché hai scelto una data che dal più al meno coincide con l'inizio della stagione delle piogge? Si tratta di un dato scientifico conosciuto a priori quindi prevedibile. D'altra parte quante volte sono partito con previsioni specifiche infelici o coincidenti con periodi logicamente sbagliati, come gli agosti monsonici asiatici, ma che ci volete fare, non sempre si può decidere quello che si vuole, spesso anzi, un tempo era per me ancora peggio, devi adattarti alle necessità pratiche e questa per me era l'ultima finestra utile come la partenza di un razzo per Marte, tale è ormai questo programma che sta macinandosi intorcinatissimo attraverso questi tre anni infiniti che sono ormai trascorsi dall'dea iniziale. 

Insomma speriamo bene, se poi le piste di Sao Tomé saranno rivoli fangosi ed impraticabili anche alle 4x4 vuol dire che ce ne faremo una ragione. Lo spirito del viaggiatore dovrebbe essere questo ma purtroppo la teoria è una cosa, la pratica un'altra e io sto qui a rodermi nell'attesa, mentre controllo le attrezzature fotografiche e do le ultime conferme. Diamo quindi una distratta occhiata alla meteorologia di Sao Tomé e Principe, che sempre vanno nominate insieme per essere corretti. Beh, la situazione metereologica dell'arcipelago in questione è abbastanza classica per una terra equatoriale, dodici ore di luce e altrettante di buio, dato il fuso prescelto, con il tramonto attorno alle 17:30 che impone la necessità di alzarsi (accidenti) molto presto la mattina per poter sfruttare al meglio la giornata, tanto per venire incontro ai miei ritmi circadiani che mi vorrebbero a poltrire fino alle dieci: Le stagioni sono quindi due, quella secca e quella delle piogge che guarda caso comincia appunto proprio ad ottobre per  continuare fino a marzo. Io avevo sperato che magari quest'anno ritardasse un po' e che i probabili nove giorni di pioggia probabilisticamente previsti, scattassero verso fine mese e invece pare che comincino proprio dal prossimo fine settimana, appena in tempo per accogliermi all'arrivo con gioiosi scrosci di di tempesta a secchiellate. 

E pur vero che la temperatura dovrebbe rimanere fissa ed immobile come per tutto il resto dell'anno attorno ai 27/28 C°, tali da non rendere troppo fastidioso l'essere perennemente umidiccio e bagnatello, ma pensare ad un uso prolungato, durante i lunghi trekking nella foresta (ahahhaahha) che abbiamo programmato, di impermeabili preservativo o peggio di ombrelli, per non parlare di leggere scarpe da ginnastica presto fradice e fangose, non mi eccita in modo particolare. Comunque diciamo pure che questo è uno degli aspetti su cui non abbiamo possibilità di influire e allora come diceva il Buddha, perché preoccuparsene. D'altra parte come tutti sanno bene la foresta pluviale è più affascinante con la pioggia, cascano senza sosta sanguisughe dagli alberi ed i rettili, specialmente quelli più velenosi ed aggressivi, escono più volentieri dalle loro tane in cerca di carne fresca. Ma forse è meglio non esagerare e prenderla come viene sul posto, respirando appunto quel profumo di Africa che ha su di me sempre un fascino irresistibile. Cacao e caffè, che miscela conturbante! Oltretutto si dice che quelli dell'arcipelago siano tra i migliori del mondo, vero anche che tutti, di ogni parte del mondo lo dicono delle proprie produzioni, la pubblicità è l'anima del commercio e che mangiamo tutti uova di gallina perché lei fa coccodè dopo averlo fatto e l'oca no, lo dimostra ancor più. Tuttavia la possibilità di assaggiare queste squisitezza fa parte delle attese e non dubitate che ve ne parlerò dettagliatamente. Intanto adesso mi preoccuperò solamente più degli ultimi dettagli, poi rimarrò tranquillo ad assaporarmi solamente l'ansia dell'attesa.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bon voyage,Lucky you !!

Enrico Bo ha detto...

merci jackie, au revoir

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!