lunedì 21 dicembre 2020

Il re è nudo

dal web

Ohilà, finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di alzare lamano e di dire basta, il re è nudo. Qualcuno lo avrà notato forse, ma un personaggio piuttosto titolato, il CEO di Toyota, il sig. Toyoda appunto, un paio di giorni fa, ha preso il coraggio a due mani e ha detto pubblicamente quello che tutti gli addetti al settore sapevano benissimo, e cioè che tutto il circo che si sta montando attorno all'auto elettrica è una colossale bufala. Tra le altre cose tutto arriva dal capo di una azienda che è stata la prima a fare uscire un'auto completamente elettrica e ha programmi di produrre una sequela di nuovi modelli elettrici entro il 2025, ma tant'è i fatti sono fatti e nessuno può ormai, dati alla mano, negare che l'auto elettrica è un danno per l'ambiente, in particolare per quanto riguarda le emissioni di CO2, che sono superiori  a quelli dell'auto con motore a scoppio. Questo fatto logico per chiunque si fosse soffermato per un attimo a ragionarci sopra, è stato di fatto nascosto e mistificato, presentando ai sostenitori modaioli del teobionaturalorganico, che ormai impazzano in ogni settore, che l'hanno evidentemente subito fatto propria, l'immagine vincente della silenziosa ancorché costosissima auto che non emette funi puzzolenti, liberando le nostre città da quel odore nauseabondo di gas combusti. Verissimo, la parte finale del progetto è assolutamente affascinante, ma come nel caso plastika versus carta/vetro/alluminio, nessuno si ferma un attimo a fare il corretto ragionamento dell'ecobalance totale del prodotto dalla sua creazione, all'uso che se ne fa ed al suo riciclaggio finale. Questo calcolo, come già per la plastika, non è assolutamente favorevole alla accattivante auto elettrica, se andiamo a computare l'inquinamento globale dovuto a produzione dell'energia stessa e alla produzione delle batterie e del loro finale smaltimento, ma questo poco importa evidentemente per gli entusiasti dell'ecofashion ed ai loro sacerdoti. 

Certo l'industria, mangiata la foglia, si è subito buttata sull'osso, che probabilmente permetterebbe la creazione di una bella fascia di mercato nuovo con sostituzione di una fetta consistente di parco macchine reso obsoleto dai fatti e dalla volontà popolare, che potrebbe far girare un po' l'esangue economia del mondo, naturalmente proprio nel senso contrario al concetto di risparmio energetico che ne sta alla base. Ovviamente i governi nella loro miopia, volta al contentamento immediato di un elettorato rancoroso ed idiota, ci hanno subito buttato risorse ingenti, incentivi e così via, tolte così ad altre migliori e molto più utili cause. Ma inutile piangere, è la storia che si ripete all'infinito. Ve la ricorderete, la cosiddetta benzina verde che ha sostituito la benzina al piombo tra il giubilo degli ecogonzi, pur essendo decisamente più nociva e cancerogena. Oppure la storia continua degli erbicidi di ottima efficacia e di minimo impatto ambientale, ma ahimè, di costo minimo, essendo scaduti i brevetti, demonizzati ed etichettati falsamente dalla diceria popolare, come cancerogeni per poterli sostituire con altri ben più pericolosi, ma in compenso assai più costosi. E' la fine che fece la famosa l'atrazina negli anni '80 e che farà presto l'innocuo glyphosate.  Per proseguire poi con la truffa planetaria del biologico, sul quale, mangiata la foglia, si sono buttate tutte le aborrite multinazionali e le grosse catene di distribuzione. E così via, ma è inutile affondare il coltello tanto questa è manna per la gente, che poi dubita magari dei vaccini, per carità, io non li farò mai per ingrassare Bigpharma, Soros e farmi impiantare un microchip col 5G. Onore dunque al signor Toyoda che ha avuto il fegato di dire la verità pubblicamente anche se nessuno ovviamente lo starà a sentire. Sarà stato un rigurgito dell'etica del samurai? Chi può dirlo.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

4 commenti:

Anonimo ha detto...

con questo post ti sei fattao nemico la frangia petalosa della rete mio caro....

non tutti i torti ha il signor Toyota..ma io dei giapponesi oramai non mi fido a prescindere...

Enrico Bo ha detto...

neanche io mi fido dei giapu però questa è cosa evidente a tutti quelli che hanno voglia di ragionare e fare i conti numeri alla mano

Anonimo ha detto...

magari un' auto elettrica in ambito cittadino e car sharing, potrebbe anche funzionare...covid permettendo
in fondo usiamo i muletti elettrici da magazzini.
Numeri alla mano , come dici, in altri ambiti siamo nello psico-regno di musk e del trading .
vedremo

Enrico Bo ha detto...

Caro , funzionare funziona benissimo, anzi probabilmente nelle città l'aria sarebbe anche più pulita, ma il conto globale dell'immissione in atmosfera di CO2 sarà maggiore, per il momento

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!