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Paularius era assolutamente perplesso. Si trovava di fronte ad un bivio morale più che materiale. Tuttavia seda un lato agire per il bene del pianeta, a lui così abituato ad approfittare dei disastri altrui per conquistare ulteriore potere, gli rimordeva assolutamente la coscienza, dall'altro, la considerazione che il benessere generale coincideva anche con i suoi interessi, lo consigliavano di agire in maniera pragmatica. Allontanò quindi con un gesto le tre Sollazzatrici, sacerdotesse del tempio di Venus Fellatrix che lo accudivano nei suoi momenti di relax e si mise al lavoro nel suo studio sulla luna periferica di Surakhis dove si era rifugiato durante l'infuriare della pandemia. D'altra parte bisognava fare di necessità virtù. E' vero che il morbo micidiale che aveva spazzato la galassia lo aveva fatto guadagnare molto, dato che oculatamente aveva investito in tutta la filiera ospedaliera e del mercato degli organi sessuali che aveva prosperato come non mai nell'ultimo hanno, vista la grandissima richiesta di sostituzioni, in quanto la malattia faceva seccare, come effetto secondario, gli organi riproduttivi alla maggior parte delle specie che la popolavano e di conseguenza la diminuzione drastica della popolazione che ne stava conseguendo, avrebbe privato la società della forza lavoro degli schiavi necessari alla produzione nelle miniere di sua proprietà, creandogli un notevole danno. Contemporaneamente, grazie ad un comune sforzo galattico erano stati trovati diversi vaccini che risolvevano la malattia in brevissimo tempo, con un investimento di risorse colossale ed era stata completata la sperimentazione su una ventina di pianeti esterni alla galassia dove le popolazioni erano state facilmente convinte a sottoporsi all'inoculazione, con l'eliminazione fisica dei riottosi, non più del dieci percento, essendo società meno problematiche, un danno collaterale accettabile visto che rimaneva una larga fetta di popolazione sia per i test che per il prelievo annuale di schiavi.
Visto che i vaccini si erano rivelati estremamente efficaci, bastava passare alla somministrazione degli stessi a tutta la popolazione. Rimaneva tuttavia un problema. Per suoi validissimi motivi, impadronirsi del potere assoluto tramite l'approvazione generale dei partiti assolutisti che lui stesso aveva creato, Paularius, attraverso intelligenti campagne durate anni, era riuscito, decerebrando attraverso la distribuzione gratuita di una marca di tortellini che mettevano in standby una parte del cervello, dopo l'assunzione, a creare una vasta maggioranza di cosiddetti NoTutto, che si opponeva per principio a qualunque cosa, dalla lattazione dei neonati, alla pavimentazione delle strade, adducendo i motivi più vari, dalle supposte radiazioni emanate dalle tette all'impedimento del respiro naturale di Madre Terra, visto che come noto a tutti, era piatta. La diffusione di questi movimenti di decerebrati gli aveva consentito di controllare il governo e di aumentare in modo consistente le sue ricchezze, ma adesso gli si ritorceva contro, perché non appena si era diffusa la notizia, cortei di movimenti dei NoTutto si erano scatenati contro l'uso dei vaccini, di questi in particolare, accusati soprattutto di incrementare a dismisura le tendenze omosessuali e l'accorciamento degli organi. Tutto questo mentre milioni di persone giacevano moribonde agli angoli delle strade completamente inutili ed inattivi. Per questa ragione era necessario una riprogrammazione degli strumenti che di solito utilizzava per la manipolazione dei decerebrati stessi. Il colpo di genio era dunque quello di trasformare i NoTutto in SiTutto attraverso i soliti sistemi di controllo psicologico. Rimpianse di non aver previsto una apposita centralina di controllo da applicare nella testa dei decerebrati, sarebbe bastato il clic ad un interruttore e tutto risolto, si disse, maledicendo la sua avarizia che gli aveva fatto propendere invece per l'uso dei consueti strumenti, social, media e influencer che controllava, certo, ma un po' più lenti anche se ugualmente efficaci e si predispose all'azione.
I suoi esperti gli consigliarono saggiamente di agire su più fronti. Innanzitutto, attraverso ogni canale che controllava, cominciò a far trapelare la notizia, che il vaccino non ci sarebbe stato per tutti, ma che sarebbe stato distribuito solo alle cosiddette categorie privilegiate, quindi per posizione gerarchica, sacerdotesse del sesso, politici in generale, proprietari di lupanari, clero e per censo, a cominciare dai più ricchi e potenti, poi con le dosi rimanenti, se ne rimanevano, si sarebbe concesso qualche cosa anche agli altri. Dopo qualche giorno si formarono cortei di milioni di persone che urlavano all'ingiustizia, coi cartelli olografici che recitavano Vaccino per tutti, Il vaccino è mio e lo gestisco io, I vaccini ai cittadini e altri slogan del genere che reclamavano la distribuzione gestita dalla piattaforma Verdeau. Parallelamente cominciò una campagna più subdola e sotterranea, quando negli ologiornali della sera venivano passate, tra lealtre notizia, fotografie e filmati 3D in cui si mostravano gruppi di immigrati Andromediani, catturati nella fascia di Zot, mentre cercavano di approdare sulle lune esterne del pianeta, che venivano subito vaccinati, anche due o tre volte per essere sicuri, mentre gli stessi, scelti tra i più ributtanti e tentacoluti, potevano decidere a piacer loro quale vaccino subire, schifando e gettando nella spazzatura quello prodotto sulla pelle dei maiali. Questo creò immediatamente una fortissima reazione tra le compagnie delle Gilde ed i seguaci della Angurioni. che fecero esordire il nuovo movimento dei Prima il vaccino ai Surakhiani, che decretò in pratica il successo dell'operazione, con la formazione di infinite code ai centri vaccinali, dove peraltro mancava tutto, dagli aghi alle siringhe, tranne i vaccini, ma si risolse con l'uso di scalpelli e stantuffi per lo spargimento della mayonese che abbondavano, dato il successo, in quel periodo, delle trasmissioni di cucina. Insomma, anche stavolta, pur dispiaciuto per aver dovuto sostenere una causa giusta, Paularius era riuscito a risolvere il problema, aumentando parallelamente anche le sue sostanze, grazie ad un saggio investimento preventivo nelle diverse industrie farmaceutiche dei diversi pianeti interessati. Si rilassò quindi e diede ordine di richiamare le sacerdotesse, che erano state vaccinate per prime.
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