lunedì 6 agosto 2012

Recensione: L.Castellitto - Intoccabile è il cuore.

Qualcuno tra i miei lettori sa quanto sono legato all'India, quindi ci sta che spesso e volentieri mi lasci abbindolare da quanto riguarda il subcontinente. Così quando mi capita tra le mani qualche libro che dalla copertina mi manda un segnale di incensi e tandoori, non resisto e porto a casa a scatola chiusa, anche se sono ben consapevole della profonda differenza che c'è tra libri che parlano di India scritti da occidentali e quelli invece di autori indiani, che riconosci subito dalle prime pagine. Nei nostri avverti subito sentori esotici e atmosfere che sono proprio quelle che ci si aspetta quando il turista passa oltre il gate areoportuale, nei loro traspare la durezza delle situazioni e la normalità non emotiva di cose e azioni che a noi smuovono immediatamente il cuore. Lunga introduzione dunque per sconsigliarvi subito questo libretto un po' scontato che racconta una classica storia, ben riscontrabile in un gran numero di film bolliwoodiani, della figlia ricca del bramino che si innamora del figlio povero dell'intoccabile in un villaggio del Rajastan, dove i turisti passano senza fermare il pulmann gran turismo, con le ovvie ed immaginabili tristissime conseguenze ben presenti in queste storie di amore contrastato. Sita e Rama, Giulietta e Romeo, le barriere invalicabili di casta o di censo, la determinazione dell'amore, tremori adolescenziali, passione indomita, sguardi di fuoco alla fontana, bastonate nella polvere della strada, trasgressione, fuga, vendetta e compagnia cantando. Se non siete appassionati della letteratura Harmony in salsa masala, lascerei perdere.


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